LO SCAFFALE

A cura di Antonio Carlo Ponti

31 marzo 2012

L’Umbria tra crisi e nuova globalizzazione. Scenari, caratteri, tendenze

Perugia, AURapporti 2012, 2012, pp. 630, tabb. e graff., s.i.p.

Il Rapporto Economico e Sociale (Res) 2010-2011 dell’AUR-Agenzia Umbria Ricerche (già Centro Regionale per il Piano di Sviluppo Economico e Sociale dell’Umbria, Crures, Irres), è l’appuntamento annuale con lo stato dell’arte della regione, prodotto puntuale e autorevole di riflessioni, indagini, ricerche, statistiche, interviste, bibliografie ragionate, insomma la fotografia affidabile di quanto è accaduto e di quanto potrebbe darsi nel breve e medio periodo. Il sottotitolo indica esplicitamete che il denso libro, fitto di testo, di tabelle statistiche, di grafici (istogrammi, ecc.) e di figure intende svolgere un ragionamento e un percorso di ricerca leggendo i caratteri, le cadenze e le contraddizioni che hanno segnato un periodo recente, ossia il passaggio dell’Umbria dentro la crisi, nel quadro della nuova globalizzazione che mette a dura prova sugli scenari prossimi e venturi. La contemporaneità dei problemi e delle difficoltà concerne l’Italia e l’Europa, così il volume offre materiali e anlisi utili, anzi necessarie per districarsi nel grovigli di un’economia e di una società sempre più complessa e, sia detto, sempre più incline al cinismo e all’avidità. Dopo un saggio ampio, circostanziato e acuto del presidente Claudio Carnieri, una lettura intelligente e tutto sommato abbastanza ottimista sul futuro e sulle forze umbre, Elisabetta Tondini (AUR) affronta il tema dei fenomeni recessivi strutturali e della competitività, Sergio Sacchi i gruppi e le reti, Luca Ferrucci l’industria high tech, Luigi Nadotti il credito in tempo di crisi, Lorenzo Birindelli il mercato del lavoro; il commercio con l’estero e gli investimenti internazionali sono trattati da Marco Mutinelli, il compianto Massimo Paoli e Simone Poledrini si occupano dell’internalizzazione della ricerca, Anna Ascani (direttore dell’AUR), Valentina Bendini, Riccardo Fanò Illic delle strategie regionali per l’internalizzazione, Marco Casavecchia (AUR) di internet economy; per la sezione consumi, stili di vita e identità, Paolo Montesperelli studia sociologicamente i consumi, Enzo Santucci il commercio, Tiziana Bartolucci i consumi delle famiglie, Andrea Orlandi il consumatore umbro agli occhi degli operatori, Paolo Montesperelli, Tiziana Bartolucci, Andrea Orlandi stilano note etnografiche sui consumi; Paolo Montesperelli, infine, detta un saggio sulla pubblicità (in epigrafe pone la celebre battuta di Jacques Séguela: “Non dite a mia madre che faccio il pubblicitario. Lei mi crede pianista in un bordello”) e uno sulla domanda se il consumismo sia consumato.

A cura di AUR-Agenzia Umbria Ricerche