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30 settembre 2011

Il check up all’Acqua del mondo

Il Quartier Generale del WWAP a Villa la Colombella

di Bruno Petronilli

 Il Segretariato del WWAP, il World Water Assessment Program, inizialmente ospitato dal Quartiere Generale dell’Unesco a Parigi, si è trasferito dal 2007 in Umbria, presso gli uffici di Villa La Colombella, alle porte di Perugia. La struttura consiste in quattro edifici immersi in due ettari di terreno: la Villa è l’edificio principale, dove vengono ospitati la maggior parte degli eventi, composta da una zona di ricezione, due aule conferenza che possono ospitare fino ad un massimo di 90 persone ognuna, quattro aule adibite agli incontri con capacità di 60 persone e un laboratorio con 20 computer. C’è poi l’ala riservata all’hotel, che offre 65 camere per gli ospiti, mentre gli altri due edifici, la Casa Colonica e la Limonaia, ospitano gli uffici del WWAP. L’attività che viene svolta in Umbria a Villa Colombella è di vitale importanza: il WWAP, promosso nel 2000 durante il Forum mondiale sull’acqua dell’Aja e coordinato dall’Unesco, effettua il monitoraggio dello stato delle acque dolci del pianeta avvalendosi di 24 agenzie delle Nazioni Unite, organizzando conferenze internazionali e corsi di formazione per studenti provenienti in maggioranza da Paesi in via di sviluppo. Fulcro fondamentale del lavoro del WWAP è la produzione del rapporto triennale sullo stato mondiale dell’acqua, la cui terza edizione è stata redatta per la prima volta a Villa Colombella e presentata al Forum mondiale dell’Acqua che si è tenuto a Istanbul nel marzo 2009. Il Rapporto delle Nazioni Unite sullo Sviluppo delle Risorse Idriche Mondiali (WWDR), pubblicato ogni tre anni, è il rapporto sull’acqua più importante delle Nazioni Unite. È una raccolta completa che fornisce un quadro complessivo dello stato delle risorse d’acqua dolce nel mondo e si pone come obiettivo quello di fornire a chi ha potere decisionale, gli strumenti per attuare un uso sostenibile delle acque. Sulla base di una serie di analisi, il Rapporto fornisce gli strumenti per il monitoraggio dei cambiamenti nella gestione delle risorse idriche e mette in evidenza i risultati raggiunti rispetto agli obiettivi prefissati, in particolare gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (Millenium Development Goals) e quelli del Vertice Mondiale sullo Sviluppo Sostenibile (World Summit on Sustainable Development). I rapporti presentano analisi teoriche approfondite per stimolare idee e azioni per una migliore gestione del settore idrico. La realizzazione del WWDR, coordinato dal WWAP, è un impegno congiunto di 27 agenzie delle Nazioni Unite e di altre entità che compongono UN-Water, in collaborazione con governi, organizzazioni internazionali, organizzazioni non governative e altri soggetti interessati. La terza edizione del Rapporto (WWDR3), presentata durante il Quinto Forum Mondiale dell’Acqua tenutosi a Istanbul il 16 marzo 2009, ha avuto come titolo “L’acqua in un mondo che cambia”, mentre il volume “Affrontando le sfide” si è basato sul lavoro degli studi precedenti, compresi i due rapporti “Acqua per la gente, acqua fonte di vita” (WWDR1), presentato al Terzo Forum Mondiale dell’Acqua in Giappone nel 2003, e “L’acqua: una responsabilità condivisa” (WWDR2), presentato nel 2006 al Quarto Forum Mondiale dell’Acqua in Messico. La crescente crisi globale dell’acqua minaccia la sicurezza, la stabilità e la sostenibilità dell’ambiente dei paesi in via di sviluppo. Milioni di persone muoiono ogni anno per malattie trasmesse dall’acqua, mentre l’inquinamento idrico e la distruzione dell’ecosistema crescono, in maniera particolare nei paesi in via di sviluppo. Nei decenni precedenti è cresciuta la consapevolezza che la gestione delle risorse idriche deve essere affrontata con un approccio integrato e che le analisi delle risorse idriche sono d’importanza fondamentale in quanto costituiscono la base dei processi decisionali, come anche si è accettata l’idea che le capacità nazionali di effettuare valutazione debbano essere ampiamente sostenute. Le scelte decisionali relative alla gestione della povertà, per garantire lo sviluppo economico, per assicurare l’accesso al cibo e alla salute delle popolazioni, così come la difesa degli ecosistemi vitali, devono essere basate su un’approfondita conoscenza di tutti i sistemi rilevanti. La storia di questo fondamentale programma trae origine dai lavori del Vertice di Rio e della Dichiarazione del Millennio dell’ONU del 2000. Con questo documento, la comunità internazionale si è impegnata a dimezzare, entro il 2015, la percentuale di persone che non sono in grado di raggiungere, o non possono permettersi, acqua potabile. Altro obiettivo dichiarato è il tentativo di fermare lo sfruttamento non sostenibile delle risorse idriche, sviluppando delle strategie di gestione a livello regionale, nazionale e locale, che promuovano un accesso equo e un appropriato approvvigionamento. Gli obiettivi di Sviluppo del Millennio (Millennium Development Goals-MDGs), puntano a migliorare la situazione entro il 2015: l’attuazione di questi programmi dipende dall’accesso sicuro ed adeguato all’acqua. Appare quindi chiaro che il WWDR è parte di un progetto di valutazione mondiale dei progressi compiuti verso il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile sancito dalle Nazioni Unite. Fa parte di un insieme di obblighi assunti dalla comunità internazionale per risolvere i problemi idrici del mondo, risalenti ad alcuni decenni fa. Il WWDR cerca di rispondere alle domande poste dalla comunità internazionale: quali progressi sono stati compiuti verso il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile? Quanto c’è ancora da fare? Quali azioni si possono adottare per rendere il percorso più agevole e veloce? Nella mutevole realtà in cui viviamo, il Rapporto fa il punto sulle azioni passate, sulle sfide attuali, e sulle opportunità future per fornire a chi ha potere decisionale informazioni sicure che possono aiutare a cambiare il modo in cui utilizziamo le risorse idriche. Studiato, redatto e promosso in Umbria, il WWDR si rivolge a tutti coloro che sono coinvolti nella pianificazione e nella attuazione delle politiche relative all’acqua e nelle strategie di investimento, nonché a professionisti del settore a tutti i livelli. Sebbene illustri un quadro globalmente ampio, si concentra in particolare sulla situazione nei paesi in via di sviluppo, dove la necessità di infrastrutture adeguate e un controllo delle risorse idriche è elevata. Con il Rapporto, il WWAP vuole mettere l’accento dove i sistemi falliscono e fornisce quindi le informazioni necessarie per fornire un supporto efficiente ed efficace in tutto il mondo. Tra i finanziatori del Programma generoso è il supporto del governo italiano e in particolare del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. La Regione Umbria è in primo piano, con il contribuito dato grazie all’utilizzo della Villa La Colombella di Perugia. Oltre ai fondi italiani, il governo giapponese, il ministero degli Affari Esteri danese e il US Army Corps of Engineers danno un prezioso supporto alle attività del WWAP, ma non fanno mancare il loro sostegno anche i governi del Messico, della Turchia, della Francia e della Germania.