ARTE, MUSICA & CULTURA

19 gennaio 2015

Kultur Fabrik Perugia. Progetto dell’ambasciata culturale cipriota

luogo
ex cinema Modernissimo

interlocutore per la nazione interessata
comm. George Phellas, console onorario di Cipro a Perugia

di Maura Martorelli

Il progetto (titolato programmaticamente Rebuild C) nasce dalla volontà di promuovere la cultura cipriota nella città di Perugia all’interno di un’ambasciata culturale ideata nell’ex cinema d’essai Modernissimo, situato nel seicentesco palazzo nobiliare di Diomede della Corgna. L’obiettivo non è solo quello di rappresentare al meglio gli aspetti più caratterizzanti dell’isola, ma anche quello di voler restituire alla città, costruendo nel costruito, uno spazio storico inutilizzato chiuso ormai da quasi quindici anni, facendo rivivere così un luogo identitario e di grande valenza sociale che nel tempo ha già conosciuto la funzione di contenitore culturale.

Fulcro del progetto è inoltre la rappresentazione attraverso un’architettura parassita di quello che si ritiene essere l’ultimo “muro del Mediterraneo”: la Linea Verde, zona neutrale sotto la supervisione dell’ONU che divide culturalmente e materialmente l’isola in due parti, nord e sud, impedendo così la formazione di una cultura comunitaria tra le due principali etnie presenti nel territorio, quella greco-cipriota e quella turco-cipriota. Il progetto infine, oltre alla creazione di una piattaforma d’interscambio culturale che sia anche centro di attività condivise con connotazione laboratoriale (coworking, workshop ecc.), mira a esaltare il cambiamento e il confronto, puntando tutto sul grado di cooperazione e connessione che s’instaura tra le parti sui due livelli “macro” e “micro”: in particolare, tra l’isola e la città di Perugia su larga scala e tra greco-ciprioti e turco-ciprioti su piccola scala.

È così possibile vivere l’esperienza cipriota immersi in un’architettura che ricalca la struttura dell’urbe perugina, ne esalta le peculiarità e si confonde con gli usi, i costumi, le bellezze e le criticità dell’isola, anche attraverso una “userexperience” e attività digitali “smart” e “social”.