VISIONI D'IMPRESA

15 luglio 2016

Largo alle donne!

Intervista a Chiara Pucciarini, neoeletta presidente del Comitato imprenditorialità femminile della Camera di Commercio di Perugia

di Chiara Ceccarelli

Formazione, innovazione e tecnologie digitali per sviluppare l'imprenditoria in un'ottica di genere

 

E’ già al lavoro Chiara Pucciarini, neo presidente per i prossimi tre anni del Comitato per l’imprenditorialità femminile della Camera di Commercio di Perugia, giunto alla sesta consiliatura. Si muove in direzione della conciliazione della professione con la famiglia per incentivare la partecipazione delle donne nel mercato del lavoro e favorirne la carriera.

Compito impegnativo ma non impossibile per Pucciarini, titolare dell’omonima azienda di arredamenti a Torgiano, impresa attiva nel settore del mobile sin dagli anni cinquanta nonché studio di progettazione, al vertice anche del Gruppo Giovani Imprenditori di Confcommercio Umbria, vicepresidente nazionale dei Giovani Confcommercio, oltre che presidente del Centro per le pari opportunità ed attuazione delle politiche di genere della Regione Umbria.

Con quale spirito affronta questo nuovo incarico?

“Sono onorata di essere stata chiamata a questo ruolo. I problemi delle donne nel mercato del lavoro italiano sono molteplici. Negli ultimi decenni abbiamo visto moltiplicarsi studi ed analisi con riferimento al pubblico impiego femminile. E’ tempo di dedicare massima attenzione anche al lavoro femminile nel settore privato, in cui una parte significativa si qualifica come auto impiego all’interno di micro aziende. Ascoltare e dare voce alle imprenditrici femminili sarà la mia priorità”.

 

Il numero delle donne nel mercato del lavoro è un indicatore fondamentale del livello di sviluppo di un territorio. Come si posiziona l’Italia in Europa?

“Secondo il primo rapporto ‘Famiglia, lavoro, gender gap: come le madri-lavoratrici conciliano i tempi’, pubblicato dall’Osservatorio Statistico dei Consulenti del Lavoro in occasione del recente Festival del Lavoro 2016, l’Italia è il paese europeo con il più alto rapporto tra inattivi e popolazione. Un terzo delle donne non lavora e non cerca un’occupazione. Un fattore che incide con rilevanza sul tasso d’occupazione femminile è il costo del lavoro domestico e per la cura dei figli. Basti solo pensare che il tasso di occupazione di una madre che abbia raggiunto la licenza media diminuisce in modo drammatico al 45% nel caso la lavoratrice abbia un figlio. Per le laureate la nascita di un figlio determina invece il fenomeno contrario perché aumenta il tasso di occupazione dal 79,8% all’81%. E’ evidente come i temi della conciliazione e della formazione debbano essere messi al centro dell’agenda. In questa direzione l’attività che stiamo realizzando presso il Centro per le pari opportunità ed attuazione delle politiche di genere della Regione Umbria sarà di grande aiuto”.

La formazione in sinergia con i centri di ricerca, anche universitari, è una delle leve indicate nel nuovo programma triennale per sviluppare l’imprenditoria locale in un’ottica di genere. Quali sono i punti di forza della nuova consiliatura?

“Accrescere la formazione delle imprenditrici femminili è indispensabile. Vorrei portare all’interno del Comitato per l’imprenditorialità femminile della Camera di Commercio di Perugia il lavoro che stiamo realizzando in Umbria con il Gruppo Giovani di Confcommercio, che ogni anno realizza un ricco programma di eventi sui temi dell’innovazione nei settori del terziario e sulle nuove tecnologie digitali. Il nostro format Crescimpresa ha portato centinaia di giovani imprenditori umbri a misurarsi con temi strategici per la gestione dell’attività d’impresa e il suo sviluppo. Temi strategici anche per le imprenditrici femminili”.

Quale sarà la sfida più difficile da vincere nei prossimi tre anni?

“Il mio sogno è offrire strumenti competitivi a servizio delle aziende rosa. Offrire sostegni utili per operare con successo nel mercato del lavoro. Credo che la trasversalità del Comitato per l’imprenditorialità femminile della Camera di Commercio di Perugia, espressione dei diversi settori economici, dall’associazionismo imprenditoriale e cooperativo al mondo sindacale, sia un valore e una ricchezza da mettere a frutto”.