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10 maggio 2017

Fallimenti, quasi una impresa su tre ha chiuso entro i primi 5 anni di attività

Nel 1° trim. 2017 Fallimenti stabili in provincia di Perugia. Scioglimenti e Liquidazioni giù del 20%

di La Redazione

Nei primi 90 giorni del 2017 sono 46 i fallimenti di imprese operanti in provincia di Perugia, sullo stesso livello degli ultimi tre anni. Nei primi trimestri ’15, ’16 e ’17 infatti la curva dei fallimenti in Provincia di Perugia si è assestata:  49 nel I trimestre 2015,  45 nel 2016,  46 nel 2017.

La proiezione sull’intero anno 2017 dovrebbe confermare la sostanziale stabilità delle procedure fallimentari che si potrebbero collocare intorno alle 150 unità. In questo primo scorcio del 2017, i settori in cui si riscontrano il maggior numero di fallimenti sono il Manifatturiero (14 imprese fallite nel I  Trimestre ’17),  il Commercio (11) e le Costruzioni (11).

Nel I trimestre 2017 a fallire sono soprattutto le Società di Capitali: 36, quasi l’80% del totale. Scende invece vistosamente il numero delle imprese sciolte volontariamente o poste in liquidazione: - 19,5% in dodici mesi, da 359 unità nel I trimestre 2016 a 289 nel I trimestre 2017.

Nel commentare i dati il presidente della Camera di Commercio di Perugia, Giorgio Mencaroni, ha evidenziato come "nei primi trimestri degli ultimi 3 anni abbiamo registrato in provincia di Perugia un assestamento del numero dei fallimenti. E questo è già un risultato importante, se pensiamo alla autentica moria di imprese degli anni dell’immediato dopo crisi. Molto positiva la frenata degli Scioglimenti volontari e delle Liquidazioni scese in un anno del 19,5%. Tuttavia, resta fondamentale la necessità di migliorare l’ecosistema in cui le imprese nascono e si sviluppano. Fa riflettere il fatto che delle 46 imprese fallite all’inizio di quest’anno, quasi una su tre era nata da non più di 5 anni”.

Le imprese operanti in provincia di Perugia, spesso falliscono “giovani”. Tra le 46 che hanno portato i libri in Tribunale nel I trimestre 2017 il 28,2% non aveva più di 5 anni, mentre il 39,1% era stato costituito dopo il 2000.

“Quando una impresa fallisce non c’è mai una sola motivazione – precisa il Presidente Mencaroni – ma un insieme di cause. Certo non manca l’incapacità di realizzare gli obiettivi aziendali, non riuscendo ad essere concorrenziali sui mercati, ma più di tutto a condizionare in negativo la vita di una impresa sono le difficoltà legate all’accesso al credito,  l’eccessivo carico fiscale, il peso della burocrazia”.    

Scende invece vistosamente il numero di Scioglimenti volontari e Liquidazioni: - 19,5% dal I trimestre 2016 al I trimestre 2017,  da 359 unità a 289. Per Forma Giuridica, anche in questa categoria, la performance più negativa è delle Società di Persone - 164 le imprese Sciolte o poste in Liquidazione (I tr. 2017) -   seguita dalle Società di Capitale,  con 106 unità. 

Il maggior numero di imprese Sciolte o Liquidate operava nei Settori dei Servizi alle Imprese (62), del Commercio (61) e delle Costruzioni (41).