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27 gennaio 2021

Nasce la Camera di commercio dell'Umbria

Il processo normativo di riordino delle funzioni, del finanziamento delle camere di commercio e della loro governance complessiva, segna un ulteriore passo con la nascita dell'ente camerale regionale

di Paola Buonomo

Giovedì 28 gennaio 2021 si insedia il Consiglio della Camera di commercio dell'Umbria. Sarà composto da 33 consiglieri

"Nel leggere la storia degli enti camerali, della nostra Camera, viene naturale rilevarne la vitalità, così lontana dall’immobilismo che generalmente ha caratterizzato e caratterizza le istituzioni italiane, sovente in difficoltà nel modificare se stesse in funzione delle mutazioni sociali ed economiche che hanno interessato il nostro paese. Una propensione al cambiamento cui ha certamente contribuito lo status particolare delle Camere, istituzioni anomale nel paesaggio amministrativo italiano in quanto caratterizzate da un singolare “ibridismo” tra pubblico e privato. La coesistenza di queste due anime – istituzionale-pubblicistica e associativa-privatistica – ha fatto sì che la struttura, l’ordinamento e le funzioni delle Camere siano sempre state sensibili e reattive alle oscillazioni dei rapporti tra Stato e mercato, tra potere politico e potere economico, tra politica e società"

Così Giorgio Mencaroni nell'introduzione al volume che celebrava i 175 anni di storia (oggi 185) della Camera di Commercio di Perugia, di cui era Presidente.

Parole di assoluta attualità anche oggi, all'indomani dalla nascita della Camera di Commercio dell'Umbria; un evento che trasformerà ancora una volta la fisionomia delle istituzionali camerali sul territorio.

Ciò che vale per Perugia vale per Terni, dove l'istituzione camerale è presente sul territorio da quasi un secolo (la sua istituzione data 1927, in seguito all'istituzione della provincia di Terni).

Il percorso di riforma delle Camere di commercio è stato avviato nel 2016 e prevedeva tra l'altro la “riduzione del numero delle Camere di commercio mediante accorpamento, razionalizzazioni delle sedi e del personale”. Il Governo rideterminò le circoscrizioni territoriali per ricondurre il numero complessivo delle Camere di commercio nel limite di 60 e nel rispetto di due vincoli: almeno una Camera di commercio per Regione e accorpamento delle Camere di commercio con meno di 75.000 imprese iscritte.

Alla fine la riforma, duramente contrastata da alcuni enti, ha superato tutti i passaggi istituzionali (Parlamento, Governo, Conferenza Stato-Regioni e Corte costituzionale), fino al cosiddetto Decreto Agosto, convertito in legge 126/2020, che ha messo precisi paletti temporali per concludere l'iter.

Le Camere di Perugia e Terni, accorpate nell'ente camerale unico regionale, manterranno le rispettive sedi e i servizi che normalmente erogano, in un'ottica di maggiore efficienza, di miglioramento della qualità, restando i naturali interlocutori delle imprese sul territorio. 

La platea a cui si rivolgerà la Camera di commercio dell'Umbria ha una consistenza di oltre 90mila imprese (94.202 le imprese registrate, dato anno 2020, di cui  72.247 nella provincia di Perugia e 21.955 in quella di Terni).

La fisionomia del tessuto imprenditoriale, solo per delinearne i tratti essenziali, è connotata nella forma giuridica da una maggioranza di ditte individuali (51,27%) seguite da società di capitale (25,75%)  di persone (20,15%) ed altre forme giuridiche. Con una preponderanza di imprese operanti nel settore terziario (il solo commercio all’ingrosso e al dettaglio rappresenta il 24,3%) e in quello primario (l'agricoltura pesa per il 20,6% del totale), e una rilevante presenza del settore delle costruzioni (13,5%), seguito dal manifatturiero in senso stretto, che pesa per il 9,2% del totale.

Il Consiglio della Camera di commercio dell’Umbria, nominato con decreto del presidente della Giunta regionale, Donatella Tesei, è composto di 33 componenti, in rappresentanza di tutti i settori di attività economica, e precisamente:

  • Agricoltura 3 consiglieri, di cui 1 in rappresentanza della piccola impresa;
  • Artigianato 5 consiglieri;
  • Industria 5 consiglieri, di cui 1 in rappresentanza della piccola impresa
  • Commercio 6 consiglieri, di cui 1 in rappresentanza della piccola impresa;
  • Cooperative 1 consigliere;
  • Turismo 2 consiglieri;
  • Trasporti 1 consigliere;
  • Credito e Assicurazioni 1 consigliere;
  • Servizi alle imprese 5 consiglieri;
  • Servizi alla persona 1 consigliere;
  • Organizzazioni sindacali 1 consigliere;
  • Associazioni dei consumatori 1 consigliere;
  • Libere professioni 1 consigliere.