RACCONTAMI L'UMBRIA

Alla scoperta dell'anima umbra

Articolo partecipante a Raccontami l'Umbria 2015 - Sezione Stampa Nazionale ed Internazionale

di Michela Di Carlo

TESTATA: La Repubblica

DATA DI PUBBLICAZIONE: 22 ottobre 2014

Perdersi lungo le sponde dell' Alta Valle del Tevere. Storditi dal paesaggio, inseguire idealmente il fiume lungo la sua conca più settentrionale, nel cuore dell'Italia, tra Toscana e Umbria, tra chiese, castelli e borghi. E' la Valtiberina, capace di regalare scorci di storia arte e natura. L'anima umbra in autunno, ha il colore pallido delle pievi antiche, l'energia del fuoco e del metallo plasmato dei maestri fabbri, il profumo di terra e di boschi. A Città di Castello, ogni anno si svolge la Fiera Mercato del Tartufo bianco (dal 31 ottobre al 2 novembre). Un appuntamento atteso dai buongustai di tutta Italia: tra stand, degustazioni, show, corsi di cucina, rivive la miglior tradizione umbra. E per chi preferisce andare a caccia del prezioso tubero, ecco «I Sentieri del Tartufo», itinerari su misura per gli appassionati di trekking ed enogastronomia. Tappa obbligata per chi ha naso e fiato, anche San Giustino Umbro dove, grazie all'ambizioso progetto del recupero dei boschi tartufigeni, s'imparano a riconoscere alberi e piante «acchiappatartufo». Ma Città di Castello cela molti altri tesori. I Palazzi Vitelli, splendide dimore patrizie del Cinquecento, il Campanile cilindrico dell'XI-XII secolo, il Palazzo del Podestà e il Palazzo Comunale (entrambi opere di Angelo da Orvieto), la Torre civica del XIV secolo.

Imperdibile, per gli amanti dell'arte contemporanea, la fondazione Palazzo Albizzini, per riscoprire le opere di Alberto Burri, il cui centenario della nascita verrà celebrato nel 2015 con una grande retrospettiva. Poco più in là, a San Lorenzo di Lerchi, il frutteto delle varietà dimenticate, più comunemente noto come il progetto di «archeologia arborea ». Un podere con più di quattrocento varietà di alberi antichi. Frutti ormai scomparsi e recuperati dal paziente lavoro di Livio e Isabella Dalla Ragione, come la mela rotolona, la pesca sanguinella, la pera briaca, dalla polpa succosa e rossa come se fosse imbevuta di vino. E poi, i panorami di Citerna (tra i borghi più belli d'Italia) e di Monte Santa Maria Tiberina, con il castello di Lippiano e la Chiesa di Santa Maria.

Poco oltre sorge il borgo di Montone, la città dei fabbri, con la Collegiata del 1300. Infine, Umbertide con la sua Rocca e il Centro Italiano per l'Arte Contemporanea (CIAC). Proprio qui, protetti dal Monte Acuto, sorgono gli appartamenti del Relais Antico Convento, una struttura di charme recuperata da una costruzione risalente al XII secolo e caratterizzati da soffitti con travi in legno a vista e in alcuni casi con capriate, pareti in pietra, pavimenti rivestiti di mattoni antichi.

Un rifugio magico, che domina la valle, a pochi chilometri dal «Sentiero dei Partigiani», percorso realizzato dall'Anpi e dall'Istituto di storia politico sociale "Gabriotti". Lungo il tracciato ordinato dal Cai, è possibile scoprire l'"azione" di liberazione compiuta durante il periodo della Seconda Guerra mondiale. Sul percorso una segnaletica dotata di QR code agevola la ricostruzione cronostorica dei principali avvenimenti, sulle vie della Resistenza.

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