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5 dicembre 2018

A proposito di impresa digital / Blockchain tra opportunità e rivoluzione

di Lucia Giuliani

 

La scorsa settimana abbiamo parlato del cloud e di come la soluzione sia immediata, necessaria e strategica per  le aziende, senza considerare che questa, come altre tecnologie 4.0, possono rinvigorire il mercato del lavoro con nuovi impieghi per i giovani, attraverso il 60% di figure professionali che oggi non esistono ancora.[1] Blockchain, intelligenza artificiale e cloud saranno tre parole chiave del futuro, per offrire servizi migliori al cittadino, ma anche per creare lavoro alle prossime generazioni.

Questi temi sono stati affrontati anche il 15 e 16 Novembre a Milano, durante Futureland 2018, la seconda edizione dell’evento organizzato da Talent Garden (TAG). All’evento hanno partecipato oltre 1.500 imprenditori, professionisti e innovatori con interventi, workshop e demo; sottolineando come Ai, blockchain e immersive technology siano “tre ambiti in fortissima espansione, con prospettive di crescita che raggiungeranno nel 2021 un valore stimato complessivo di oltre 200 miliardi di dollari” – come sostiene Davide Dattoli , Ceo della società TAG[2].

Oggi approfondiremo proprio la Blockchain, di cui si sente parlare con maggiore frequenza, tanto da essere considerata una disruptive technology poiché piccole aziende stanno modificando velocemente e radicalmente il mercato e le modalità di operare all’interno dello stesso, di conseguenza, le aziende leader che non coglieranno questa opportunità/minaccia potrebbero soccombere fortemente.

ll primo lavoro che formulò il concetto di blockchain fu pubblicato nel 1991 da Stuart Haber e W. Scott Stornetta[3] , da allora l’evoluzione della blockchain  è continuata arrivando ai giorni nostri, quando nel 2017, in Nevada è stata approvata la legge per liberalizzare completamente la blockchain.

Come dice la parola stessa, la blockchain è una tecnologia che utilizza una ”catena di blocchi” di dati o meglio, record di dati, condivisi e immutabili, una sorta di “pagine digitali” ordinate cronologicamente la cui integrità è garantita da primitive crittografiche. I contenuti quando sono stati scritti non possono più essere eliminati, diventano immodificabili, come in un data base ufficiale gestito in modo centralizzato.  In questo modo tutti hanno le stesse informazioni.  Una volta scritti in un blocco, i dati non possono essere retroattivamente alterati senza che vengano modificati tutti i blocchi successivi ad esso e ciò, per la natura del protocollo e dello schema di validazione, necessiterebbe del consenso della maggioranza della rete.[4] L’idea è molto semplice, in sostanza, la blockchain è un registro condiviso e distribuito (un grande data center che completa transazioni allineando le informazioni e i processi attraverso i nodi) ma la realizzazione della blockchain è molto  complessa.

La blockchain viene usata nel web soprattutto per le transazioni di tipo finanziario, con le criptovalute e i bitcoin (ad oggi è la più famosa applicazione di blockchain), i benefici fondamentali sono quattro: decentralizzazione (evita la necessità di un’autorità centrale), trasparenza, sicurezza (crittografia e maggiore controllo) e immutabilità (grazie alla certificazione).

La blockchain è quindi rappresentabile come una lista in continua crescita, ad un blocco possono essere associate una o più transazioni e ogni blocco, inoltre, contiene un puntatore hash[5] al blocco precedente e un timestamp[6]. Un altro importantissimo vantaggio della blockchain a livello supply riguarda la possibilità di ridurre i costi di gestione di tutti i passaggi, aumentando l’affidabilità di ogni attore della filiera e semplificando tutte le attività connesse alle verifiche di tipo legale.[7]

La natura distribuita e il modello cooperativo della blockchain rendono robusto e sicuro il processo di validazione, ma tutto ciò comporta tempi non trascurabili, dovuti in gran parte al processo di validazione dei blocchi e alla sincronizzazione delle rete [8] [9].

Esistono anche altri problemi di applicazione, come il fatto che la soluzione sia poco scalabile, ovvero difficile da gestire su grandi volumi e con costi elevati, perché poco integrabile con le attuali soluzioni aziendali. Tuttavia, la ricerca avanza costantemente e fioriscono numerose start up focalizzate sullo sviluppo di questa tecnologia, perché non si può entrare nella blockchain senza aver fatto sperimentazione e i campi di applicazione sono i più vari: legale, logistico, sanitario, finanziario, governativo, utility, agroalimentare, energetico, made in italy, sportivo, trasporti, media, telecomunicazioni, immobiliare.

La blockchain è in piena espansione e secondo i dati dell’Osservatorio Blockchain e Distributed Ledger del Politecnico di Milano, le sperimentazioni avviate o in fase di “Proof of concept” nel 2017 sono cresciute del 73% rispetto all’anno precedente, mentre gli annunci sono stati addirittura il 273% in più.[10]

Il mercato blockchain è prevalentemente concentrato e guidato dagli Usa, tuttavia anche l’Europa ha grandi ambizioni in tema blockchain e l’Italia sta cercando di recuperare terreno tempestivamente, in particolare, con la sua recente adesione alla EU Blockchain Partnership e con gli  investimenti pubblici annunciati  in tecnologie blockchain.

 

[1] https://www.cwi.it/cloud-computing/oracle-openworld-2018-previsioni-del-cloud-2025-115890

[2] https://www.zerounoweb.it/cio-innovation/futureland-2018-sul-palco-blockchain-intelligenza-artificiale-e-tecnologie-immersive/

[3] https://it.wikipedia.org/wiki/Blockchain

[4] http://www.innovationclub.it/blockchain/

[5] Una operazione (Non Invertibile) che permette di mappare una stringa di testo e/o numerica di lunghezza variabile in una stringa unica ed univoca di lunghezza determinata. L’Hash identifica in modo univoco e sicuro ciascun blocco. Un hash non deve permettere di risalire al testo che lo ha generato. https://www.blockchain4innovation.it/esperti/blockchain-perche-e-cosi-importante/

[6] La Marca Temporale o Timestamp è costituita da una sequenza specifica di caratteri che identificano in modo univoco, indelebile e immutabile una data e/o un orario per fissare e accertare l’effettivo avvenimento di un certo evento. La rappresentazione della data è sviluppata in un formato che ne permette la comparazione con altre date e permette di stabilire e definire un ordine temporale. La pratica dell’applicazione di tale Marca Temporale è detta Timestamping. 

[7] https://www.blockchain4innovation.it/mercati/industria4-0/blockchain-governance-gli-ambiti-applicativi-nellimpresa-4-0-le-dlt/

[8] Bitcoin's High Transaction Fees Show Its Limits, su www.bloomberg.com. URL consultato il 31 marzo 2018.

[9] Una transazione in Bitcoin? Consuma come sette giorni di elettricità in una casa, su www.corriere.it. URL consultato il 31 marzo 2018.

[10] https://www.osservatori.net/it_it/osservatori/comunicati-stampa/blockchain-iniziata-la-rivoluzione