IL PUNTO

15 luglio 2015

L'impegno dell'ente perugino per l'intero sistema delle Camere di Commercio italiane

di Giorgio Mencaroni

Nel corso dell’Assemblea Unioncamere tenutasi il 14 luglio 2015, il presidente della Camera di Commercio di Perugia Giorgio Mencaroni è stato eletto Vice Presidente Vicario dell’Unione italiana delle Camere di Commercio, l'ente pubblico che unisce e rappresenta tutto il sistema camerale nazionale

Ringrazio i componenti dell’Assemblea che mi hanno eletto in un momento particolarmente importante per il sistema delle Camere di Commercio e mi impegnerò per portare a Roma la voce unitaria del sistema imprenditoriale umbro, insieme al patrimonio di esperienze consolidate nel corso di questi anni di presidenza della Camera di Commercio di Perugia, nonché di presidenza dell’Unione regionale dell’Umbria.

Dobbiamo  impegnarci per realizzare al meglio la riforma del sistema camerale, che metta definitivamente a fuoco la nostra mission, valorizzandone il ruolo di presidio sui territori. Il percorso di cambiamento della Pubblica Amministrazione si rende sicuramente necessario, ma deve essere diretto ad assicurarne efficienza ed efficacia, garantendo al contempo la qualità dei servizi.

Le Camere di Commercio funzionano – e questo è un fatto – possono essere migliorate,  ma certo non attraverso  misure che, al contrario, ne mettano a repentaglio l’esistenza.

Come Camera di commercio di Perugia abbiano finora esercitato un ruolo di primo piano per il sostegno allo sviluppo e alla nascita di nuove imprese e per la promozione dell’occupazione, agendo al fine di stimolare l’imprenditorialità e sviluppare nuovi posti di lavoro e opportunità occupazionali connesse all’auto impiego.

Questo tipo di servizi si è integrato con altri ambiti di azione camerale, consentendo di realizzare un vero e proprio effetto “moltiplicatore”. I principali ambiti di azione trasversale hanno riguardato le attività di formazione, sviluppo e valorizzazione del capitale umano – quali alternanza scuola-lavoro, orientamento al lavoro, formazione - nonché l’insieme di iniziative e progettualità finalizzate a sostenere e promuovere l’innovazione, lo sviluppo locale, l’internazionalizzazione, l’accesso al credito. Accanto a queste azioni in ambito  sono state destinate ingenti risorse per realizzare interventi destinati a contrastare il credit crunch, consentendo alle imprese di trovare canali di finanziamento in linea con le proprie esigenze. Basti pensare che solo per l’operatività dei Confidi erano stati spesi, alla fine del precedente mandato, circa 5 milioni di euro, cui si aggiungono quelli relativi all’accordo regionale sul credito, pari a 1,650 mln in tre anni.

Una svolta significativa è venuta anche dal potenziamento degli incentivi diretti alle imprese, erogati tramite appositi bandi (patrimonializzazione, check up energetici o finanziari, operazioni di investimento, liquidità aziendale, partecipazione a fiere, reti d’impresa, certificazioni qualità, start-up), dei quali hanno potuto beneficiare oltre 1.300 imprese.

Abbiamo inoltre “conquistato” l’opportunità di ospitare a Perugia prima la 134esima Assemblea dei Presidenti delle Camere di Commercio italiane e poi  la 21esima Convention mondiale delle Camere di commercio italiane all’estero, che ha visto la partecipazione di rappresentanti delle Camere estere presenti in tutti i continenti. Un risultato straordinario, considerato che le Camere di Commercio italiane all’estero rappresentano oggi una istituzione che ha saputo dare un contributo fondamentale alla diffusione del Made in Italy nel mondo.

Infine l’azione della Camera è stata indirizzata anche verso le nuove competenze attribuite dall’ultima legge di riforma, quelle di Cooperazione con le istituzioni scolastiche e universitarie per l’alternanza scuola-lavoro e l’orientamento al lavoro e alle professioni. Le iniziative realizzate a partire dal 2012 dalla Camera di commercio – il “Job Day”, il Bando per tirocini all’estero “Improve your talent” e le “Giornate del lavoro e del fare impresa” – sono state un contributo prezioso non solo nel difficile percorso dei giovani verso il mondo del lavoro, ma anche nell’avvicinare il sistema dell’istruzione – superiore ed universitaria - a quello dell’impresa: si tratta di un ruolo che nel prossimo futuro il sistema camerale dovrà sicuramente rafforzare.

Per continuare a sostenere e promuovere il sistema imprenditoriale e l’economia dei territori servono tuttavia certezze sulle fonti di finanziamento delle Camere di commercio.

La Camera di Commercio di Perugia sta già compiendo enormi sforzi, anche con un bilancio sensibilmente ridotto, per poter proseguire l’insieme di azioni,  iniziative, progetti  a sostegno dell’intero  sistema economico locale, grazie anche alle persone e alle competenze specialistiche che la caratterizzano e che vanno salvaguardate.

Modernizzare il sistema camerale vuol dire anche aiutare le imprese italiane e il Paese tutto ad innovarsi, a velocizzare il passo sulla via della digitalizzazione, per rilanciare quel modello economico tutto italiano basato sui territori, sulle eccellenze produttive e tecnologiche, sulla qualità del made in Italy.