STUDI E RICERCHE

31 gennaio 2017

Movimprese 2016 - L'analisi dei dati

Il Presidente Mencaroni: "Il saldo positivo di 424 imprese che nel 2016 ha irrobustito la base imprenditoriale della provincia di Perugia è senz’altro un buon segnale, ma la crescita è ancora debole. In provincia di Perugia il tasso di crescita delle imprese sale dello 0,58%, ma meno sia della media nazionale (+0,68%) che della Regione Umbria (+0,63%) e del Centro Italia, che ci supera quasi del doppio (+1,01%). Per il quarto anno consecutivo risultano in calo le iscrizioni di nuove imprese nell’ultimo trimestre dell’anno (ottobre - dicembre), ma non credo si possa già parlare di effetto sisma, semmai prevedibile nei primi mesi del 2017”.

di La Redazione

Più “Sanità e Servizi Sociali”, più  “Servizi di Informazione e Comunicazione”, più  “Attività Artistiche e Sportive”, ma anche più “Agricoltura” e anche  “Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione”.  Ancora meno, di contro, le “Costruzioni”,  meno “Trasporti e Magazzinaggio” e,  anche se di poco,  meno “Commercio” e meno “Manufatturiero”.  Queste alcune delle dinamiche imprenditoriali più significative che emergono dai dati del Registro delle imprese della Camera di Commercio di Perugia per il 2016.

L’analisi delle iscrizioni e cessazioni di impresa in provincia di Perugia per l’anno 2016, realizzata da Unioncamere e InfoCamere, è stata presentata  dal Presidente della Camera di Commercio di Perugia Giorgio Mencaroni.  

“Il saldo positivo di 424 imprese che nel 2016 ha irrobustito la base imprenditoriale della provincia di Perugia è senz’altro un buon segnale, ma la crescita è ancora debole”. “In provincia di Perugia – ha precisato il Presidente Mencaroni -  il  tasso di crescita delle imprese  è salito lo scorso anno  del 0,58%,  ma è rimasto sotto sia della media nazionale (+0,68%),   che della Regione Umbria (+0,63%) e del Centro Italia, che ci supera quasi del doppio (+1,01%)”. Non possono essere ancora evidenziati gli effetti del sisma sulla numerosità delle imprese. “E’ vero che risultano in leggero calo le iscrizioni di nuove imprese nell’ultimo trimestre dell’anno (ottobre – - dicembre), ma non credo – ha affermato Giorgio Mencaroni - si possa già  parlare  di effetto sisma,  semmai prevedibile per i primi mesi del 2017”.

 

(Elaborazione dati a cura di Anna Cagnacci, Ufficio Studi e ricerche economiche Camera di commercio Perugia)

 

 

Le nuove imprese nate nel 2016 sono 3.973 (+ 5,8% rispetto al 2015), al contrario, 3.549 imprese hanno cessato l’attività (+ 1,3% sull’anno precedente). Al 31 dicembre 2016 il numero complessivo di imprese (stock) registrate in provincia di Perugia sale a 73.070  unità, con una crescita minima dello 0,1% rispetto al 2015.

 

 

La composizione settoriale dello stock provinciale. 7 imprese su 10  operano in quattro macro settori:  il 24,4% del totale imprese nel Commercio all’ingrosso e al dettaglio, il 21% in Agricoltura, il 14% nelle Costruzioni (14%) e il 10,2% nel Manifatturiero.

In un anno, il numero delle imprese scende nel Commercio del  - 0,6% e nel Manifatturiero  - 0,4%,  sale in Agricoltura del +0,6%, mentre si conferma ancora in calo nelle Costruzioni -  2,2%.

Tra le attività più dinamiche la “Sanità e Servizi Sociali” + 4,7%, i “Servizi di Informazione e Comunicazione + 2,7% e le “Attività Artistiche e Sportive” + 2,1%.

  

 

Dunque, un anno, il 2016, che si è chiuso in attivo per il tessuto produttivo  perugino,  con 424 imprese registrate in più rispetto al 2015 ed una crescita dello 0,58%.  A determinare questo andamento, il  buon risultato delle imprese “nuove iscritte” – 3973 – che con + 5,8% rispetto al 2016, raggiunge il miglior risultato degli ultimi 5 anni.  E la sostanziale stabilità delle cessazioni che crescono di poco (+1,3%) e a un ritmo decisamente inferiore rispetto alle aperture.

 

Che tipo di imprese sono state avviate in provincia di Perugia nel 2016?

In larga maggioranza (il  62%) sono “Ditte Individuali”, a seguire “Società di Capitali” (25,5%),  Società di Persone (10,7%) e infine con l’1,6% “Altre forme” di società.

 

Per quanto riferito al saldo positivo tra imprese nate e imprese cessate nel 2016 (+ 424), va sottolineato il decisivo contributo delle “Società di Capitale” che, tra nate e cessate, realizzano un attivo di 676 unità, a fronte delle flessioni delle Ditte Individuali (- 160) e delle Società di Persone (- 121).  

 

 

 

Elaborazione dati a cura di Anna Cagnacci, Ufficio Studi e ricerche economiche Camera di commercio Perugia