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3 maggio 2014

I magnifici 11 di Raccontami l'Umbria 2014

Festival del giornalismo di Perugia. Ecco i vincitori del concorso giornalistico internazionale Raccontami l'Umbria

di La Redazione

La Giuria del Premio giornalistico internazionale Raccontami l'Umbria, guidata da Bruno Gambacorta, giornalista e scrittore, ha assegnato i riconoscimenti di questa quinta edizione per le Sezioni Stampa, Web, Tv. Per la Sezione “Social”, istituita quest’anno, il vincitore è stato scelto direttamente  su internet da utenti che hanno espresso il proprio voto attraverso il meccanismo dei “mi piace”.
 
“Raccontami l’Umbria 2014”, il Premio giornalistico internazionale indetto dalle Camere di Commercio di Perugi a e Terni, è andato per la Sezione Stampa a Anthony Faiola (USA) del “The Washington Post”, autore dell’articolo “The High Life”.
Riconoscimenti anche per gli altri due finalisti Luca Bergamin (Italia) per “La Stampa” di Torino in concorso con il pezzo “Umbria al Profumo di Olio e Lenticchie” e Marilisa Zito (Italia) con “I luoghi di Francesco” pubblicato su “In Viaggio”.


Per la Sezione Web primo classificato Yavuz Baydar, giornalista turco, per il servizio “Da 40 anni, Umbria Jazz attrae, ispira, affascina” pubblicato su “Huffingtonpost.com”.
Classificati Elena Barassi, lavocedinewyork.com con “Orvieto la città magica dalle mille sfumature” e Rita Bertazzoni autrice de “Umbria francescana: piaceri semplici al fresco degli ulivi” uscito su “corrieredellasera.it”.


Sezione Video: vince Silvia Vaccarezza di Rai 2 con il format “Narni, l’antica e misteriosa Narnia” trasmesso da “Si Viaggiare”.
Sul podio Giacomina Valenti autrice di “Week End ad Assisi”, format andato in onda su Marco Polo Tv e Bruna Fattenotte della redazione di Sì Viaggiare per il servizio Il Trasimeno e le sue isole gioiello”.
Carmen De Simone e il Blog Umbria Take Away si impongono nella Sezione “Social” con il video “Umbria Street Food”, il più votato su internet.


Menzione Speciale della sezione video per Antonella Spinelli giornalista praticante per il lavoro “Capolavori di vetro” trasmesso dal canale televisivo “quattro colonne news” della Scuola di Giornalismo di Perugia
 

““Raccontami l’Umbria”, ad ogni edizione, vede crescere la sua popolarità nel mondo della comunicazione e con essa si consolidano reputazione e credibilità” – ha dichiarato Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio di Perugia. “Quando insieme alla Camera di Terni, ideammo “Raccontami l’Umbria” francamente non immaginavamo di raggiungere risultati così gratificanti e in così breve tempo. Oggi “Raccontami l’Umbria”, nato con lo scopo di far conoscere nel mondo l’immagine straordinaria della nostra terra e delle sue eccellenze, è diventato esso stesso eccellenza del sistema camerale locale, proteso alla costante ricerca di strumenti promozionali in grado di esaltare e sostenere i nostri comparti produttivi”.
Ancora Mencaroni: “Comunicare per promuovere e far conoscere sempre di più e meglio la nostra regione: questa è la comunicazione che serve all’Umbria: autorevole, cosmopolita, attenta, ma anche raffinata e capace di scrutare e portare alla luce le innumerevoli gemme che impreziosiscono la nostra terra. Ogni articolo, ogni post, ogni servizio telegiornalistico, ogni reportage che partecipa a “Raccontami l’Umbria” è una piccola storia sulla nostra cultura, la nostra arte, sull’ambiente, ma anche sul nostro modo di vivere e fare economia”.

Il successo di “Raccontami l’Umbria” è tutto nei numeri riferiti da Bruno Gambacorta: “Quest’anno, la Giuria ha preso in esame 81 candidature - 29 nella sezione Stampa, 28 nella sezione Web, 24 nella sezione video - provenienti da professionisti della comunicazione che operano in ogni parte del mondo: Italia, Gran Bretagna, Germania, Paesi Bassi, Bulgaria, Spagna, Francia, Turchia, Stati Uniti, Brasile. Prestigiose come sempre le testate rappresentate in concorso: Washington Post, Huffington Post, New York Times, El Nuevo Herald, De Telegraaf, Zeit online, l'Italo Americano, Corriere della Sera, Repubblica, la Voce di NY, Vanity Fair, Rai, Alice TV, Marcopolo, solo per citarne alcune...”.


“Sono di origini italiane e a Perugia, dove ho studiato alla Stranieri, ho vissuto un vero e proprio rinascimento interiore” ha ricordato Anthony Faiola, nel ricevere il premio per la sezione Stampa. “E qui ho dato corpo alla mia passione per il giornalismo: volevo fare il corrispondente estero e questo ho fatto”.
 
 Le motivazioni del premio: Anthony Faiola, autore de “The High Life” pubblicato sul The Washington Post”:  “nel suo lungo reportage sull'Umbria, Anthony Faiola - bureau chief di Berlino per il Washington Post che nel corso della sua carriera ha coperto 5 continenti e seguito in prima linea la crisi economica - cattura e racconta con ironia, brillantezza e dovizia di particolari un'esperienza personale vissuta in una regione, l’Umbria, "fuori dall'ordinario". Faiola nel suo articolo permette al lettore italiano di vedere la propria terra attraverso un punto di vista esterno, appassionato e assolutamente "incantato" dalla bellezza della regione”.

 

Yavuz Baydar, giornalista turco, da sempre impegnato nella difesa del diritto all’informazione, più di 30 anni fa è stato costretto a lasciare la Turchia e a chiedere asilo in Svezia, dopo aver trascorso moltissimo tempo anche in Italia e a Perugia. Amante della musica e del Jazz si è affermato nella sezione web con un pezzo sull’HuffingtonPost.com sui 40 anni di Umbria Jazz, con questa motivazione: Yavuz Baydar è un eclettico cronista, analista politico e media ombudsman che si occupa di una grande varietà di temi. Tra questi c'è anche il jazz, e il suo reportage sulla quarantesima edizione dell'Umbria Jazz dimostra appieno la passione di Baydar verso questa forma musicale. Mescolando in maniera originale aneddoti, considerazioni personali e competenza tecnica, Baydar riesce a restituire al lettore internazionale la vibrante atmosfera di quello che l'autore definisce un "potente magnete per gli amanti del jazz e di altre forme d'espressione musicali".
 
Silvia Vaccarezza, vincitrice nella sezione Tv, è giornalista di Rai2 autrice del servizio tv “Narni, l’antica e misteriosa Narnia” trasmesso da “Si Viaggiare” e da tempo è una estimatrice dell’Umbria e delle sue innumerevoli bellezze, “eccellenti”, ma anche “discrete”, “intime”. Il premio è stato così motivato: volto e firma della rubrica del Tg2 “Sì viaggiare” fin dai primi numeri, Silvia Vaccarezza dimostra nel servizio su Narni una non comune capacità di mescolare informazione turistica, divulgazione culturale e approccio da cronista di costume, con notazioni anche umoristiche che ci fanno conoscere tanti aspetti nascosti di una località ancor oggi peraltro meno nota di quanto meriterebbe.


Novità di questa edizione è la sezione “Social”, istituita per premiare il migliore prodotto video che racconti le bellezze e le suggestioni dell’Umbria, declinata nelle sue sfaccettature culturali, turistiche ed enogastronomiche. Vincitori: Carmen De Simone e Umbria Take Away. Titolo del video “Umbria Street Food”, che è risultato il più votato su internet. Le motivazioni del premio si riassumono in ciò che le autrici del Blog dicono di se stesse: "Quattro amiche, Eleonora, Elena, Myriam e Valeria, legate dallo stesso desiderio di scoprire e raccontare gli aspetti curiosi, divertenti e meno noti dell’Umbria. Dopo tante differenti esperienze nel settore turistico e della comunicazione hanno deciso di buttarsi in modo autonomo nel “fantastico mondo del web” creando Umbria Take Away: un blog in cui condividere quello che hanno vissuto e quello che vivono giornalmente, tante storie, gustosissime ricette e luoghi sorprendenti, dall’Umbria che non ti aspetti e che vorresti portare via con te".

La Giuria di “Raccontami l’Umbria” 2014 ha voluto segnalare con una Menzione Speciale la candidatura di Antonella Spinelli, per il video “Laboratorio Moretti Caselli: capolavori su vetro”, trasmesso su “Quattrocolonne news” – canale della Scuola di giornalismo radiotelevisivo di Perugia. Il video racconta con efficacia il lavoro di Maddalena Forenza, una giovane artigiana del vetro che ha deciso di dedicarsi all'arte che le è stata tramandata dai suoi avi. Il laboratorio Moretti-Caselli, attività storica risalente a fine ‘800, al suo interno è rimasto intatto. Così come il lavoro, paziente e accurato, che Maddalena fa sul vetro coniugando la tradizione con la modernità.

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