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13 maggio 2020

Riparti Perugia, piano di interventi orientato alla ripartenza dei settori produttivi colpiti dall’emergenza Covid-19

di Paola Buonomo

La Camera di Commercio di Perugia ha varato “Riparti Perugia!” Piano di intervento da 5 milioni e 400 mila euro, per sostenere imprese e territorio alle prese con una crisi senza precedenti. All’interno del Piano, predisposto un pacchetto di misure straordinarie e di rapida fruibilità per 3 milioni e 400 mila euro, orientato alla ripartenza dei settori produttivi colpiti dall’emergenza Covid-19. Nel dettaglio 1 milione e mezzo di euro per il Sostegno al Credito – Liquidità, 700 mila euro per il Digitale – Competitività delle imprese, 1 milione e duecento mila euro per i comparti riconducibili al Settore Turismo

Varato dalla Camera di commercio “Riparti Perugia!”, il Piano di intervento da 5 milioni e 400 mila euro per sostenere imprese e territorio alle prese con una crisi senza precedenti.
 
All’interno del Piano,  predisposto un  pacchetto di misure straordinarie e di rapida fruibilità per 3 milioni e 400 mila euro,   orientato alla ripartenza dei settori produttivi colpiti dall’emergenza Covid-19. Nel dettaglio 1 milione e mezzo di euro per il Sostegno al Credito – Liquidità, 700 mila euro per il Digitale – Competitività delle imprese, 1 milione e duecento mila euro per i comparti riconducibili al Settore Turismo.
 

Giorgio  Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio di Perugia: “Per un emergenza epocale, misure straordinarie. La Giunta camerale ha mobilitato tutte le risorse di cui la Camera dispone, indirizzandole verso obiettivi ritenuti di importanza vitale: creazione di liquidità per le imprese, attraverso l' abbattimento del costo degli interessi pagati sui prestiti bancari; erogazione di contributi a fondo perduto per avviare o riprendere percorsi di innovazione; incentivi al digitale, per implementare l’uso di piattaforme di e-commerce e per una più ampia adozione di una organizzazione aziendale smart working.  E ancora, programmi di supporto all’Internazionalizzazione, promozione del Made in Umbria, per favorire la ripartenza del turismo e i consumi; formazione" . "Il Piano di intervento “Riparti Perugia!” - prosegue il presidente Mencaroni - è stato valutato dalla Giunta camerale in ogni suo dettaglio, sempre ispirandosi al principio che le risorse della Camera di Commercio provengono dal sistema delle imprese e ad esso, soprattutto nei momenti più difficili, debbono ritornare”. “Le risorse di “Riparti Perugia!” sono indirizzate per intero verso le nostre imprese, in esclusiva vorrei dire, e questo le rende ben più importanti e significative, anche oltre la loro entità. Ci attendiamo peraltro l’attivazione di un consistente effetto moltiplicatore sui flussi di finanziamento

  
La Giunta della Camera di Commercio di Perugia ha approvato il Piano di intervento “Riparti Perugia!” rivolto al sistema delle imprese provinciale alle prese con una crisi senza precedenti.  
 
La Camera di Commercio di Perugia, al pari delle altre istituzioni, è stata chiamata a mettere in atto iniziative che contribuiscano, nei limiti delle risorse a disposizione, a fronteggiare le enormi ripercussioni della crisi sul lavoro, gli investimenti, i consumi e, in definitiva, sull’economia reale e sul Pil. 

Il piano di intervento “Riparti Perugia!” dispone di una dotazione complessiva di 5 milioni e 400 mila euro. Al suo interno individuato un  pacchetto di misure straordinarie e di rapida fruibilità per 3 milioni e 400 mila euro,  orientato sulla ripartenza dei settori produttivi colpiti dall’emergenza Covid-19. Nel dettaglio: 1 milione e mezzo per il Sostegno al Credito – Liquidità, 700 mila euro per il Digitale – Competitività delle imprese, 1 milione e duecento mila per i comparti riconducibili al turismo.

L’indirizzo comune che ha inspirato gli amministratori della Camera di Commercio di Perugia, è stato di focalizzare gli interventi su obiettivi precisi ritenuti di vitale importanza: creazione di liquidità per le imprese, attraverso l’abbattimento del costo degli interessi pagati sui prestiti bancari; erogazione di contributi a fondo perduto per avviare o riprendere percorsi di innovazione; incentivi sul digitale, per implementare l’uso di piattaforme di e-commerce e per una più ampia adozione di una organizzazione aziendale smart working.