Trasparenza e legalità per le imprese

A cura di Federico Fioravanti

Intervento di Giorgio Mencaroni

Presidente della Camera di Commercio di Perugia

Nella lotta alla corruzione e riguardo la trasparenza della pubblica amministrazione, la Camera di Commercio di Perugia ha preso degli impegni precisi.


Il problema è stato affrontato in modo chiaro dopo il decreto legislativo Brunetta 150 del 2009, nel programma triennale per la trasparenza e l’integrità. Le prime due Camere che hanno sollevato il problema, e questo lo dico ricordandolo alle nostre associazioni e ai nostri imprenditori, sono state quella di Crotone e quella di Reggio Emilia. Quindi anche una città "insospettabile" del nord Italia, dove tutto sembra funzionare perfettamente e dove, secondo l'opinione corrente, non c'erano infiltrazioni mafiose.
Erano invece presenti, nel settore dei trasporti, che era controllato da organizzazioni criminali con ramificazioni nel Crotonese. E' subito scattato l'allarme e la Camera di Commercio di Reggio Emilia ha aderito a questo primo accordo con la Camera di Crotone.
Come imprenditori e come rappresentanti delle organizzazioni  di impresa non dobbiamo quindi affrontare fenomeni di questo tipo con superficialità. Dico questo perché questa mattina mi sarei aspettato qualche imprenditore e qualche rappresentante di associazione in più. Non c'è qualcun altro che affronta o risolve i nostri problemi. Come sistema camerale facciamo con impegno la nostra parte ma, anche e soprattutto su temi come questo, abbiamo l’assoluta necessità di avere un contatto continuo col mondo di rappresentanza delle imprese, a tutti i livelli. Non bisogna abbassare la guardia pensando che tanto da noi non succede niente, oppure che il fenomeno riguardi altri. Non è così.
Stiamo meglio di altre regioni grazie al lavoro delle forze dell'ordine e all'attività della magistratura ma come ci ha ricordato in altre occasioni il procuratore Cardella, l'Umbria ha tutte le caratteristiche di un potenziale "covo freddo" delle associazioni mafiose. Allora, a maggior ragione, va tenuta calda l'attenzione su argomenti di questo tipo.
La disciplina della trasparenza e della legalità è quindi un’importantissima occasione per rafforzare il legame che esiste fra i bisogni della collettività imprenditoriale e la missione istituzionale dell'ente camerale.
Per questo, a partire dall’inizio del 2011 abbiamo dato attuazione concreta al principio della trasparenza totale. C'è una sezione, nel sito della Camera di Commercio di Perugia, che viene aggiornata continuamente e nella quale è possibile una accessibilità piena. La sezione, denominata "Trasparenza, valutazione e merito", contiene tutte le informazioni concernenti gli incarichi, le consulenze, i bandi di gara, la pubblicità legale, le sovvenzioni, i contributi, i crediti, i sussidi e la gestione dei pagamenti.
In tempo reale si può avere un quadro preciso di quanto il sistema camerale eroga e avere visione degli incarichi che assegna. Sono ormai due anni che è tutto online, a disposizione dei cittadini.
Da allora abbiamo assunto anche un altro impegno preciso: quello di dare piena attuazione alle cosiddette Giornate della Trasparenza. Lo abbiamo fatto con report sullo stato di attuazione del programma triennale che abbiamo illustrato in modo periodico, ogni anno, al Consiglio camerale che, come sapete, è espressione delle categorie economiche e della rappresentanza dei consumatori e degli utenti. Ma abbiamo anche dedicato e dedicheremo in futuro, ai temi della trasparenza e della legalità, eventi pubblici come quello di oggi.
Soprattutto, nel corso del 2013 apriremo a Perugia lo Sportello per la Legalità per fornire una prima assistenza alle imprese esposte ai rischi della criminalità ma più in generale a chiunque si trovi in una situazione di indebitamento, di grave crisi finanziaria, in difficoltà economiche. Di chiunque insomma sia un potenziale bersaglio del mondo del racket e dell'usura. A livello nazionale il sistema camerale sta già rispondendo alla “domanda di legalità” che i territori esprimono. E la Camera di commercio di Perugia ha già ottenuto il finanziamento nazionale per dare il via a questa importante iniziativa.

Come funzionerà lo Sportello per la Legalità?

Vogliamo essere chiari e concreti: lo Sportello opererà prima di tutto integrandosi con le istituzioni, le associazioni e le strutture già esistenti sul territorio e che stanno operando da anni in questo ambito: vogliamo evitare inutili sovrapposizioni per rafforzare le azioni di prevenzione e contrasto all’illegalità.
In occasione di questa Giornata della trasparenza abbiamo voluto compiere un ulteriore passo nel percorso di attuazione della riforma, un passo che ci permettesse di allargare l’orizzonte della nostra azione sul terreno dell’integrità e della legalità. Un momento di “sensibilizzazione” e di confronto, offerto attraverso questo Forum e i suoi autorevoli relatori e anche un passo “operativo”. La tutela della legalità costituisce un pilastro imprescindibile per lo sviluppo economico, a protezione della libertà degli operatori economici per un regolare svolgimento delle dinamiche imprenditoriali. Tanto più nell’attuale fase di crisi economica, che può favorire l’insorgere o l’aggravarsi di fenomeni di illegalità.
Dobbiamo dircelo: anche qui, nel “cuore verde” d’Italia, qualcosa, purtroppo, è cambiato.
Certo, grazie alle operazioni delle forze dell’ordine, alla attività della magistratura, all’attenzione e alla informazione delle associazioni, grazie all’impegno delle istituzioni in genere e della società civile, che nel nostro territorio fortunatamente sono vigili e presenti, i fenomeni di criminalità economica non conoscono la dimensione e l’efferatezza di altre regioni italiane. Ma esiste comunque una dinamica di “mafizzazione” dell’Umbria che è ormai in corso da molti anni. E questa progressiva “infiltrazione” nel tessuto socio-economico umbro, è ampiamente percepita dall’opinione pubblica.
C'è una domanda di legalità che bisogna assecondare attraverso contatti, indicazioni, consigli e supporti concreti. Chi si trova in difficoltà non deve sentirsi solo: deve sapere di avere  a portata di mano un punto di riferimento, un appoggio, qualcuno con cui poter colloquiare. Ma perché questo avvenga deve affermarsi, prima di tutto, una cultura solidale del mondo imprenditoriale.
Si deve affermare il principio che è conveniente denunciare gli abusi e le intimidazioni per la difesa della propria attività imprenditoriale e per lo stesso sviluppo economico del Paese.

Il protocollo di intesa per la sicurezza e la legalità che ricordava il prefetto Cardellicchio è un importante passo in avanti.

Con la Prefettura la collaborazione è totale. Come Camera di Commercio di Perugia mettiamo a disposizione il nostro Registro Imprese. Per la magistratura, la prefettura e le forze dell'ordine può rappresentare un tesoro di informazioni per capire dove si annidano fenomeni di criminalità. O per indagare su trasformazioni e fusioni societarie sospette grazie alle quali la mafia si può mimetizzare all’interno del nostro mondo imprenditoriale. I nostri archivi sono aperti. E alla Prefettura assicuriamo una collaborazione totale.