IL PUNTO

21 luglio 2016

SS77 Valdichienti

di Giorgio Mencaroni

Sono d’accordo con Maurizio Ronconi e condivido quanto sostiene nel suo articolo comparso oggi 21 luglio sulle colonne del Corriere dell’Umbria: la realizzazione della Strada Statale 77 - asse viario di collegamento tra l’Umbria e le Marche - non ebbe un sostegno unanime e convinto da parte del mondo istituzionale e politico.

Se si è giunti al completamento dell’opera, che noi giudichiamo di grande importanza per lo sviluppo dell’economia provinciale regionale lo si deve all’impegno e alla perseveranza di uomini e alcune istituzioni che Maurizio Ronconi  ricorda.

Non siamo d’accordo con lui quando tra “coloro che i meriti ce l’hanno” esclude la Camera di Commercio di Perugia, che al contrario si è impegnata fortemente, e concretamente per il perseguimento di questo obiettivo.  

L’8 Luglio del 2008 con la Quadrilatero sottoscrivemmo un Accordo di Programma in base al quale la Camera di Commercio di Perugia si impegnò a versare una quota del 10%  dell’aumento del diritto annuale pagato dalle oltre 70 mila imprese della provincia. 

Una vera tassa di scopo che dal 2008 al 2014 ha portato nelle casse della Quadrilatero circa 1 milione di euro l’anno e dal 2015, fino al compimento della durata trentennale dell’accordo, conferirà non meno di 500.000 euro ogni anno, per effetto del taglio del diritto annuale disposto dal Governo Renzi (di cui al d.l. n. 90/2014).

La Camera di Commercio di Perugia e il sistema imprenditoriale erano convinti allora e lo sono ancora oggi che la nuova 77 Valdichienti garantirà effetti positivi per il contesto sociale, economico e territoriale.

Rivendico pertanto un riconoscimento non tanto per l’opera svolta della Camera di Commercio di Perugia, ma per le migliaia di imprese operanti in provincia che si sono fatte carico di un impegno così rilevante ai fini del completamento di un opera attesa da decenni.