RACCONTAMI L'UMBRIA

Orvieto, una rupe senza rivali

Articolo partecipante a Raccontami l'Umbria 2018 - sezione Turismo, Ambiente e Cultura

di Karl Kaltenegger

 

La Toscana è nota a tutti. Ma l’Umbria, dove si trova? In effetti, proprio lì accanto. La vera differenza tra le due regioni si riduce al fatto che l’Umbria non è bagnata dal mare. Un punto a favore di quest’ultima consiste però nel non essere presa d’assalto, cosa che si ripercuote positivamente sui prezzi. Città come Assisi e Orvieto o lo stesso Lago Trasimeno sono mete conosciutissime, e se non le avete ancora visitate, sbrigatevi a farlo! Situata com’è su un possente altopiano calcareo di roccia tufacea morbida, Orvieto è unica. Al tempo degli etruschi, questa sua ubicazione favorì a lungo la sua difesa da ogni attacco. I fondatori della miniera penetrarono nella roccia scavando profondi pozzi e dando origine a un labirinto molto esteso, ammirabile ancora oggi. La maggior parte delle abitazioni che lo sovrastano sono connesse alle caverne sottostanti, che fungevano da deposito di provviste e ospitavano spazi per strumenti di lavoro – fra cui una pressa per la spremitura delle olive e alcuni forni per cuocere la ceramica. Innumerevoli nicchie erano predisposte per i piccioni, che garantivano agli abitanti uova e carne fresca durante gli assedi.

IL GIGLIO D’ORO DELLE CATTEDRALI

Ma proseguiamo la nostra ascesa al mondo fatato di questa ‟città slow”, dove ritmo rilassato è sinonimo di scarso traffico. Con la sua facciata a strisce, i suoi mosaici e, all’interno, il ciclo di affreschi sulla fine del mondo, il Duomo di Santa Maria si annovera tra le più belle chiese gotiche d’Italia. Il ragguardevole edificio è noto anche come il Giglio d’oro delle cattedrali italiane. Girovagando per i vicoli angusti, si è sopraffatti da un tripudio di palazzi, torrioni e chiese, in un vivido scenario che continua oltre la Torre del Moro fino al mercato, in cui abbondano merci di ogni sorta. Vero capolavoro di perizia tecnica e architettonica è poi il Pozzo di San Patrizio. Ha una profondità di 60 metri e il suo tratto distintivo consiste in due rampe a spirale incastrate l’una nell’altra. Una consentiva agli asini di trottare a valle, l’altra permetteva loro di trasportare l’acqua in salita. Lunga 1.600 metri e larga 800, Orvieto tocca i 120 metri di altezza. Un consiglio che mi sento di rivolgervi senza riserve è di farvi una passeggiata nel verde che circonda la città lungo il perimetro della rocca; fra gli scorci mozzafiato sul paesaggio circostante apprezzerete la vista sui vigneti da cui nasce il meraviglioso Orvieto Classico – coltivato, fra l’altro, nella tenuta vitivinicola Alta Rocca.

UNA META DI PELLEGRINAGGIO DI FAMA MONDIALE

Merita una visita anche la celeberrima patria di Francesco d’Assisi – che, con la sua basilica, attrae pellegrini da tutto il mondo. Un giro per il convento e per lo scosceso centro storico – arroccato anch’esso sul colle – è una tappa obbligata. Questa città medievale ben preservata, fiera della sua cinta difensiva e della fortezza di Rocca Maggiore, appartiene al Patrimonio mondiale dell’UNESCO. Svelo un segreto a chi ama la quiete: proprio accanto al Sacro Convento troverete il Bosco di San Francesco, verdeggiante oasi silvestre sulle pendici del Monte Subasio che si estende lungo il declivio fino alla Valle degli ulivi. Fino a tempi non remotissimi l’area era lasciata all’abbandono, ma nel frattempo è stata mirabilmente recuperata come terreno coltivabile. Una passeggiata da queste parti è contemplazione allo stato puro.

UN GIRO IN E-BIKE PER IL CUORE VERDE D’ITALIA

Noleggiare una bici qualsiasi o a pedalata assistita (una e-bike) è uno dei modi migliori per percorrere l’Umbria in lungo e in largo. La regione è attraversata da un reticolo quasi infinito di piste ciclabili. A chi decida di avvalersene converrà partire dal pittoresco Lago Trasimeno – il quale, per inciso, quanto a superficie è il più grande dell’Italia appenninico-peninsulare. Castiglione del Lago sorge sulla sua riva occidentale e, premiato dall’Associazione ‟I borghi più belli d’Italia”, si annovera fra le più amene località del Paese. Il piccolo centro storico è un vero gioiello. Negli immediati paraggi abbiamo visitato la maestosa Rocca del Leone, che, dalla cinta muraria percorribile tuttora in buono stato, offre, ai suoi piedi, una vista sublime sul lago. Il primo giorno, il nostro sparuto manipolo di giornalisti di viaggio si dirigeva da Castiglione del Lago a Città della Pieve attraversando colli verdeggianti che, di lontano, offrivano allo sguardo un delizioso assaggio di Toscana. Il paese – già centro cruciale per la produzione di laterizi – pullula di edifici eretti nel Medioevo con questo materiale. L’anno scorso, ai suoi abitanti – allertati dai segnali minacciosissimi del grande terremoto appenninico – sono stati fortunatamente risparmiati i gravi danni toccati invece ad Amatrice.

IL NOBILE CROCO

Altra specialità locale cromaticamente simile ai laterizi, ma destinata ad uso culinario, è lo zafferano. Nella zona, la sua estrazione dai fiori di croco risale, addirittura, a molti secoli fa – quando trovava impiego, in primo luogo, nella tintura dei vestiti. Trent’anni fa la tradizionale produzione è stata riavviata, in chiave naturale, per ingentilire le pietanze. La raccolta dei fiori, cui si procede a fine ottobre, si svolge unicamente di prima mattina, per evitare che la luce del sole rovini i petali, contraddistinti da un colore rosso mattone. Ma torniamo all’escursione ciclistica. Come seconda tappa, il giorno dopo siamo giunti a Ficulle, un minuscolo abitato medievale provvisto anch’esso di due rocche monumentali e di un dedalo di viuzze e di piazze contornate da abitazioni in buono stato. Bilancio del giro in bicicletta: sotto la guida di Alberto di Umbria & Bike e in sella alle nostre fide e-bike, ce la siamo spassata come matti – compreso il mio collega Ullrich, un settantenne al suo primo cimento con una bici a pedalata assistita. La squadra al completo ci ha preso gusto, tant’è vero che intendiamo ripetere l’esperienza.

QUADRO GENERALE Nel cuore dell’Italia, l’Umbria è incastonata tra Toscana, Lazio e Marche. Questa regione conta 890.000 abitanti. Il capoluogo è Perugia, popolata da 160.000 residenti, nota come sede della migliore scuola di lingua italiana presso l’Università per stranieri e come teatro di Umbria Jazz, uno dei principali festival jazz d’Europa. Originari della città sono anche i celebri Baci Perugina: praline di nougat con nocciole intere.

ARRIVO In aereo, preferibilmente con un volo per Roma, da cui l’Umbria è raggiungibile con un servizio navetta o in treno. Un’alternativa è la tratta ferroviaria Vienna-Perugia, che si percorre in circa 14 ore. Si può inoltre optare per una corsa FlixBus diretta a Firenze – che, per giungere a destinazione, impiega però non meno di 17 ore.

 

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