Prezzi e tariffe dei servizi pubblici locali

Intervento di Andrea Gennai

giornalista Sole 24 ore

Andrea Gennai, è un giornalista del Gruppo Sole 24 Ore. Negli ultimi anni si è occupato del dorso “Centro Nord”. Il suo punto di vista, come un osservatore di un'area vasta, quella della cosiddetta “Italia di mezzo”, ci interessa molto per capire meglio la situazione dell'Umbria anche rispetto alle regioni limitrofe. Soprattutto per quanto riguarda il costo dell'energia, dove è evidente un gap del nostro territorio rispetto ad altre zone del Paese.

I dati italiani, come sappiamo, sono frutto di una variabile esterna, che è quella del prezzo del petrolio, 120 dollari è il brent, il nostro prezzo di riferimento, quindi la bolletta sarà sempre più destinata ad aumentare per effetto di questi andamenti. E' prevedibile che il prezzo del petrolio, possa tornare a 90-100 dollari, ma stabilizzarsi su livelli che erano impensabili fino al 1998, quando costava 10 dollari, siamo in un’altra dimensione.
C’è poi una specificità, ovviamente, regionale e da questo punto di vista l’Umbria non è che stia messa benissimo, perché se noi elaboriamo i dati Terna, incrociandoli con altre variabili, vediamo che comunque i costi che sostengono le imprese a livello di energia elettrica sono molto elevati, anche rispetto alle regioni limitrofe, e portano un gap competitivo molto rilevante, che alcuni stimano addirittura in un punto percentuale di valore aggiunto.
C'è un problema nazionale, ma anche un problema specifico locale. Il tema energetico è molto forte in Umbria. Ovviamente la prima cosa che viene in mente è il Polo siderurgico di Terni, grande consumatore di energia. Dal 2005 che si parla di costruire una centrale, ma ancora non siamo neanche ai progetti preliminari. Quindi in Umbria ci sono dei problemi strutturali che si trascinano da anni. Temo che questa situazione di gap, scarsamente competitivo, continuerà anche nei prossimi anni.
Ma voglio fare un'altra riflessione, sempre comunque legata al tema delle tariffe. Effettivamente, le regioni del Centro Nord sono molto efficienti nell’attuazione delle leggi e delle discipline: siamo stati primi in Italia, penso ad Arezzo nel 1999, ad attuare la Legge Galli sull’acqua e poi l’Umbria si è adeguata di riflesso. Però l’efficienza, in questi termini, mal si concilia con la competitività. Ora posso sollevare anche un tema un po’ scomodo nel senso che le imprese si trovano a pagare costi molto più alti rispetto a regioni limitrofe rimaste indietro e questo problema deve porre una riflessione: è giusto industrializzare i servizi pubblici, ma questo fino a che punto deve andare a scapito dell’attrattività e della competitività di un territorio? Sono due temi difficilmente conciliabili, però bisogna trovare assolutamente un compromesso.