PRIMO PIANO

12 marzo 2015

Digital day

Il sistema camerale in prima linea per la fatturazione elettronica

di Mario Pera

La digitalizzazione e la semplifi­cazione del rapporto imprese/P.A. met­tono a segno un altro importante passo avanti con la fatturazione elettronica che dal 31 marzo 2015 diventerà obbligatoria per regolare i rapporti tra i fornitori e tutte le Pubbliche Amministrazioni. In vista di questa scadenza, per aiutare le aziende ad adeguarsi alle nuove regole di fatturazione, la rete delle Camere di Commercio ha aperto le porte al “Digital Day” illustrando alla comunità econo­mica insieme ai 110 Digital Champions d’Italia gli strumenti predisposti per assistere gli imprenditori. Un’opportu­nità che il sistema camerale insieme al Governo ha voluto offrire soprattutto alle micro e piccole imprese che dovranno essere le vere protagoniste di questa impor­tante rivoluzione. Perché da sempre le Camere di Commercio sono un ponte naturale tra micro, piccole e medie imprese e nuove tecnologie in chiave di sempli­ficazione.

Per questo il sistema camerale ha messo a punto, in collaborazione con l’Agenzia per l’Italia digitale della Presi­denza del Consiglio dei Ministri, Union­camere e Infocamere, un servizio online per la fatturazione elettronica facile da utilizzare e totalmente gratuito. L’ap­plicazione, alla quale si accede dai siti delle Camere di commercio o all’indiriz­zo web https://fattura-pa.infocamere.it, permette di emettere fatture elettroniche verso la P.A. a costo zero fino a un mas­simo di 24 fatture  l’anno, ovvero due al mese, a tutto vantaggio dei piccoli imprenditori. Dalla fine di ottobre a fine febbraio, in occasione dell’evento “già circa 10mila impren­ditori si sono registrati al nostro siste­ma, che consente anche l’archiviazione, utilizzandolo per quasi 20mila fattura­zioni”.

Cifre che evidentemente sono destinate a crescere rapidamente con benefici considerevoli per tutto il sistema Paese. Perché “la fatturazione elettronica consentirà un’importante attività di monitoraggio e controllo della finanza pubblica e per­metterà alle piccole e medie imprese di scoprire l’efficienza del digitale, la sem­plicità della procedura e di risparmiare una cifra media annua che l’Agenzia per l’Italia Digitale stima in 500 euro”.