RACCONTAMI L'UMBRIA

Montefalco, la città del Sagrantino, uno dei migliori vini rossi italiani

Articolo partecipante a Raccontami l'Umbria 2020 - sezione Umbria del Gusto

di Anelise Sanchez Gomes

Montefalco è una cittadina umbra, famosa per la produzione del Montefalco Sagrantino DOCG, uno dei migliori vini rossi italiani. Se avessi una sola opzione, cosa sceglieresti? Una città italiana caratterizzata da bellezze artistiche, paesaggi mozzafiato o vini eccellenti? La buona notizia è che non devi rinunciare a niente di tutto ciò, perché esiste un luogo che racchiude in sé tutte queste qualità. Si tratta di Montefalco, in Umbria.

Se sei un estimatore dei vini italiani, probabilmente te ne sarai già accorto in una qualsiasi enoteca o avrai letto qualcosa in merito al Montefalco DOC o al Sagrantino di Montefalco DOCG, alcuni dei vini rossi di maggiore prestigio del Centro Italia. Montefalco è una città talmente graziosa che merita di essere visitata in qualsiasi stagione dell’anno, ma è in autunno che i suoi vigneti acquisiscono una vasta gamma cromatica, con tonalità che vanno dal rame all’arancione, in attesa del gelo che, durante l’inverno, obbliga le piante ad andare in letargo.

Da Nord a Sud, l’Italia pullula di eccellenze vinicole e l’Umbria non fa certo eccezione. Pur essendo una regione piccola e senza accesso al mare, incastonata tra Toscana, Marche e Lazio, il suo potenziale come centro produttivo di vini e oli di alta qualità è inestimabile. La città di Montefalco si trova lungo il percorso enoturistico e già per strada noterai che il territorio umbro è dominato dai vigneti, ma anche dagli oliveti. Il suo centro storico, sito su una collina, è protetto dalla cinta muraria con cinque porte d’accesso: la più grande è Porta Sant'Agostino, con una torre dai bordi “merlati”, mentre le altre sono Porta della Rocca, Porta Camiano, Porta Federico II e, infine, Porta San Leonardo. Montefalco, di origine medievale, è considerato uno dei borghi più belli d’Italia e basta percorrere Corso Mameli e arrivare alla sua piazza principale per capire il perché. Lì si trova la Chiesa di Sant'Agostino (risalente al 1279), costruita in stile gotico, impreziosita da affreschi risalenti ai secoli XIV fino al XVI, il Palazzo Comunale (eretto nel XIII secolo), Palazzo Bontadosi, oggi trasformato in hotel, e il Teatro San Filippo Neri, ospitato in un’antica chiesa. In città è presente anche il monastero di clausura di Santa Chiara da Montefalco. Il giardino del chiostro racchiude delle aiuole che rappresentano i misteri della Passione di Cristo e il cosiddetto Albero di Santa Chiara, i cui semi sono utilizzati dalle monache per la creazione dei rosari.

Pur essendo piccola, Montefalco ospita varie chiese di stile gotico, romanico e rinascimentale. Quella di San Francesco, ad esempio, che si trova dopo aver percorso Via Ringhiera Umbra, è oggi un complesso museale e vanta un ciclo di affreschi dedicati al Santo. Se dovessi visitarla, non dimenticarti di andare a osservare una probabile allusione al vino Sagrantino nella scena in cui San Francesco d’Assisi è ospite di una cena. Sul tavolo sono presenti due ampolle di vetro: una vuota, mentre l’altra è piena di un nettare di color rosso intenso: il Sagrantino di Montefalco, che deve il nome proprio al fatto che è il vino utilizzato nelle celebrazioni eucaristiche. Altri elementi d’interesse della Chiesa sono l’opera “L'Eterno in gloria tra gli angeli e l'Annunciazione”, di Perugino; nei sotterranei si trovano le botti dei francescani adibite alla fermentazione.

Da lì, è possibile proseguire fino al belvedere, con una favolosa vista panoramica su Assisi, Perugia e Foligno; ecco perché Montefalco viene chiamata “il balcone dell’Umbria”. Dopo aver passeggiato per la città, non puoi non regalarti una pausa presso un ristorante locale e gustarti il Montefalco Sagrantino DOCG, prodotto esclusivamente con uve locali e invecchiato per minimo 30 mesi, di cui 12 in botti di quercia. È considerato uno dei vini rossi con più tannini. Il colore è rosso rubino intenso e il sapore è piacevolmente persistente in bocca. Si tratta di un vino talmente speciale che anche il prezzo è giustificabile, dai 15 euro in su. Per chi preferisce un vino rosso a un prezzo più accessibile, vale la pena provare Montefalco Rosso, prodotto con altre uve locali che possono essere aggiunte al Sangiovese e al Sagrantino in piccola percentuale. Questo vino viene invecchiato come minimo 18 mesi. Noi abbiamo pranzato al Ristorante Olevm (Corso Goffredo Mameli, 55), che offre una ricca selezione di vini e oli.

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