STUDI E RICERCHE

14 dicembre 2015

Manifatturiero: andamento nel terzo trimestre 2015

di Unioncamere Umbria

In Umbria l’intensità della ripresa manifestatasi nel secondo trimestre dell’anno sembra aver perso forza ma occorre ricordare che le variazioni positive, sia congiunturali che tendenziali, calcolate per il periodo
aprile‐giugno, scontavano l’effetto di un confronto con trimestri caratterizzati da una congiuntura particolarmente sfavorevole.

In generale si può affermare che in termini quantitativi tutti gli indicatori considerati nella ricerca, fatta eccezione per l’occupazione, mostrano il segno positivo, mentre il clima che emerge dai giudizi di tipo qualitativo espressi dagli imprenditori intervistati sembra ancora contrassegnato da evidenti segnali di cautela e di incertezza.

Produzione

Nel terzo trimestre del 2015 la produzione industriale in complesso ha fatto registrare una crescita dello 0,5% rispetto al trimestre precedente e dell’1,4% nei confronti dell’analogo periodo del 2014. A livello settoriale si segnalano le industrie meccaniche per una buona performance (+5,9% sia dal punto di vista congiunturale che tendenziale), ma note positive vengono anche dall’industria dei metalli (rispettivamente 1,7% e 2,8%) e delle alimentari (4,8 e 0,8%). Per le industrie chimiche, per quelle elettriche e per quelle del legno ai risultati di tipo congiunturale di segno negativo si contrappongono quelli tendenziali positivi. Per il comparto della “moda” e per le altre industrie entrambi i risultati sono di segno negativo. Non del tutto coerenti con questo quadro appaiono le indicazioni di qualità (aumento-stazionarietà-diminuzione) fornite dalle imprese: in particolare rispetto al trimestre precedente prevalgono, anche se di poco, i giudizi negativi mentre nei confronti dello stesso trimestre del 2014 le segnalazioni di aumento (43%) superano nettamente quelle di diminuzione (29%).  

Sotto il profilo dimensionale sono ancora una volta le imprese di maggiori dimensioni (50 e più addetti) a far segnare la dinamica migliore con incrementi dell’1,5% rispetto ai tre mesi precedenti e dell’1,2% nei confronti del 3° trimestre del 2014.

Fatturato

Per il fatturato si registra un aumento dello 0,5% rispetto ai tre mesi precedenti e dell’1,6% nei confronti del corrispondente periodo dell’anno precedente. Per i singoli settori di attività l’indicatore segue sostanzialmente l’andamento dei rispettivi livelli produttivi ma va comunque evidenziata l’apprezzabile espansione dell’industria meccanica ( 3,4% e 6,8%).

Anche in questo caso le valutazioni di qualità degli imprenditori differiscono nel confronto con il trimestre precedente e lo stesso periodo del 2014: nel primo caso quasi il 40% degli intervistati segnala una diminuzione a fronte di un 35% che al contrario indica un incremento del fatturato, nel secondo caso prevale nettamente la percentuale (42%) di coloro che comunicano un incremento cui si contrappone una quota del 31% che invece indica una riduzione.

Ancora una volta è la componente estera del fatturato a far rilevare la migliore dinamica con incrementi dello 0,7% rispetto al trimestre precedente e del 2,4% nei confronti del corrispondente periodo del 2014. Riguardo ai singoli settori di attività si segnala con particolare evidenza il risultato conseguito dall’industria alimentare con una crescita del 18% rispetto al precedente trimestre cui fa da contraltare la forte riduzione delle industrie elettriche ed elettroniche (-20%). Più contenute le variazioni percentuali con l’analogo periodo dell’anno precedente, tuttavia si distingue il risultato delle industrie chimiche che fanno registrare uno sviluppo del 12,3%.

Osservando i risultati articolati secondo la classe dimensionale delle imprese si riscontra una migliore dinamica delle realtà imprenditoriali di maggiore dimensione e questo andamento è ancor più marcato per il fatturato estero dove spicca un vero e proprio balzo (6,5%) delle imprese con 50 e più addetti.

 

Fig. 1.1. – UMBRIA: andamento di produzione, fatturati, e ordinativi (distribuzione % delle risposte delle imprese) - III° trimestre 2015 su trim. precedente

Fonte: elaborazione Unioncamere Umbria su indagine Questlab

 

Ordini

Complessivamente gli ordini sono cresciuti del 3,2% rispetto al 2° trimestre dell’anno in corso e dell’1,7% rispetto allo stesso periodo del 2014. Dal punto di vista congiunturale è il settore delle industrie alimentari a far registrare il risultato migliore con una variazione del 13,5% che è il frutto di una positiva dinamica sia del mercato interno (14,1%) che di quello estero (10,5%). Questo risultato, se letto insieme alla forte crescita della classe dimensionale da 0 a 9 addetti, sembra da ascrivere a quel segmento di piccole aziende umbre specializzate nella produzione di prodotti agroalimentari tipici e di grande qualità in cui l’Umbria eccelle. 

Da rilevare come anche questo indicatore metta a nudo la difficile congiuntura in cui versa il settore delle industrie tessili che perdono terreno anche sul fronte degli ordini esteri. Tra gli altri settori considerati note positive si registrano invece per le industrie meccaniche con consistenti aumenti degli ordini interni ed esteri sia rispetto al trimestre precedente che al corrispondente periodo del 2014.

A livello dimensionale si segnala per l’ennesima volta una più positiva dinamica delle imprese di maggiori dimensioni in particolare per quanto riguarda gli ordini esteri rispetto allo stesso periodo del 2014.

 

Fig. 1.2. – UMBRIA: andamento totale settori per produzione, fatturato, fatturato estero, ordinativi, ordinativi mercato estero (distribuzione % delle risposte delle imprese) - III° trimestre 2015 su stesso trimestre dell'anno precedente

Fonte: elaborazione Unioncamere Umbria su indagine Questlab

 

Occupazione

Per quanto riguarda l’andamento dell’occupazione l’indagine campionaria consente di rilevare interessanti indicazioni soprattutto quelle che fanno riferimento alle variazioni intervenute rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente.

Elaborando le indicazioni fornite dalle imprese intervistate si è calcolata nei dodici mesi una contrazione complessiva degli occupati pari al -2,9% frutto di dinamiche negative che hanno caratterizzato tutte e tre le classi dimensionali considerate: quella delle imprese minori (da 0 a 9 addetti) ha accusato una perdita del 5,9%, quella intermedia (da 10 a 49 addetti) ha avuto un calo dell’1% e quella delle aziende di maggiori dimensioni dell’1,6%.

 

Fig. 1.3. – UMBRIA: andamento totale settori per produzione, fatturato, fatturato estero, ordinativi, ordinativi mercato estero  - variazione III trimestre 2015 su trimestre precedente e stesso trimestre 2014

Fonte: elaborazione Unioncamere Umbria su indagine Questlab

 

Fig. 1.4. – UMBRIA: andamento per settore di produzione, fatturati e ordinativi - variazione % III trimestre 2015 rispetto allo stesso trimestre del 2014

Fonte: elaborazione Unioncamere Umbria su indagine Questlab

 

Fig. 1.4.bis – UMBRIA: andamento per settore di produzione, fatturati e ordinativi - variazione % III trimestre 2015 rispetto allo stesso trimestre del 2014

Fonte: elaborazione Unioncamere Umbria su indagine Questlab

 

Nel corso dei dodici mesi tra il 3° trimestre 2015 e lo stesso periodo del 2014 i settori maggiormente colpiti sono risultati quelli delle industrie del legno (-7,5%), quelle alimentari (-6,4%), quelle del tessile-abbigliamento (-3,7%), le altre industrie (-3,7%) e quelle elettriche ed elettroniche (-1,8%). Una positiva evoluzione dei livelli occupazionali è quello che hanno invece conosciuto le industrie meccaniche (+2,3%), quelle chimiche (+1%) e quelle dei metalli (+1%).  Sostanzialmente in linea con i risultati di ordine quantitativo appaiono le segnalazioni qualitative fornite dagli imprenditori riguardo all’andamento dell’occupazione.

 

Grado di utilizzo degli impianti

Sulla base delle risposte fornite dalle imprese incluse nel campione dell’indagine campionaria il grado di utilizzo degli impianti relativo al terzo trimestre 2015 si è attestato al 63,9%, un livello di poco inferiore a quello calcolato nel trimestre precedente pari al 65%.

Il valore misurato è il frutto di un livello d’impiego che oscilla dal 61,5% delle imprese più piccole, al 74,1% della fascia intermedia fino al 77,8% di quelle più grandi. 

 

Settimane di produzione assicurata dal portafoglio ordini

Il numero delle settimane di produzione assicurata dal portafogli ordini alla fine del terzo trimestre 2015 si posiziona ad un livello di 7,1. Anche per questo indicatore si registra una forte difformità tra le diverse fasce dimensionali delle imprese con un valore minimo di 6,5 per le imprese fino a 9 addetti ed un valore massimo di 13,2 per quelle con 50 addetti e oltre .

 

Previsioni per il 4° trimestre 2015

Le previsioni degli imprenditori intervistati per il quarto trimestre 2015 sembrano rivelare una perdurante situazione di attesa ma anche di incertezza considerata la prevalenza delle loro segnalazioni di riduzione  per tutti gli indicatori considerati nell’indagine, con eccezione degli ordinativi esteri.

La previsioni di diminuzione risultano vengono segnalate per la produzione (29%), per gli ordini interni (27%), per il fatturato (29%), per l’occupazione (13,3%), mentre l’unico indicatore in cui si registra le indicazioni di aumento sono maggioritarie anche se di poco è costituito dagli ordinativi esteri (28,7%).

Osservando le stesse indicazioni articolate per gli otto settori considerati si nota che quello delle industrie alimentari è l’unico che vede prevalere i giudizi di aumento su quelli di diminuzione per tutti gli indicatori compreso quello dell’occupazione.

 

Fig. 1.5. – UMBRIA: previsioni di produzione, fatturato e ordinativi (distribuzione % delle risposte delle imprese) - III° trimestre 2015 per il trimestre successivo

Fonte: elaborazione Unioncamere Umbria su indagine Questlab