VISIONI D'IMPRESA

3 gennaio 2017

Gabriele Lucantoni: intervista al nuovo coordinatore del Comitato per l’imprenditoria giovanile della Camera di Commercio

Gabriele Lucantoni è il nuovo coordinatore del Comitato per l’imprenditoria giovanile della Camera di Commercio di Perugia, di cui fanno parte 12 componenti delegati dalle associazioni imprenditoriali dei diversi comparti produttivi.

di Chiara Ceccarelli

Consulente aziendale, esperto in marketing e strategia d’impresa, già vicepresidente del mandamento di Confcommercio Perugia, consigliere nel Gruppo Giovani di Confcommercio e membro nel Comitato di Presidenza del Gruppo Giovani di Confcommercio, ad ottobre del 2016 è stato eletto all’unanimità nel Comitato degli under 40 di via Cacciatori delle Alpi del capoluogo umbro.

 

Tra le finalità del suo mandato c’è la ristrutturazione degli ambiti di attività del Comitato e la definizione dell’organigramma. Qual è la visione strategica?

“Il Comitato dei Giovani Imprenditori, nato nel 2003 per iniziativa spontanea basata su un forte impegno volontario, fino ad oggi non ha assegnato cariche e per sua scelta non ha nominato un presidente né un vicepresidente. Il rinnovato Comitato per l’imprenditoria giovanile, che ho l’onore di coordinare in questo mandato temporaneo, ritiene sia arrivato il tempo di definire un organigramma dando al Comitato una rappresentanza più strutturata. La nostra visione è rafforzare l’alleanza tra territorio ed attori economici, che in termini pratici vuole tradursi in una collaborazione più efficace tra il Comitato per l’imprenditoria giovanile, le imprese e i soggetti sociali”.

Segnali di incertezza nel futuro, secondo l’indagine congiunturale relativa al terzo trimestre 2016 realizzata da Unioncamere Umbria, continuano a caratterizzare il contesto economico, anche se dati incoraggianti emergono dal confronto con lo stesso periodo dello scorso anno, con variazioni positive in tutti i settori. Come si stabilizza la ripresa?

“Non parlerei tanto di crisi e ripartenza, quando piuttosto della necessità di adeguarsi alle nuove dinamiche di mercato. La crisi ha messo in discussione il paradigma economico del ‘900, basato sul profitto, sull’individualismo competitivo, sul valore immobiliare. Oggi la sola tecnologia e funzionalità del prodotto sono insufficienti per garantire un vantaggio competitivo sostenibile. Oggi, il valore è rappresentato soprattutto da idee e da progetti innovativi e le imprese devono adeguarsi. L’impresa è chiamata ad offrire non solo un prodotto o un servizio ma anche un’esperienza che sia la concretizzazione di un valore, sia l’espressione di una cultura. In questo contesto, i giovani imprenditori, nati e cresciuti con il nuovo paradigma, possono dare un contributo rilevante per fronteggiare le nuove sfide competitive”.

 

Il Ministero del lavoro, l’Istat, l’Inps e l’Inail hanno pubblicano il 28 dicembre la prima nota trimestrale congiunta sulle tendenze dell’occupazione. Dalla nota si ricava che nel terzo trimestre 2016 il livello complessivo dell’occupazione è cresciuto su base annua e si è sostanzialmente stabilizzato a livello congiunturale. Ritiene che le politiche del lavoro siano sulla strada giusta?

“Saluto positivamente questa collaborazione che porterà ad un miglioramento della qualità dei dati disponibili sul mercato del lavoro e che faciliterà la conoscenza delle tendenze del mercato del lavoro. Dati preziosi perché sempre più il successo delle imprese è determinato dalla qualità delle relazioni professionali. Sono le persone con la loro motivazione e con le loro competenze che determinano la velocità di adattamento delle imprese al cambiamento. Il nuovo scenario socio economico richiede alle imprese un forte dinamismo nella gestione delle risorse umane. A queste nuove esigenze si deve adeguare il mercato e le politiche del lavoro.

Quali sono i punti principali nell’agenda 2017 del Comitato?

“L’azione nel corso del 2017 sarà incentrata sul rafforzamento delle relazioni sia all’interno che all’esterno del Comitato. Sul fronte interno gli obiettivi sono di arrivare alla definizione di un organigramma e rafforzare la collaborazione tra le componenti dell’organismo, che conta rappresentanti di Legacoop, Cia, Cna, Confcommercio, Confagricoltura Anga, Confindustria e Coldiretti. Sul fronte esterno, intendiamo migliorare la comunicazione attraverso tutti i canali tecnologici, comprese le piattaforme social, puntiamo ad aumentare e diversificare l’offerta formativa, intensificare il confronto con la Pubblica Amministrazione, avvicinarci al mondo della scuola e sviluppare consulenze professionali gratuite per le aziende. Posso anticipare che nel 2017 apriremo uno sportello di consulenza gratuita. Metteremo in campo azioni sinergiche che ci auguriamo possano aiutare le imprese giovanili a crescere”.