PRIMO PIANO

31 dicembre 2011

Viaggio nel “pianetapane”

di Domenico Corucci

500 bambini che frequentano la III primaria – la prendono male se la chiamate elementare – di 23 classi da 7 circoli del territorio perugino sono i protagonisti di un percorso alla scoperta del pane, un viaggio giocoso che li porterà per sei mesi, con le insegnanti, a seguire i chicchi del grano nelle vie di Perugia, i forni nuovi e antichi, i fornai e magari qualche antico mulino. Si tratta per loro di scoprire il grano ed i cereali, le farine, le diverse forme ed i diversi sapori del pane, alimento base dell’umanità da quando una serva egiziana distratta dimenticò un po’ di impasto di farina e acqua. Questo piccolo grumo lievitò e diventò la prima pasta madre. Storia o leggenda è certo che da qualche parte nel bacino del mediterraneo accadde. Parte da qui un bel progetto della Camera di commercio di Perugia ed il suo lancio, organizzato dall’Azienda speciale Promocamera, è avvenuto in una mattinata di festa per i bambini: Pane libera tutti. Per l’occasione il pane, alimento base della nostra alimentazione, è diventato Mister P, e si è proposto con la marmellata o la nutella ma anche con grissini ma anche alle olive, quello salato e quello tipico sciapo delle nostre zone. Ad interessare gli alunni anche un modellino di mulino funzionante e rumoroso, nel quale versare il grano ed aspettare la farina, un modello più grande di trebbiatrice e di mietitrebbiatrice, entrambi proposti dal Consorzio agrario, per rendere più diretto il titolo della giornata “dal grano al forno…come il chicco diventa pane”. È stata una festa con una ricca merenda e tante filastrocche a bocca piena con Massimiliano Maiucchi e Alessandro D’Orazi, ma è stata anche la giornata inaugurale del percorso “Alla ricerca del chicco perduto…seguendo le tracce di pane a Perugia”. Tra gli obiettivi del progetto in particolare: - esplorare luoghi, ambienti e tecniche di produzione del pane presenti nel territorio per conoscerne funzioni, caratteristiche e storia; - rievocare e descrivere in modo sintetico e appropriato le esperienze vissute e rappresentarle con il disegno o con qualunque altra tecnica utile a trasmettere la realtà - scoprire storie, leggende, elementi artistici e tradizioni locali collegati all’arte del pane nella città; - inventare e recitare filastrocche sul pane anche in dialetto. Il percorso didattico proseguirà con incontri e convegni, anche sulla questione dei migliorativi a gennaio, ma in questi mesi i bambini incontreranno i panificatori di Confartigianato e CNA e con loro impasteranno e cuoceranno i diversi pani che vorranno realizzare, cercheranno vecchi forni, scopriranno nuovi e antichi luoghi del pane nella città e nelle sue frazioni. Il progetto arriva anche dentro le famiglie con momenti di approfondimento ed iniziative che facciano conoscere i comportamenti giusti dal punto di vista alimentare, ma anche la filiera del pane con al centro la figura del fornaio fino agli infiniti modi di consumo del pane. Così anche genitori, nonni o fratelli più grandi potranno a loro volta acquisire conoscenze ed informazioni su origine, storia, tradizioni, peculiarità nutrizionali del pane e diffondere la conoscenza del mestiere di panettiere, lavoro artigianale di antica tradizione in cui la competenza e l’abilità degli artigiani panettieri hanno permesso di conservare la qualità della produzione locale, tramandandola sino ad oggi come elemento che caratterizza i sapori del nostro territorio. Tutti poi potranno cogliere l’occasione di conoscere e avere un atteggiamento più consapevole rispetto le proprie abitudini alimentari, individuarne i principali errori e quindi cercare di eliminare gli atteggiamenti alimentari sbagliati più consolidati. Il cibo rappresenta l’elemento attorno al quale si sviluppano relazioni primarie: attraverso il cibo si trasmettono conoscenze e contenuti nutrizionali, ma soprattutto affetti, emozioni e legami. La sua condivisione, in famiglia, a scuola e, più in generale, in società, rappresenta un mezzo di comunicazione e di scambio con la realtà esterna. La scuola, riproduzione in scala di una piccola società, ha pertanto tra i suoi compiti anche quello prezioso di guidare per mano i bambini verso la conquista di un atteggiamento cosciente e positivo nei confronti degli alimenti, così da permettere loro, futuri adulti, di praticare le giuste scelte per il proprio benessere a tavola, allontanando i falsi pregiudizi e gli allentanti e pericolosi inviti che la pubblicità ed il mondo esterno suggeriscono. L’attenzione è volutamente posta, dal progetto Camera di commercio e Ufficio scolastico regionale, sul prodotto emblematico della cultura, non solo alimentare, della tipicità sia nazionale che locale: il pane. Nel sentire comune questo alimento costituisce non solo un nutrimento sano e fondamentale, ma riproduce immediatamente l’idea di qualcosa legato alla memoria, alla tradizione, all’artigianalità. Il progetto si pone come opportunità di crescita e di coinvolgimento di tutto l’ambiente socio educativo (scuola, famiglia, comunità locale) impegnato a rafforzare oggi la cultura del pane e dell’arte della panificazione, l’equilibrio alimentare del bambino, alla luce di un’educazione alla salute che dura tutta la vita. In questa fase diventa inevitabile conoscere meglio il lavoro del fornaio “un mestiere faticoso, come l’ha definito il presidente Mencaroni, che è svolto prevalentemente di notte e poi spesso prosegue durante il giorno al bancone”. Un mestiere però affascinante per i bambini. Nella pubblicazione che è stata data a ciascuno come guida didattica il fornaio è un signore simpatico con la farina tra i capelli che impasta e decora, inforna e impasta per far trovare filoni, panini e pagnotte profumate ai clienti ed ai bambini. Si cercherà quindi di far vivere ai bambini esperienze dirette e condivise, attraverso la riscoperta di tradizioni locali e dei processi artigianali di produzione, e contestualmente scoprire insieme sani principi sul consumo del pane. L’entusiamo dei piccoli alunni farà il resto. I bambini, chiassosi certo ma molto educati e attenti, sono stati accolti dal Presidente della Camera Giorgio Mencaroni e da Sabrina Boarelli dell’Ufficio scolastico regionale, sempre così attenta e disponibile a questi progetti. Spezzare il pane, sentirne il croc della crosta, assaporarne il profumo è stato il via di questo progetto che diventa anche un concorso e si avvale della consulenza scientifica del prof. Paolo Brunetti della Facoltà di medicina dell’Università perugina e del pedagogista dottor Simone Casucci. Saranno presi in esame elaborati di ogni tipo, prodotti dalle classi che partecipano: testi, grafici pittoricoplastici, manifesti, foto, reportage, e con ogni altro strumento anche multimediale. Gli aspetti organizzativi sono gestiti dalla Azienda speciale Promocamera e dal Presidente Sergio Mercuri con Franco Beoni e l’instancabile Letizia Margotta, dal regolamento alla giuria e alla premiazione. I bambini e le classi trovano schede tecniche su www.tipicamenteumbria. it per approfondire temi come la storia della lievitatura, il pane e le religioni, la pasta madre, come ottenerla e conservarla e così via. Intanto i bambini coinvolgeranno i genitori o si faranno raccontare una storia dai nonni sui fornai perugini, la confronteranno a scuola con gli altri e decideranno come raccontarla, andranno nei forni a vedere fare il pane, i panificatori, stanchi ma felici di questo interesse per il loro lavoro, daranno il meglio di se e magari ne uscirà qualche pane nuovo. Una tavola rotonda scientifica permetterà ai tecnici di confrontarsi a gennaio su farine e quant’altro. Ad aprile ci sarà un altro momento comune di tutti i bambini, ma stavolta con genitori, fratelli, nonni e zii. Sarà anche l’occasione per i panificatori di proporre vari tipi di pane con abbinamenti a diversi alimenti Finché si arriverà al termine del concorso e verranno assegnati i premi. Ci sarà un primo che riceverà una targa e poi tutti gli altri con lo stesso punteggio. Tutte le classi riceveranno un attestato personalizzato e materiale didattico. Gli elaborati saranno restituiti a richiesta.

 

Hanno aderito al progetto

Del I Circolo didattico: San Sisto Collodi1, III A e III B, San Sisto Collodi2, III C e IV B, Lacugnano Nicholas Green III A Del II Circolo didattico: Don Milani III A e III B, Villaggio Kennedy III A Del III Circolo didattico: Falcone e Borsellino III A e III B Del IV Circolo didattico: Gabelli III A Del VI Circolo didattico: Lambruschini Moduli III A, Lambruschini tempo pieno III C, Olmo III A e III B, Cenerente III A Del VII circolo didattico: De Amicis III A, III B e III C Dell’VIII Circolo didattico: Leone Antolini III A e III B Non basterà questo percorso per cambiare gli stili di vita di tutti i partecipanti, ma accenderà scintille di interesse nuovo. Forse qualche pane e mortadella, o pane e salame, o pane e nutella sostituiranno le solite merendine, magari anche con della frutta. Chissà? Appuntamento con genitori e panettieri per la festa di aprile e con le classi per fine maggio alla premiazione. Intanto già si pensa di estendere l’iniziativa della Camera di Commercio ad altre zone della provincia.