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21 maggio 2020

La biodiversità come leva per lo sviluppo sostenibile dei territori, ecco l'itinerario umbro-marchigiano

di Paola Buonomo

In occasione di un webinar organizzato dal Parco tecnologico agroalimentare dell'Umbria, presentati due importanti progetti di rilancio turistico del territorio e di valorizzazione delle produzioni identitarie regionali

 

Nella giornata del 20 maggio si è tenuto il webinar dal titolo “Agro–Biodiversità, agricoltori custodi e sostenibilità delle imprese agricole in aree montane: il caso della Valnerina”, organizzato dal Parco Tecnologico Agroalimentare dell'Umbria - 3A-PTA, di concerto con la Regione Umbria per celebrare la “Giornata Nazionale della Biodiversità”. 

In apertura dei lavori l'amministratore unico del 3A-PTA, Massimo Brilli, come riportano gli organizzatori, ha dichiarato "La Regione Umbria ha una lunga tradizione e grande competenza nell’ambito della biodiversità. Il Parco 3 A-PTA da oltre 20 anni gestisce collezioni e progetti di innovazione in ambito di biodiversità. Oggi vogliamo condividere alcune di queste esperienze e alcune testimonianze che puntano a rendere evidente, come sia possibile, grazie alla valorizzazione della biodiversità, sostenere le produzioni locali e il turismo sostenibile dei nostri territori”.

L'itinerario della Biodiversità dell’appennino umbro-marchigiano è un progetto finanziato dal Fondo per la tutela della Biodiversità, realizzato in stretta collaborazione da Regione Umbria e Regione Marche con il coinvolgimento nell’attuazione del Parco Tecnologico Agroalimentare dell'Umbria - 3A-PTA e di ASSAM Marche. Un progetto di valorizzazione delle varietà e razze locali iscritte all’anagrafe nazionale della biodiversità di interesse agrario e degli agricoltori che le custodiscono, oltre che uno strumento di promozione del territorio, delle sue produzioni agricole identitarie e delle sue ricchezze naturali, culturali e storico artistiche.

La App “CIBUM” farà da vetrina al progetto, mettendo a disposizione di chi la utilizza tutte le informazioni sui prodotti identitari dell’appennino umbro-marchigiano, con cenni storici sui luoghi di produzione e informazioni sui piccoli borghi dell’Appennino. Inolte l'applicazione segnalerà gli “Agricoltori Custodi” di specie animali e vegetali appenniniche in via di estinzione. Come ad esempio la Capra della Valnerina (conosciuta anche come Capra Facciuta), una razza caprina caratteristica della Valnerina, ma che è diffusa anche nelle attuali Marche, specialmente nel Camerinese, nella limitrofa Sabina e in alcune zone dell’Abruzzo Settentrionale. Questa razza, secondo varie testimonianze, era molto diffusa tanto nell’allevamento familiare di pochi capi, che nell’allevamento in gregge di medie proporzioni, in genere non oltre i trenta/cinquanta capi.

In occasione del webinar, Mauro Gramaccia del 3A-PTA ha presentato inoltre il nuovo portale della Regione Umbria sulla biodiversità dove sono riportate tutte le informazioni, le pubblicazioni e le attività relative alla tutela e valorizzazione dell’Agro Biodiversità regionale.

Il portale è uno degli strumenti messi in campo per tutelare e valorizzare le varietà e razze locali dell’Umbria. Gramaccia ha ricordato che l’Umbria è stata una delle prime Regioni italiane a dotarsi di una Legge regionale sulle risorse genetiche d’interesse agrario, legge che ha istituito la Rete di Conservazione e Sicurezza ed il Registro regionale delle varietà e razze di interesse agrario a rischio di erosione genetica. Ad oggi sono iscritte al Registro Regionale 58 risorse, di cui 12 varietà erbacee, 37 varietà arboree e 9 razze animali.

Attraverso il portale è anche possibile segnalare una varietà o razza autoctona a rischio di estinzione, tramite un apposito link: i tecnici di 3A-PTA prenderanno in carico la segnalazione per avviare il percorso di conoscenza e studio della risorsa.

 

Fonte: Parco 3A