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14 ottobre 2016
Le PMI sempre più in “rete d’impresa”
di La Redazione
Contratti di rete ancora in crescita in provincia di Perugia. Alla fine di settembre 2016 questo modello di aggregazione tra imprese ha toccato le 72 unità, con il coinvolgimento di 295 imprese, soprattutto PMI, operanti nei principali settori produttivi. La Camera di Commercio di Perugia ha presentato i dati elaborati da Infocamere, riferiti a tutto il mese di settembre 2016, da cui emerge il crescente gradimento da parte delle nostre piccole e media imprese per questo strumento di aggregazione.
Su scala Umbria le imprese coinvolte in un Contratto di Rete a settembre scorso erano 323, 295 in provincia di Perugia e 28 in provincia di Terni. Soltanto 18 mesi fa in Umbria le imprese aderenti a una rete erano 223: la crescita è stata di circa il 44%. L’Umbria è la quarta regione in Italia per la percentuale delle PMI in Contratto di Rete sul totale delle imprese registrate – il 3,37%.
Perugia va oltre e supera il 4% del totale. Ben oltre la media nazionale del 2,54%.
Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio di Perugia: “Alla luce delle caratteristiche del nostro sistema imprenditoriale, nella gran parte costituito da imprese di piccola dimensione, l’aggregazione in un Contratto di Rete rappresenta un passaggio fondamentale per operare con successo in uno scenario economico globalizzato. Da tempo segnaliamo che i Contratti di Rete, adottati anche da molte medie imprese leader di mercato, si sono rivelati vincenti per reggere la forte pressione competitiva di questi ultimi durissimi anni”.
Per una piccola impresa operante in Provincia di Perugia collaborare all’interno del Contratto risulta utile per diversi motivi, non solo operativi, ma anche “culturali”.
Mario Pera, Segretario Generale della Camera di Commercio di Perugia: “Le Reti di Impresa rappresentano forme di coordinamento di natura contrattuale tra le aziende che vogliono aumentare la loro massa critica e avere maggiore forza sul mercato senza doversi fondere o unirsi sotto il controllo di un unico soggetto. Furono istituite con la legge 179/12 dal Governo Monti (Decreto Crescita 2.0). Le peculiarità del contratto che hanno particolarmente suscitato l’interesse dei nostri imprenditori sono la spinta a collaborare su progetti che accrescono la capacità competitiva ma lasciano intatta la propria autonomia, garantendo la salvaguardia della propria storia e identità”.
E’ ovvio che per lavorare in rete occorre fare un salto culturale indispensabile per raggiungere un’aggregazione non solo numerico/quantitativa ma qualitativa, capace, attraverso un programma comune, di far crescere insieme le aziende allargandone il raggio di azione.
L’innovazione portata da questo strumento giuridico permette alle aggregazioni in rete di acquisire una struttura poco burocratica, flessibile e facilmente riconoscibile, dove i partecipanti decidono il tipo di governance da attribuire alla rete. Mettendosi in rete le imprese possono, quindi, condividere risorse e best practices per un progetto comune, mantenendo la loro indipendenza ed autonomia sotto tutti gli altri aspetti dell’attività imprenditoriale.
Imprese in rete per regione
Fonte: Unioncamere-InfoCamere
Imprese in rete per provincia
Fonte: Unioncamere-InfoCamere