RACCONTAMI L'UMBRIA

San Valentino e Terni

Articolo partecipante a Raccontami l'Umbria 2020 - sezione Turismo Ambiente e Cultura

di Chiara Severini

A solo un’ora da Roma, Terni è facilmente raggiungibile in treno. Quale scusa migliore del giorno di San Valentino per andare a vedere qualcosa di nuovo?

 

Geograficamente parlando, l’Umbria è al cuore dell’Italia. San Valentino era di una città del sud della regione, Terni. Non pensate sia una coincidenza particolare, considerando ciò per cui il santo è conosciuto a livello internazionale?

 

Il giorno di San Valentino è una celebrazione popolare che è particolarmente speciale per gli abitanti di Terni, che lo venerano come loro santo patrono. Sul sito web dedicato a questa famosa figura religiosa, un accattivante sottotitolo recita “Ogni giorno è il giorno di San Valentino”, ma ovviamente è nel mese di febbraio che la città commemora come si deve questo vescovo di fama mondiale di epoca romana. Il 14 febbraio – come accade di solito in Italia quando viene celebrato il santo patrono della città – una grande fiera illumina le strade di Terni. La domenica precedente, le coppie che hanno intenzione di sposarsi entro l’anno possono scambiarsi i voti nuziali davanti all’urna di San Valentino e ricevere una benedizione dal vescovo. Inoltre, la basilica può essere visitata e numerosi messaggi d’amore vengono lasciati nel pozzo di San Valentino.

 

 

Sebbene non sia facile trovare informazioni affidabili sulla vita del santo, la sua adorazione è sempre stata forte e diffusa. Il giorno di San Valentino rappresenta la celebrazione dell’amore da secoli e persino Shakespeare ha usato l’espressione “be your Valentine”.

 

Ci sono un paio di leggende che descrivono Valentino come un vescovo dedito alla felicità delle giovani coppie: a quanto dicono, era solito regalare un fiore a tutti i ragazzi e le ragazze che lo visitavano, come un augurio per una gioiosa unione. Si dice anche che unì in matrimonio Sabino e Serapia, il cui amore era ostacolato dai loro genitori, perché il giovane era un pagano mentre lei era cristiana. Secondo la leggenda, Serapia era molto malata e Sabino disse a San Valentino che non avrebbe potuto vivere senza di lei. Il vescovo, quindi, li benedisse, pregò il Signore di ascoltare la loro richiesta, e i due amanti lasciarono questo mondo per vivere insieme per l’eternità.

 

 

A quanto sembra, Terni è stata fondata circa 2.500 anni fa: il suo nome latino, Interamna Nahars, ci dice che è una città “tra due fiumi” e che l’acqua ha sempre rappresentato un’immensa ricchezza per questo luogo. I fiumi che circondano Terni forniscono energia per varie centrali idroelettriche e per l’industria siderurgica, la cui nascita fu nel XIX secolo.

 

Ma l’espressione più grande e più spettacolare del potere dell’acqua a cui si può assistere qui è la Cascata delle Marmore: grazie alle capacità ingegneristiche dei romani – che dovevano prevenire inondazioni e fare in modo che la zona non si impaludasse – dal 271 a.C. queste cascate si tuffano in mezzo alla valle con una forza ipnotizzante. Sono tra le più alte d’Europa ed è possibile godersele da diverse angolazioni e punti di vista: si possono fare infatti sei percorsi per esplorare la cascata.

 

Nella zona del Parco Fluviale del Nera ci sono tantissime altre attività da fare con il proprio partner, famiglia, o amici: trekking, escursionismo, arrampicate, canoa, kayak, rafting, o esplorare borghi, piccoli villaggi, e città. Ad esempio, potreste fare un viaggio a Narni, che i romani conoscevano come Narnia, da cui prendono il nome le Cronache di Narnia.

 

Se state cercando qualcosa di diverso, potreste andare a Montegabbione e prenotare una visita alla Scarzuola. C’è un piccolo convento francescano, accanto al quale l’architetto Tomaso Buzzi costruì una cittadella, la sua versione personale della città ideale: diversi teatri aprono la strada fino al punto culminante, l’Acropoli, un conglomerato di edifici e simboli sovrapposti.

 

Terni – e, più in generale, tutta l’Umbria – affascina i loro visitatori con luoghi unici in cui gli umani, con la loro storia, architettura, e attività, sembrano adattarsi perfettamente alla natura circostante. Quindi, se avete intenzione di celebrare San Valentino e vi sta a cuore un diverso tipo di turismo, più attento alle gemme nascoste e alle storie, prendete in considerazione una visita ai luoghi in cui Valentino e i suoi contemporanei vissero molto prima di noi. Vi piaceranno moltissimo.

 

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