RACCONTAMI L'UMBRIA

Umbria: Guida Insider

Articolo partecipante a Raccontami l'Umbria 2020 - sezione Turismo Ambiente e Cultura

di Brian Dore, Maria Gabriella Landers

 

Cantanti d’opera che passano il proprio tempo tra Italia e Stati Uniti, la squadra marito e moglie di Brian e Maria Gabriella progetta itinerari fantasiosi che coprono tutta l’Italia e si concentrano principalmente su gastronomia, arte, architettura, archeologia e storia. Possono essere d’aiuto anche per qualche deviazione in Svizzera. Maria Gabriella, con un background sia in storia dell’arte che nell’opera, è un’ambasciatrice della cultura italiana per l’Università per Stranieri di Perugia. Brian, ex chef, ha lavorato in numerosi ristoranti di New York prima di imbarcarsi in un’avventura internazionale come baritono, ora un lavoretto occasionale. Inoltre, è un appassionato di arrampicata e sci che ha testato molti tracciati e discese nelle Alpi. Insieme al loro team di autisti e guide di grande cultura e dal carattere coinvolgente, Maria Gabriella e Brian forniscono ai propri clienti un’esperienza indimenticabile a prescindere dalla destinazione, dai monumenti più iconici di Roma ai tesori nascosti nelle cittadine collinari in Toscana, fino alle capitali della cultura in Svizzera e agli affascinanti paesini di montagna.

 

Dove mangiare e dormire

I migliori hotel a buon mercato

Rispetto alla vicina Toscana, l’Umbria è decisamente meno costosa. Persino gli hotel più eleganti hanno un prezzo abbordabile e spesso è possibile fare una follia e prendere una stanza più grande o una suite per lo stesso prezzo di una sistemazione molto più piccola a solo un’ora di macchina di distanza. Adoriamo Palazzo Bontadosi Hotel & Spa, un palazzo storico con soffitti affrescati e un ristorante eccellente che dà proprio sulla deliziosa piazza principale di Montefalco. Per chi preferisce una permanenza più in campagna, Borgo della Marmotta tra le dolci colline a nord di Spoleto è un borgo ristrutturato dallo spirito country-chic e con un ristorante a km 0.

I ristoranti amati dalla gente del posto

Chiedete a qualunque amante di cibo e vino e vi indicheranno tutti lo stesso posto: L’Alchimista, situato nella deliziosa piazza principale di Montefalco. Nonostante il cibo memorabile, la ricca carta dei vini, la mamma italiana che esce periodicamente dalla cucina per controllare gli ospiti, l’incredibile popolarità (in alta stagione si deve assolutamente prenotare) e in generale una vibe di estrema vicinanza alla perfezione, questa trattoria casual non alza i propri prezzi da anni, rendendolo probabilmente il ristorante con il miglior rapporto qualità-prezzo a nord di Roma. Il piatto a cui continuerete a pensare dopo sei mesi? Gli gnocchi al Sagrantino, ovvero gnocchetti di patate cucinati nel vino più amato dagli abitanti del posto.

 

A Perugia, i tavoli dello storico De Cesarino sono sempre occupati da politici del posto e altre personalità di spicco, seduti accanto a studenti e viaggiatori. L’offerta per quanto riguarda il cibo è solida e classica, e in estate è possibile prendere un tavolo fuori per ammirare l’iconica fontana della città. Il servizio è tipicamente italiano, senza fronzoli, ma se volete godervi l’esperienza culinaria perugina definitiva, non c’è posto migliore.

 

Piatti da provare

Gli umbri sono molto orgogliosi della loro cultura e storia uniche, e questo orgoglio si trasmette ai piatti tipici della regione. Qui non aspettatevi di trovare cucina fusion, twist moderni e interpretazioni più aggiornate. Queste persone mangiano le specialità locali da generazioni e non hanno alcuna intenzione di apportare dei cambiamenti solo ora. Tra i vari piatti di spicco possiamo nominare: gli strangozzi, una pasta spessa e lunga, decisamente robusta, servita con sugo di selvaggina o aromatici tartufi neri locali; prosciutto crudo di Norcia; un paradisiaco panino con la porchetta; gli storici legumi del posto, tra cui le lenticchie di Castelluccio e la fagiolina del Lago Trasimeno; i tesori trovati nel bosco, come funghi e asparagi selvatici (deliziosi in una frittata); e, ovviamente, olio d’oliva locale per guarnire il tutto.

 

Vino “must-have”

Il tannico e pungente Sagrantino di Montefalco.

 

Un pasto per cui vale la pena spendere

Così come l’Umbria non è un luogo da gastronomia molecolare, non è neanche un luogo da pasti di lusso. Le cene e i pranzi più memorabili qui è più probabile che si verifichino presso delle semplici trattorie a conduzione familiare piuttosto che in eleganti destinazioni gourmet. Abbiamo però un’eccezione degna dell’investimento (di soldi e tempo, dato che un pasto qui richiede una buona parte della giornata), ovvero il Villa Roncali a Foligno.

 

 

Luoghi perfetti per i picnic

La maggior parte delle cittadine umbre sono così piccole che basta fare un passo al di fuori dell’entrata della città medievale per imbattersi in un parco tranquillo o un oliveto dove poter stendere una tovaglietta e godersi la propria pietanza umbra con tanto di vista. Un’eccezione è rappresentata dal capoluogo cosmopolita della città di Perugia, dove la gente del posto si riversa elegantemente, i caffè lungo i marciapiedi sono vivacemente affollati e le strade sono piene di negozi di prima qualità e prive di spazi erbosi. Se desiderate prendervi una pausa in tranquillità qui, provate gli accoglienti giardini di San Michele Arcangelo (alla fine di Via Garibaldi) e San Francesco al Prato (alla fine di Via dei Priori), oppure stabilitevi su una panchina ai Giardini Carducci (davanti al Brufani Palace Hotel) per ammirare sia il paesaggio che le persone.

 

Ad Assisi, fare dei picnic nelle piazze pubbliche, soprattutto se nei pochi spiazzi erbosi davanti alle chiese della cittadina, non è visto di buon occhio. Se volete godervi il vostro panino con vista, potete farvi una camminata fino alla meravigliosa Rocca Maggiore e, oltre le mura del castello, potete trovare un versante collinare da cui è possibile vedere tutta Assisi e la valle umbra sottostante; altrimenti, nel caso di una giornata ventosa, potete sempre ripararvi all’interno del cortile del castello.

 

 

Cosa vedere e cosa fare

 

Il luogo più sottovalutato

Gli italiani dicono “Nella botte piccola c’è il vino buono”, un rimbecco poetico riferito sia a personcine che a cittadine. Solo perché a Bevagna o Montefalco vengono riservate solo una frase o due nelle guide turistiche non significa che non siano degne di essere visitate. Bevagna vanta un buon numero di incantevoli chiese romaniche, un mosaico romano, una piazza che sembra uscita da un film di Hollywood e una pletora di eccellenti trattorie casual. Montefalco, appollaiata sulla cima della piana umbra, vanta una delle viste più mozzafiato della regione e un museo incredibilmente bello: il Museo di San Francesco, situato nella ex chiesa di San Francesco, al suo interno sono conservate delle importanti opere di Benozzo Gozzoli e Perugino. Una buona regola per l’Umbria: più piccolo il font sulla cartina, più è probabile che avrete a che fare con una piacevole sorpresa.

 

Il luogo più sopravvalutato

Circa 20 anni fa, Todi è stata nominata come modello di città sostenibile da parte di un professore americano di architettura, un’onorificenza trasformata in fretta in “la città più vivibile al mondo” da parte della stampa. In pochissimo tempo, questa cittadina precedentemente sopita si è vista travolta da un’ondata di estranei venuti sia a visitare la città che a viverci per godersi la sua bucolica piattezza. Non fraintendeteci, non abbiamo nulla contro Todi, ma la sua reputazione e attrattiva turistica sono sproporzionate rispetto alla sua effettiva importanza e fascino. Ha una o due chiese, una piazza relativamente carina e una bella vista, così come un gran numero di deliziose cittadine collinari in Umbria infinitamente più interessanti. Preferiremmo aggirarci per i vicoli di Montefalco, Spello, Assisi, Spoleto, Gubbio o Bevagna.

 

Perle nascoste

Situata nel cuore degli Appennini, Gubbio è abbastanza fuori dall’usuale tratta turistica per ingannare diversi visitatori in Umbria. È un peccato, poiché con il suo imponente centro medievale a dominare la piana, il fotogenico anfiteatro romano e la storica produzione di maioliche, questa deliziosa cittadina rappresenta una piacevole scoperta sia per gli appassionati di storia che per gli amanti della fotografia. Una volta esplorata la città, assicuratevi di prendere la funivia diretta verso la cima della montagna, fino alla Basilica di S. Ubaldo.

 

Non avete molta voglia di guidare? Potete lasciarvi le folle alle spalle semplicemente deviando di qualche centinaio di metri dal cammino di pellegrinaggio nell’affollata Assisi per dirigervi verso la piccola e silenziosa chiesa di San Damiano, appena sotto il centro della città. Molti turisti si dirigono direttamente all’iconica Basilica di San Francesco, ma se volete un vero assaggio della silenziosa umiltà di questa affascinante figura storica e religiosa, recatevi invece presso il semplice monastero del XII secolo ove Francesco ricevette la famosa richiesta di riparazione della chiesa e dove la sua fedele amica e alleata Chiara fondò l’ordine delle Monache Clarisse e infine morì.

 

 

Brividi a buon mercato

L’Umbria è una regione amata per lo più per la sua bellissima campagna, ed è presente un numero sorprendentemente grande di parchi condensati in un territorio così piccolo. Per il maggior guadagno con un investimento pari quasi a zero (ok, potreste voler spendere qualcosina per qualche pietanza da picnic e una bottiglia di buon vino), lanciatevi su uno dei tanti sentieri da camminata o da escursione o semplicemente fatevi una passeggiata lungo una pittoresca strada di campagna. Per una bella camminata a pochi passi dalla città, il Bosco di San Francesco è un territorio boschivo riconquistato dalla natura situato vicino alla Basilica di San Francesco ad Assisi.

 

L’ondata degli aperitivi ha investito l’Umbria provinciale, e la città migliore per fare incetta di cocktail da happy hour e stuzzichini è Foligno. Unitevi alla vivace folla di gente del posto mentre si sposta di bar in bar nel centro della cittadina, fermandosi per uno Spritz o un Negroni lungo la strada. Se il gelato è il vostro veleno, ci pensa Foligno con le premiate miscele fredde della gelateria Amandola, poco fuori dal centro della città (hanno anche un punto vendita estivo a Spello).

 

 

Come trascorrere una pigra domenica

Gli umbri vivono per mangiare e la domenica non fa eccezione. Infatti, è questo il giorno in cui l’attività principale (se non l’unica attività) si concentra intorno a un comodo pasto che richiede una buona parte della mattinata per essere preparato e la maggior parte del pomeriggio per essere consumato. Vi suggeriamo di farvi un lungo giro in macchina per la campagna e di fermarvi presso un agriturismo, trattenendovi per il pranzo fino al tardo pomeriggio, per poi smaltire il tutto con una camminata in un luogo panoramico, come il borgo semi-abbandonato di Rasiglia o l’altopiano di Colfiorito. Avete bisogno di una pausa dalla pesantezza e dalla carne della cucina umbra? Una gita in riva al mare è un’altra tradizione domenicale tanto amata, e la nuova superstrada 77 “Val di Chienti” vi porterà da Foligno in un qualunque ristorante di pesce sulla costa adriatica in circa un’ora.

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