RACCONTAMI L'UMBRIA

La dolcezza dei paesaggi

Raccontami l'Umbria 2020 - Articolo partecipante Sezione Turismo, Ambiente, Cultura

di Andrea Ferraretto

Un’emozione per gli occhi e per la mente: paesaggi immersi nel silenzio delle montagne con lo sguardo che si perde in uno scenario che descrive la forza e la bellezza la dolcezza dei paesaggi dell’Appennino dove il vento fa incontrare l’Adriatico e il Tirreno

Camminare sui sentieri che si snodano nel territorio dell’Altopiano Plestino è un’emozione per gli occhi e per la mente: paesaggi immersi nel silenzio delle montagne con lo sguardo che si perde in uno scenario che descrive la forza e la bellezza dell’Appennino. Sentieri che ripercorrono antichi passaggi, risalendo i pendii, raggiungendo la mezzacosta che apre la visuale sui panorami di questa Italia dove il vento fa incontrare l’Adriatico e il Tirreno: guardando l’orizzonte si contano i crinali e le successive valli, compiendo un viaggio immaginario nell’Italia dei boschi e degli altopiani.

Ho appuntamento con Angelo alla stazione di Foligno, all’arrivo del regionale veloce: da anni seguo le camminate e le pedalate di Angelo attraverso le sue foto, precise e affascinanti, sempre corredate di dati altimetrici e distanze misurate con esattezza. La mappa per iniziare questo cammino è Angelo stesso, con la sua passione nel descrivere i luoghi, percorrendo con le parole ciò che si tocca con i piedi. Lasciata l’auto iniziamo a camminare e ascoltare il racconto di Angelo mi permette di comprendere quanto ognuno dei passi che si succedono è un pezzo di storia, della memoria di questi luoghi e della comunità che da millenni abita qui, coltivando l’altopiano, allevando il bestiame e gestendo i boschi. Siamo diretti verso la Bocchetta della Scurosa, percorrendo il sentiero n. 312, per poi raggiungere il Piano della Minutella e da lì godere del paesaggio su Colfiorito e le montagne che, una a una, rappresentano i punti di riferimento per orientarsi e viaggiare con lo sguardo: i Monti Sibillini sono carichi di neve, in questa primavera che desta preoccupazione per le ricorrenti ondate di freddo, ma le loro cime bianche sono un’emozione vera, che resta nel cuore.

Il sentiero è segnato nella rete che il Parco di Colfiorito ha recentemente messo a sistema, realizzando una Carta degli itinerari tra Umbria e Marche. Una mappa in grado di mettere in relazione i sentieri da percorrere a piedi, i percorsi dedicati alle bici e alle mountain bike e la rete di viabilità locale: un modello di mobilità dolce per immaginare una fruizione responsabile dei luoghi, cogliendo l’opportunità di creare connessioni e realizzando un’azione che coniuga la conservazione dell’ambiente con la fruizione sostenibile. Il Parco ha svolto il ruolo di raccogliere e condividere la visione con un insieme di associazioni, creando un’occasione basata sulla collaborazione e la partecipazione: l’esperienza e la passione di chi conosce i luoghi, li frequenta e li rispetta, sono diventati la base di un percorso realizzato passo dopo passo, pedalata dopo pedalata. La mappa è veramente un’opportunità per conoscere e scoprire la molteplicità di luoghi che rappresentano, al tempo stesso, la memoria e l’innovazione di un territorio che tutela gli equilibri e intende tramandarli alle generazioni future.

I sentieri e le connessioni sono, in primo luogo, il capitale immateriale che appartiene a queste comunità e che deve essere tutelato: si tratta della storia dei luoghi e della loro evoluzione costante e percorrerli fa parte di questo intento. Un parco fa il parco se riesce a innescare la capacità di visione di un territorio, immaginando qualcosa che va ben oltre i perimetri, cogliendo la sfida della tutela del capitale naturale e delle connessioni materiali e immateriali che rappresentano la forza e il carattere di sistemi locali complessi e fragili. Occorre investire con lungimiranza nella conservazione della natura, coinvolgendo le comunità e rafforzando un’idea di patrimonio collettivo che è alla base del futuro di noi tutti. Il parco lo si realizza ogni giorno, passo dopo passo, aumentando la conoscenza e la consapevolezza e anche una mappa, ricca di informazioni, può servire a costruire un progetto concreto in cui credere.

Info : la carta può essere chiesta al Parco di Colfiorito tramite email parcocolfiorito@tiscali.it o telefonando ai numeri 0742/681011 - 350129 - 342184  

Links