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31 dicembre 2013

Le vie del cioccolato

di Maria Mazzoli

Non solo olio e vino: nel paniere dei prodotti rappresentativi dell’Umbria c’è anche il cioccolato. Una produzione artigianale di qualità, che rende protagonista il Cuore Verde nella candidatura al Consiglio d’Europa di Strasburgo dell’itinerario culturale “Le vie del cioccolato”. Un nuovo percorso a tema, con la realizzazione di rotte turistiche, iniziative culturali, laboratori formativi, musei e strutture dedicate, che andrebbe ad aggiungersi ai 23 finora riconosciuti dall’Istituto europeo, con potenziali risvolti economici per i territori coinvolti. Un progetto, partito da Perugia, che vede come capofila Unioncamere Umbria in collaborazione con la Regione dell’Umbria e di Fine Chocolate Organization, il movimento dei cioccolatieri artigiani, una associazione che raccoglie oltre 80 imprese del settore di tutta la penisola. Con una lunga tradizione alle spalle, le realtà di Perugia e Terni si inseriscono a pieno titolo accanto a quelle di Ragusa, Cuneo e Torino, le altre città italiane che vantano una produzione storica d’eccellenza in questo settore dolciario. Ciò che accomuna l’itinerario, che coinvolge ben sette Paesi del Vecchio continente, è che i territori interessati rappresentano distretti dove l’arte cioccolatiera ha sempre puntato a mantenere nella produzione criteri qualitativi, storici e culturali. Parliamo quindi di Austria, Belgio, Francia, Lussemburgo, Regno Unito e Spagna. Il cioccolato come filo conduttore di percorsi che si snoderanno dal Sud al Nord dell’Europa. Da Modica, in provincia di Ragusa, la via del cioccolato tocca, Terni e Perugia per poi arrivare prima a Cuneo e poi a Torino. Dall’Italia fa un balzo in direzione di Vienna per poi deviare verso le città spagnole di Barcellona, Alicante e Saragozza. Dalla Spagna alla Francia: prima Bayonne nella regione dei Pirenei e poi Parigi. Quindi il Lussemburgo, Bruxelles e Bruges per poi giungere a Londra. Un “itinerario al cioccolato” lungo grandi città d’arte, borghi medievali, città barocche, monasteri e abbazie, che attraverserà anche paesaggi dimenticati. Un “dolce” viaggio per riscoprire i nostri territori e le antiche vie percorse dai primi cittadini europei evidenziando quindi, in modo concreto, i valori fondamentali del Consiglio d’Europa: diritti umani, democrazia culturale, diversità e identità culturali europee, dialogo, scambio e arricchimento reciproco al di là dei confini e dei secoli. Un progetto che al tempo stesso si pone tra gli obiettivi la definizione di buone regole e pratiche per la conservazione, valorizzazione e mantenimento delle tecniche tradizionali di produzione del cioccolato; di sviluppare incontri educativi e culturali per organizzare gli scambi in vista di una migliore conoscenza della diffusione del cioccolato e della sua importanza nella cultura europea, ma soprattutto di favorire lo sviluppo di percorsi turistico-culturali legati al cioccolato in tutti i distretti, sviluppando delle azioni e delle metodologie orientate al miglioramento di una offerta turistica di qualità. Una candidatura che richiama il link fra le imprese artigiane umbre che rappresentano il cuore del progetto Distretto del Cioccolato, elaborato nel 2009 dalla Camera di Commercio di Perugia, con la partecipazione delle associazioni artigiane Confartigianato e Cna. Un polo a suo tempo concepito con l’obiettivo prioritario di favorire la crescita del comparto e rafforzare una identità comune, nonché di sviluppare un immediato e preciso riconoscimento tra prodotto e territorio. Una rete di cioccolatieri che si integra con tutte le realtà del settore presenti in Umbria (circa 120 tra produzione e packaging). Un tessuto di piccole aziende e laboratori artigianali che assicurano un prodotto genuino di elevata qualità, attraverso un approccio di filiera (realizzano processi di produzione, trasformazione e commercializzazione di questo prodotto dolciario). Una tappa importante che a distanza di qualche anno riconferma Perugia come città capofila dell’itinerario europeo “Le vie del cioccolato”.