STUDI E RICERCHE

1 febbraio 2017

Excelsior, le professioni più richieste e gli "introvabili"...

Saranno 6120 le opportunità di lavoro offerte dalle Imprese della provincia di Perugia nei primi 90 giorni del 2017.

di La Redazione

Previsioni per il 1 trimestre 2017 del “Sistema Informativo Excelsior per l’occupazione e la formazione”: il quadro previsionale della Domanda di Lavoro e dei Fabbisogni professionali e formativi espressi dalle Imprese

Saranno 6.120 le Opportunità di Lavoro offerte dalle Imprese della Provincia di Perugia nei primi 90 giorni del 2017. 2.270 posti (il 37% di tutte le Opportunità di Lavoro) saranno destinati ad  Assunzioni di Dipendenti, 1.530 (il 25% del totale) per Contratti di Somministrazione – Interinali e 2.320 (il 38% del totale) per Contratti di Collaborazione a Progetto e altre modalità di lavoro dipendente.

Lo rileva il “Sistema Informativo Excelsior per l’occupazione e la formazione”  che compone il quadro previsionale della Domanda di Lavoro e dei Fabbisogni professionali e formativi espressi dalle Imprese. Excelsior è un progetto di Unioncamere, Ministero del Lavoro e Unione Europea, realizzato con la collaborazione delle Camere di Commercio.

Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio di Perugia: “La disoccupazione primo problema italiano, umbro e anche perugino. Su questo fronte il 2017 si apre con una indicazione forte che viene dal mondo dell’impresa provinciale, che nonostante le difficoltà persistenti, esprime una forte volontà di investire in risorse umane. Le Opportunità di lavoro offerte sono previste in crescita a 6.120 unità. 2.270 saranno le assunzioni di dipendenti, quindi posti di lavoro di qualità, stabili. Da sottolineare il fatto che di tutte le Assunzioni di Dipendenti 34 su 100 saranno destinate a giovani con meno di 30 anni.  Purtroppo, sorprende scoprire in crescita il dato sulle possibilità di  reperimento di determinati profili professionali:  per 22 posti su 100 le imprese prevedono di incontrare forti difficoltà a trovare  quelli desiderati e necessari”. 

 

Il   20% delle assunzioni sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, ossia profili high skill, sotto la media nazionale del 22%.  Nel 56% dei casi le  imprese richiedono esperienza lavorativa.

Proprio la rilevanza che le imprese attribuiscono al fattore esperienza evidenzia quanto sia importante acquisire già nel percorso formativo pratica diretta del contesto d’impresa.  Un aspetto, questo, sul quale la riforma della scuola interviene introducendo in maniera strutturale negli istituti tecnici e nei licei periodi di alternanza tra scuola e lavoro. Il Presidente Mencaroni ha voluto ricordare come “su questo aspetto e su quelli riguardanti il miglioramento dell’orientamento scolastico e dell’occupazione, la recente riforma delle Camere di commercio ha attribuito al sistema camerale nuove importanti funzioni, all’interno delle quali si inserisce anche l’analisi dei fabbisogni”. 

 

Le metà circa delle Assunzioni di Dipendenti sarà effettuata indifferentemente dal genere, mentre nel 30,7% dei casi si richiede personale maschile e nel 18,5% personale femminile.

Le Professioni più richieste: Personale generico, Commessi e altro personale Vendite, Operai metalmeccanici e elettromeccanici, Cuochi e Camerieri, Personale di Segreteria e Servizi Generali, Tecnici Informatici, Conduttori di mezzi di Trasporto, Operai Specializzati, Ingegneri e specialisti in discipline scientifiche. Proprio tra le professioni più richieste si trovano quelle definite Professioni Introvabili: Ingegneri e Specialisti in discipline Scientifiche, Operai metalmeccanici e elettromeccanici.

 

Il livello di istruzione maggiormente richiesto per le Assunzioni Previste nel primo trimestre 2017 è il Diploma di scuola media superiore (35,3% del totale). La quota dei Laureati tocca l’11,1%, ben lontana sia dalla media nazionale del 16,8% che da quella del Centro Italia che raggiunge il 18,9%. Per il restante 33,6% delle Assunzioni non è stata indicata alcuna formazione specifica. 

 

 

Elaborazione dati a cura di Anna Cagnacci, Ufficio Studi e ricerche economiche Camera di commercio Perugia

 

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