VISIONI D'IMPRESA

VISIONI D'IMPRESA - 4 - Dalla ricostruzione al boom

di Renato Covino

La ricostruzione in provincia di Perugia viene completata nei primi anni cinquanta. Vengono smobilitate le imprese nate sull’onda dello sforzo bellico e dell’autarchia.

Si ridimensionano industrie, come quella mineraria, legate alle politiche protezioniste, ma ne esce penalizzata anche l’agricoltura e i settori ad essa collegati.

Sono i prodromi della crisi delle campagne che esploderà alla fine del decennio.
Lo sforzo che viene fatto è promuovere l’immagine complessiva dell’apparato economico della provincia, di incoraggiare i processi di modernizzazione, le interrelazioni tra attività tradizionali e percorsi di industrializzazione. 

Continua, tuttavia, il successo di imprese affermatesi tra le due guerre a cui si affiancano attività sorte o localizzatesi in Umbria nel secondo dopoguerra.
Sono questi i nuclei intorno ai quali si organizzerà il cambiamento dell’economia provinciale e che cureranno la loro immagine come strumento di penetrazione più efficace nel mercato nazionale. Saranno Perugina, Spagnoli, Colussi e poche altre imprese ad utilizzare i canali comunicativi e pubblicitari. Intanto nel 1957 comincia “Carosello”, la rubrica che porta il messaggio pubblicitario in televisione. 

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