STUDI E RICERCHE

20 dicembre 2016

Manifatturiero: Osservatorio congiunturale III Trimestre 2016

Il secondo trimestre 2016 si era chiuso con alcuni dati positivi, frutto anche dell’arresto notevole registrato ad inizio anno. La situazione però risulta leggermente diversa alla data del 30 settembre: l’indagine congiunturale di Unioncamere Umbria su un campione di circa 280 imprese del manifatturiero e relativa al terzo trimestre 2016 ci consegna dei dati che, almeno confrontati con i tre mesi precedenti, deludono le aspettative.

di La Redazione

 

Produzione


Dopo un incoraggiante +4,3% registrato lo scorso 30 giugno, i dati al 30 settembre indicano un calo del 2,4% (dato congiunturale confrontato con il trimestre precedente). Degli otto settori indagati solo le industrie alimentari segnano un pallido +0,6% mentre gli altri vanno da un -0,8% delle industrie chimiche ad un -8,7% delle industrie elettriche (non sfugga il fatto che proprio queste ultime però avevano registrato nel trimestre precedente la variazione positiva più significativa del +8,3%). Anche a livello dimensionale i dati sono negativi, le imprese oltre i 50 addetti segnano solo un -0,2% mentre a perdere di più sono le medie (10-49 addetti) con -4,3%.
Tuttavia, la variazione congiunturale destagionalizzata conferma una crescita della produzione totale con un modesto +0,3% e con valori incoraggianti a livello settoriale per le industrie alimentari (+1,9%), per le industrie del legno (+1%) e per le industrie chimiche (+0,8%) e dei metalli (+0,2%).
Questa ripresa della produzione ha interessato esclusivamente le imprese di grandi dimensioni (50 e più dipendenti) con un +1,5%, mentre subiscono un rallentamento le imprese di media dimensione e le micro imprese , il cui tasso tendenziale si è attestato rispettivamente su un -0,7% e un -0,1%.


UMBRIA: andamento della produzione in totale, per settore e classe dimensionale III trim. 2016 (var.% rispetto al II trimestre 2016 e al III trimestre 2015)


Fonte: Elaborazioni Unioncamere Umbria su dati Indagine congiunturale Questlab



Fatturato


Flessione contenuta per il fatturato che, confrontato con il dato al 30 giugno 2016, segna un -0,4% (nel trimestre scorso +4%). Sono tuttavia positivi i valori dell’industria alimentare con un +3%, dell’industria dei metalli con +2% che beneficiano della crescita della produzione nello stesso periodo.
Valori incoraggianti del +2,1% per le industrie oltre i 50 addetti e un modesto +0,1% per le piccolissime, mentre quelle con addetti da 10 a 49 perdono il 3,3%, dato che si conferma anche per il fatturato interno (- 3.3%) e per il fatturato estero (-3,1%).
Diversamente, l’analisi tendenziale evidenzia per il fatturato totale una dinamica positiva rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno (+1%), nonostante la diminuzione registrata per i settori delle industrie elettriche (-4,3%) e delle altre industrie (-1,7%).
Il risultato migliore a livello dimensionale ha riguardato le micro imprese (+1,5%), maggiore sia del dato di quelle da 10 a 49 addetti che di quelle oltre i 50 (rispettivamente +0,6% e +0,9%).
Il contributo dei bilanci delle piccole imprese è determinante a trainare anche il fatturato interno, il cui dato totale a livello tendenziale fa registrare risultati migliori (+1,2%) rispetto a quello estero (+0,2%).


UMBRIA: andamento del fatturato in totale, per settore e classe dimensionale III trim. 2016 (var.% rispetto al II trimestre 2016 e al III trimestre 2015)


Fonte: Elaborazioni Unioncamere Umbria su dati Indagine congiunturale Questlab


La congiuntura premia la dinamicità delle micro imprese anche verso i mercati esteri facendo registrare un +2,7% per il fatturato estero, dato che diventa ancora più significativo nel confronto con lo stesso trimestre dell’anno precedente (+6,6%).
Dalle analisi congiunturali e tendenziali si conferma il buon andamento di settori tipici e determinanti per l’economia umbra quali sono quelli delle industrie alimentari, delle industrie tessili e dell’industrie dei metalli.
In particolare per il fatturato estero il confronto con il trimestre precedente rileva un +8,5% per le industrie alimentari e un +4,8 per le industrie tessili, mentre per il fatturato interno la migliore performance è quella registrata dalle industrie dei metalli che nel dato tendenziale si attestano su un + 5,5%.

Permangono segnali di preoccupazione per le industrie elettriche ed elettroniche (-5,8% e -4,3%) e le altre industrie (-1,7% e -1,3%) che nel doppio confronto congiunturale e tendenziale fanno registrare valori negativi.


Ordini


Frenano gli ordini in totale con un -1,7% rispetto al trimestre precedente che si era attestato sul +4,3%, ma mantengono positiva la tendenza con un +1,3% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.
Nel doppio confronto congiunturale e tendenziale, si conferma il buon andamento per le industrie meccaniche e per le alimentari.
Quest’ultime sono l’unico settore a registrare un dato in aumento anche per gli ordini interni e a segnare per gli ordini esteri un apprezzabile +10,0% nel confronto con il trimestre precedente e un +6,4% con l’anno precedente.
Le imprese più strutturate (oltre 50 addetti) sono quelle che di più riescono ad incrementare gli ordini con un +2,0% nell’ultimo trimestre (+1,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) assicurandosi migliori prospettive per lavoro e produzione.
Per le micro imprese si presenta, invece, una situazione interessante in quanto si manifesta una maggiore difficoltà ad acquisire ordini per il mercato interno (-2,6% rispetto al trimestre precedente), mentre per l’estero si dimostra una apprezzabile nuova dinamicità segnando un aumento nei valori congiunturali (+0,6%) e soprattutto tendenziali (+6,6). Indicazione questa che dimostra che l’accesso ai mercati esteri non è più una prerogativa solo delle imprese più grandi.
Come nel caso della Produzione e del Fatturato, il confronto con lo stesso trimestre del 2015 conferma per gli ordini le stesse difficoltà rilevate per il settore delle industrie elettriche con -1,2% e delle altre industrie con -3,1%.


UMBRIA: andamento degli ordini in totale, per settore e classe dimensionale III trim. 2016 (var.% rispetto al II trimestre 2016 e al III trimestre 2015)


Fonte: Elaborazioni Unioncamere Umbria su dati Indagine congiunturale Questlab


L’analisi degli ordini esteri offre una prospettiva incoraggiante soprattutto per le piccole e le grandi imprese sia del raffronto tendenziale che congiunturale con una flessione delle industrie del legno, delle elettriche e delle altre industrie, determinata dalle difficoltà di acquisizione di ordinativi da parte delle imprese con 10-49 addetti in affanno anche relativamente ai dati di Produzione e Fatturato.

Tra i settori che mostrano una maggiore capacità di acquisizione degli ordini si confermano le industrie alimentari, le industrie meccaniche e tessili che segnano tutti valori sopra il 9% in aumento rispetto al trimestre precedente.


Occupazione


Frenata dell’occupazione sia nel confronto con il trimestre precedente che con quello dello scorso anno. Solo le piccolissime imprese a livello congiunturale lanciano un timido segnale positivo con un +0,3%. I dati, quindi, dimostrano inequivocabilmente che i problemi occupazionali continuano a permanere anche per le imprese più strutturate e, come nel resto di questa indagine, è soprattutto la classe dimensionale da 10 a 49 addetti a manifestare le maggiori criticità sul dato tendenziale con un -1,4% (-0,1% dato congiunturale).
Questo dato negativo non è da sottovalutare in quanto le imprese di questa dimensione per caratteristiche strutturali potrebbero, insieme a quelle con oltre 50 addetti, essere le protagoniste dello sviluppo e della crescita economica locale e che invece da questa indagine sono proprio quelle che lanciano segnali poco rassicuranti.
A determinare il contenuto arretramento dell’occupazione a livello congiunturale sono stati i settori i settori delle industrie dei metalli (-2,8%), tessili (-2,4%), elettriche (-1,1%) e industrie chimiche (-0,2%).
Gli stessi settori mostrano un arretramento anche sul dato tendenziale, mentre segnali più rassicuranti giungono delle industrie chimiche con un incremento occupazionale del 5%, delle industrie del legno e del mobile con un + 3,6% e delle industrie meccaniche con un + 1,4%.
Singolare è il valore delle industrie alimentari risultate molto dinamiche su tutti gli indicatori economici e che nel confronto con l’anno precedente evidenziano un calo dello 0,7%. Tuttavia il dato congiunturale mostra un recupero con un +0,3%.


UMBRIA: andamento dell’occupazione in totale, per settore e classe dimensionale III trim. 2016 (var.% rispetto al II trimestre 2016 e al III trimestre 2015)


Fonte: Elaborazioni Unioncamere Umbria su dati Indagine congiunturale Questlab



UMBRIA: andamento totale settori per produzione, fatturato, ordinativi e occupazione - III trimestre 2016 (var.% rispetto al II trimestre 2016 e al III trimestre 2015)


Fonte: Elaborazioni Unioncamere Umbria su dati Indagine congiunturale Questlab


Grado di utilizzo degli impianti


Le imprese coinvolte nell’indagine indicano un grado di utilizzo degli impianti del 63,8%, più di 4 punti percentuali in meno rispetto al dato registrato al 30 giugno 2016 e praticamente identico al valore del terzo trimestre del 2015 (63,9%).
La disparità dei valori in relazione alla dimensioni delle imprese mostra come queste incidano sulla capacità produttiva delle imprese, indicando un utilizzo più efficiente degli impianti per le imprese con più addetti.
Sono quindi coerenti i dati registrati che rilevano per le piccolissime imprese (da 0 a 9 addetti) un grado di utilizzo del 61,2%, a differenza delle imprese da 10 a 49 addetti per le quali il dato è del 76,2% e delle imprese con più di 50 addetti con il 77,7%.


Settimane di produzione assicurata dal portafoglio ordini


Il numero delle settimane di produzione assicurata dal portafogli ordini scende a 5,7 rispetto alle 7 del secondo trimestre 2016 causa di una situazione di maggiore incertezza economica . Esattamente 4,6 per le imprese fino a 9 addetti, 10 per quelle da 10 a 49 e 13 per quelle oltre i 50 addetti. Per i settori le industre meccaniche arrivano ad una media di 12,3 settimane mentre industrie elettriche e chimiche sono quelle con il valore più basso di 3,3.

 

Previsioni per il IV trimestre 2016


Le previsioni per il quarto e ultimo trimestre del 2016 fornite dagli imprenditori intervistati sono, in linea con le previsioni scorse, e sono tutte orientate verso una situazione stazionaria e non sembrano far prevedere particolari cambiamenti.
Si conferma il dato non certo positivo relativo all’occupazione per gli imprenditori intervistati prevedono un aumento solo per il 5,8% dei casi, al quale si contrappone una previsione di diminuzione dell’8,7%.
Le previsioni per gli altri indicatori sono più ottimistiche, in particolare quello relativo agli ordinativi esteri di che con un 38,9% lascia intendere il peso che gli imprenditori stanno attribuendo ai rapporti con i mercati esteri e all’internazionalizzazione quale leva per lo sviluppo aziendale.


UMBRIA: previsioni di produzione, ordinativi, fatturato e occupazione (distribuzione % delle risposte delle imprese) - III trimestre 2016 per il trimestre successivo


Fonte: elaborazione Unioncamere Umbria su indagine Questlab