PRIMO PIANO

30 settembre 2013

Il manifesto delle associazioni

di Claudio Sampaolo

Le associazioni cittadine, coordinate dall’Istituto Conestabile, hanno redatto un documento, teso a collaborare fattivamente con la Fondazione “Perugia 2019 con i luoghi di Francesco d’Assisi e dell’Umbria” nel quale vengono sintetizzate le varie proposte per la rigenerazione del Centro Storico cittadino. Vediamole in sintesi

1) Favorire l’insediamento delle attività produttive e commerciali
In particolare, le attività artigianali classiche e del nuovo artigianato (laboratori digitali, design, moda, ecc.). Il loro insediamento dovrebbe essere strutturato nei diversi quartieri in modo tale da contribuire a caratterizzarne l’identità così da favorirne una loro valorizzazione anche in termini turistici e integrarsi con l’identità storica e patrimoniale dei rispettivi borghi. Il tutto arricchitoda corsi, laboratori, workshop didattici rivolta a residenti e turisti.
Tale sistema potrebbe essere strutturato attorno alle storiche vie regali della città:
- Corso Garibaldi + Via Rocchi
- Corso Cavour + via Oberdan
- Via dei Priori
- Via Bonazzi + scale mobili + Porta Eburnea
- Via Alessi + via Cartolar i+ S. Antonio/Monteluce
L’idea è quella di realizzare una città laboratorio culturale che investa tutto il corpo urbano in maniera diffusa e abbia il suo perno centrale nell’ex-carcere maschile in cui si prospetta la realizzazione del laboratori tecnologico evoluto dedicato allo sviluppo e alla ricerca culturale.

2) Ripensare l’organizzazione urbanistica e funzionale
È necessaria una riorganizzazione della mobilità: mezzi, infrastrutture e percorsi, dotandosi di mezzi leggeri a basso impatto ambientale (minibus, biciclette elettriche) che consentano di muoversi agevolmente in tutto il tessuto urbano della città vecchia. Ai parcheggi a corona esistenti devono essere associati, dove mancanti, percorsi meccanici di mobilità (scale mobili e ascensori) in grado di favorire l’accesso al centro cittadino e ai quartieri prossimi. Il percorso di fruizione e mobilità all’interno del centro storico va organizzato associando agli assi trasversali principali (le suddette vie regali) un percorso circolare così da consentire una più rapida e snella mobilità tra i borghi, valorizzando al contempo il patrimonio diffuso della città (mura urbiche e percorso degli orti urbani).

3) Valorizzazione e cura dell’immagine
Occorre progettare un sistema di marketing urbano, al momento solo parzialmente strutturato, volto a promuovere l’immagine e l’identità della città di Perugia.
Occorre riqualificare gli spazi cittadini provvedendo a un arredo urbano consono e in grado di favorire l’uso degli stessi spazi come luoghi di socialità e realizzare un’illuminazione pubblica delle vie e delle architetture volta a valorizzare il patrimonio monumentale cittadino. Non da ultimo, è necessario garantire al centro storico una diffusa e stabile connessione alla rete internet. Tale genere di infrastruttura è essenziale al fine di strutturare nuove forme di servizi turistici e non, in grado “assistere” il cittadino come il turista nella fruizione della città.

4) Diversificazione, implementazione e incremento delle attività e degli spazi culturali
Alle grandi manifestazioni realizzate nel centro storico cittadino (Umbria Jazz, Festival del Giornalismo, etc.) va affiancato un palinsesto di attività culturali “permanente” che superino la dimensione di evento per divenire parte integrante del vissuto quotidiano. Una serie di attività “minori” volte in primo luogo al cittadino residente piuttosto che al turista in grado di accrescere il tenore culturale della città. Queste, piuttosto che essere concentrare nell’asse di corso Vannucci, dovrebbero essere diffuse e investire tutti i borghi e i quartieri della città vecchia. Attività
e proposte culturali in grado, per loro natura, di essere conciliabili con la presenza di residenti quindi a basso impatto acustico (mostre, installazioni, concerti acustici, incontri, presentazioni di testi, etc.). Attraverso quelle, valorizzare i luoghi meno conosciuti della città (piazze, vicoli, palazzi, oratori, etc.) un patrimonio consistente attualmente scarsamente utilizzato.
Insieme alla diffusione delle attività culturali, realizzare, recuperando spazi (oratori, palazzi, ambienti sfitti) nei diversi borghi, nuove infrastrutture culturali di quartiere (biblioteca, sala espositiva, sala incontri) attorno ai quali tornare a sviluppare la vita sociale e culturale degli stessi coniugando le esigenze dei residenti con quelle del turista. Creare, quindi, un sistema integrato di infrastrutture e offerta culturale diffuso, connesso ai luoghi principali della cultura e dell’arte cittadina (Università, Accademia, Conservatorio, teatri, musei, biblioteche).

5) Condivisione delle politiche tra amministrazione e territorio
Al fine di coordinare l’impianto di azioni e iniziative nel centro storico della città, costituire un tavolo permanente di progettazione condivisa partecipato dall’amministrazione e dalle associazioni dei cittadini e di ogni portatore d’interesse che agisce nel centro storico (associazioni culturali, rappresentanze di categoria). Un tavolo siffatto, strutturato in modo permanente, consentirebbe di realizzare politiche maggiormente efficaci e garantirebbe una maggiore efficacia e puntualità delle scelte compiute.