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25 gennaio 2018

Cresce l'agroalimentare Made in Italy

Presentato il Rapporto ISMEA – QUALIVITA sulle produzioni agroalimentari e vitivinicole italiane

di Paola Buonomo

L’Italia mantiene il primato mondiale per numero di DOP, IGP, STG, con 818 prodotti dei comparti Food e Wine, su 3.005 totali nel mondo, e 4 nuove registra­zioni nel corso del 2017.

A livello nazionale il settore Food, che nel 2016 conta 83.695 operatori (+5% sul 2015), vale 6,6 miliardi di euro alla produzione e 13,6 miliardi al consumo, con una crescita del +3% sul 2015, con l'export che continua a crescere (+4,4%) 

Il comparto Wine - oltre 3 miliardi di bottiglie - vale 8,2 miliardi di euro alla produzione con una crescita del +7,8% e sfiora i 5 miliardi di valore all'export (su un totale di 5,6 miliardi del settore). 

E' quanto emerge dal Rapporto ISMEA – QUALIVITA sulle produzioni agroalimentari e vitivinicole italiane DOP IGP STG, l'indagine annuale che analizza i più importanti fenomeni socio-economici del comparto della qualità alimentare certificata, presentato in questi giorni a Roma.

In Italia i prodotti a base di carne rappresentano la seconda categoria delle DOP IGP (dopo i Formaggi) per giro d’affari, con un valore alla produzione superiore a 2 miliardi di euro e un valore al consumo vicino ai 4,7 miliardi di euro. In questa filiera, la provincia di Perugia si colloca al 9° posto della graduatoria nazionale per impatto territoriale dei Prodotti a base di carne (25,8 milioni di euro nel 2016).

Anche nella produzione di Oli di oliva la provincia di Perugia si posiziona fra le prime dieci a livello nazionale, precisamente ottava, con un impatto territoriale del prodotto pari a 4,1 milioni di euro.

L’Umbria nel complesso conta 30 prodotti DOP IGP nei comparti Food e Wine.

Il settore del Food certificato con 9 filiere genera complessivamente un valore alla produzione di 42 milioni di euro (pari allo 0,6% del totale nazionale), che ricadono principalmente nella provincia di Perugia (39 milioni di euro) e in misura minore in quella di Terni (3 milioni di euro): le denominazioni principali sono Prosciutto di Norcia IGP (26 milioni di euro), Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP (10 milioni di euro) e Umbria DOP (5 milioni di euro).

Le 21 denominazioni del comparto Wine in Umbria generano invece 29 milioni di euro di valore del vino sfuso (pari allo 0,9% del totale nazionale), quasi equamente suddivisi fra le due province.

 

Scarica il Rapporto completo dal sito Ismea