VISIONI D'IMPRESA

16 dicembre 2014

"La Casa dei Cini" - intervista a Clelia Cini

di Chiara Ceccarelli

Ecommerce come leva per rafforzare la filiera agroalimentare locale, con un occhio attento ai sapori e alle tradizioni. Social network come barometro per le imprese grazie ai quali conoscere in anticipo i gusti dei consumatori. Sono queste le direttrici su cui si giocherà il prossimo sviluppo digitale del settore primario. A indicare la rotta, Clelia Cini, titolare dell’azienda “La Casa dei Cini”, presidente di Agia Umbria, Associazione Giovani Imprenditori Agricoltori, promossa dalla Confederazione Italiana Agricoltori, nonché membro del Comitato giovani imprenditori della Camera di Commercio di Perugia, tra i primi organismi nati in Italia, impegnato nella promozione dell’innovazione e internazionalizzazione d’impresa e nella formazione delle giovani risorse aziendali.

Presidente Cini, secondo una ricerca Google-Doxa, al crescere del livello di maturità digitale, aumenta la percentuale di Pmi che esportano. Maturità digitale ed export hanno un impatto diretto anche sul fatturato. Vale anche per le imprese aderenti alla Confederazione Italiana Agricoltori?

“Certo, la rete ha il pregio di avvicinare domanda e offerta e aprire nuovi mercati, soprattutto esteri, favorendo le vendite. La ricerca di cibo di qualità, per il consumatore italiano e per quello straniero, ha un valore sempre più importante e internet può essere uno strumento molto utile per promuovere prodotti tipici, sani, del territorio. Questi vantaggi sono noti alle aziende agricole umbre che si stanno già attrezzando per vendere online. La strada però è in salita. L’ostacolo maggiore che riscontriamo è di tipo logistico. Le imprese del settore primario sono dislocate su vaste aree, spesso mal collegate alla banda larga. Scontano limiti infrastrutturali che rendono molto difficile operare in internet. E’ questo, credo, il nodo da sciogliere per favorire una maggiore presenza online delle imprese agricole regionali”.

Molti economisti identificano nell’e-commerce il canale che maggiormente si svilupperà nell’e-business agroalimentare. E’ d’accordo?

“Sì, l’e-commerce è il mezzo migliore per vendere i prodotti della terra e sarà il canale di riferimento per il business agroalimentare. Ne siamo tanto convinti che con la Confederazione stiamo lanciando proprio in queste settimane il progetto ‘Spesa in campagna’ con il duplice obiettivo di far incontrare domanda e offerta e fornire alle aziende agricole locali una piattaforma informatica sicura, a basso costo. Con questa piattaforma il cliente avrà la possibilità di comprare direttamente in azienda e di ottenere la consegna a casa di prodotti di qualità. Le opportunità offerte non saranno soltanto commerciali. Il progetto consentirà, infatti, di far conoscere la storia di un’azienda agricola, i suoi valori e il suo legame con il territorio”.

Quanto sono alfabetizzate digitalmente le aziende agricole?

“Siamo un’azienda giovane e per noi è stato naturale inserire le tecnologie digitali nel nostro processo produttivo. Non è così per molte imprese del settore primario che soffrono soprattutto una difficoltà anagrafica. La sfida è far comprendere agli imprenditori adulti le opportunità che la rete offre. Sarà necessario nei prossimi mesi compiere un vero e proprio salto culturale. Non sarà semplice ma la volontà di muoversi in questa direzione è forte”.

Qual è la strategia di marketing adottata da “La Casa dei Cini” nel mercato online?

“L’obiettivo è rafforzare la nostra presenza sui social network. Il nostro obiettivo è trasmettere il nostro amore nei confronti del territorio e la passione che utilizziamo per produrre i nostri prodotti. Stiamo realizzando lo shop online per poter raggiungere maggiori clienti possibili così da poter instaurare con loro un legame. E sicuramente per raggiungere tale obiettivo sono molto importanti i social network, che aiutano inoltre a stabilire un rapporto duraturo, a fidelizzare il cliente. Ci auguriamo allo stesso tempo, qualora ci fosse la possibilità, che la nostra presenza online invogli il cliente a visitare il nostro territorio e magari anche la nostra azienda. Ci sono dei valori che è più facile trasmettere di persona ma sicuramente il mercato online può essere un mezzo per poter raggiungere anche tale obiettivo”.

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