STUDI E RICERCHE

6 settembre 2016

Commercio: Osservatorio congiunturale II Trimestre 2016

L’indagine realizzata su un campione di 138 imprese umbre operanti nel settore commerciale sembra attenuare la contrazione che si era registrata nel trimestre precedente registrando valori positivi per vendite, prezzi di vendita e occupazione.

di La Redazione

 

Vendite

Le vendite nel commercio rispetto al I trimestre 2016 registrano un +1,7%, dato da non sottovalutare considerando il calo del 6% che si era registrato nel trimestre precedente. Gli imprenditori intervistati infatti, in linea col dato positivo, esprimono per il 45,3% giudizi di aumento, seguiti da un 33,3% di diminuzione. A livello tendenziale invece rispetto al II trimestre del 2015 il valore è negativo, ‐1,6%, anche se con una contrazione più attenuata di quella registrata nei primi mesi dell’anno che era stata pari al 2,6%. Mentre rispetto al trimestre precedente la riduzione delle vendite vede “soffrire” solo il commercio al dettaglio di prodotti alimentari (‐0,4%), le vendite, confrontate con il secondo trimestre dello scorso anno vedono il segno meno che accumuna sia il commercio al dettaglio, alimentare e non, che la grande distribuzione (nell’ordine ‐2,7%, ‐1,7% e ‐1,2%).

A livello dimensionale soffrono le imprese con oltre i 50 addetti sia a livello congiunturale (‐0,3%) che tendenziale (‐2,1%, la stessa contrazione delle imprese fino a 9 addetti). Bene le imprese da 10 a 49 addetti sia nel confronto col trimestre precedente che con il II trimestre 2015 (rispettivamente +2,8% e +1,5%).

 

Fig. 2.1. – UMBRIA: andamento delle VENDITE, per settore di attività – II trimestre 2016 (variazione % rispetto al I trimetre 2016 e al II trimestre 2015)

Fonte: elaborazione Unioncamere Umbria su indagine Questlab  

 

Fig. 2.2. UMBRIA: andamento delle vendite in totale ‐ (distribuzione percentuale delle risposte delle imprese) ‐ II trim. 2016 (rispetto al trimestre precedente e al II trimestre 2015)

Fonte: elaborazione Unioncamere Umbria su indagine Questlab

 

Fig. 2.3. UMBRIA: andamento delle vendite per classe dimensionale ‐ (distribuzione percentuale delle risposte delle imprese) ‐ II trim. 2016 (rispetto al trimestre precedente e al I trimestre 2015)

Fonte: elaborazione Unioncamere Umbria su indagine Questlab  

 

Prezzo delle vendite

Per il secondo trimestre 2016 le imprese segnalano un aumento medio dei prezzi pari a +0,3% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Un dato in lieve calo rispetto al +0,4% registrato nel trimestre precedente. Incremento più alto (+0,4% appunto) quello nel commercio al dettaglio di prodotti non alimentari, il minore, del +0,1%, quello della grande distribuzione.

 

Ordinativi

Risultati positivi anche se sotto l’1% per gli ordinativi del secondo trimestre rispetto al trimestre precedente. Di mezzo punto sotto lo zero invece nel confronto con il secondo trimestre dell’anno precedente. A livello congiunturale positivo il valore del commercio al dettaglio non alimentare con +1,2, negativi sia commercio al dettaglio alimentare con ‐1,5% che la grande distribuzione con ‐1,6%. Tutti negativi invece i valori confrontati con il secondo trimestre 2015 (‐1,8%, ‐0,3% e ‐1,1% rispettivamente per dettaglio alimentare, non alimentare e grande distribuzione).

 

Giacenze

Alla fine di giugno 2016 il 68,8% delle imprese del campione ritiene adeguate le proprie giacenze con un 22,1% che le giudica esuberanti (nel trimestre precedente le percentuali erano state rispettivamente del 72% e del 19%) Sono le imprese appartenenti alla fascia di minori dimensioni a determinare l’alta incidenza percentuale di coloro che valutano sovrabbondanti le giacenze a fine trimestre che per le imprese tra 10 e 49 addetti sono esuberanti solo per il 14,7%. Da notare la grande distribuzione che considera adeguate al 100% le proprie giacenze.

Fig. 2.4. UMBRIA: andamento di vendite, ordinativi ai fornitori e occupazione ‐ II trimestre 2016 (var.% rispetto al I trimestre 2016 e al II trimestre 2015)

Fonte: elaborazione Unioncamere Umbria su indagine Questlab

 

Occupazione

Rispetto al trimestre precedente l’occupazione segna un modesto +0,3% con unico valore negativo a livello settoriale quello delle imprese del commercio non alimentare, mentre a livello dimensionale contribuiscono sia le imprese tra i 10 ei 49 addetti (con un ‐0,8%) sia quelle con oltre 50 addetti che segnano un ‐0,6%. La situazione cambia se confrontata con lo stesso trimestre dell’anno precedente con un variazione negativa totale del 2,5% cui contribuiscono commercio al dettaglio alimentare (‐6%) e non alimentare (‐ 4%) con valori negativi unicamente per le imprese da 0 a 9 addetti.

Fig. 2.5. UMBRIA: andamento dell'occupazione in totale, per settore e classe dimensionale II trim. 2016 (var.% rispetto al I trimestre 2016 e al II trimestre 2015)

Fonte: elaborazione Unioncamere Umbria su indagine Questlab

 

Previsioni per il III trimestre 2016

Le previsioni degli imprenditori intervistati per il III trimestre 2016 confermano quanto evidenziato nei trimestri e cioè la massima cautela con le previsioni di aumento che non superano mai quelle di diminuzione. Per il fatturato il 46% degli intervistati prevede stabilità dei prezzi il 35,5% diminuzione. I prezzi di vendita resteranno invariati per l’81,3% diminuiranno per il 10,6% e aumenteranno per l’8,1%. Per gli ordini ci si aspetta nel prossimo trimestre una stabilità nel 51,4% degli intervistati, mentre il 34% prevede diminuzione. E’ nell’occupazione poi che si ha la cautela più accentuata con un 95,9% di previsione di stabilità, un 2,9 di diminuzione e un restante 1,1% di aumento.  

Fig. 2.6. UMBRIA: previsioni relative a fatturato, prezzi delle vendite, ordinativi ai fornitori e occupazione ‐ (distribuzione % delle risposte delle imprese) ‐ II trimestre 2016

Fonte: elaborazione Unioncamere Umbria su indagine Questlab