Giornata dell'economia 2016

LA FOTOGRAFIA DEL SISTEMA IMPRENDITORIALE PERUGINO

Il tessuto imprenditoriale della provincia di Perugia nel corso del 2015 complessivamente non è variato, avendo registrato un numero d’imprese uguali a quelle dell’anno precedente. Sono 73.020 le aziende presenti nel Registro della Camera di Commercio di Perugia al 31 dicembre 2015, valore stabile rispetto al 2014 (73.021), ma il più basso dall’inizio della crisi. Dopo un triennio in flessione,nel 2015 l’erosione della base imprenditoriale si è arrestata.

Imprese registrate in provincia di Perugia

Per confrontare i dati a livello territoriale è opportuno utilizzare i tassi di natalità aziendale, espressione della vitalità del sistema economico, e i tassi di mortalità, manifestazione delle difficoltà di competitività delle imprese. A livello provinciale nel 2015 il tasso di natalità delle imprese diminuisce, attestandosi al 5,1%, a fronte del 5,5% del 2014. A questo valore però si accompagna una flessione più consistente del tasso di mortalità, passato dal 5,6% del 2014 al 4,8% del 2015, testimonianzadi una minore difficoltà delle nostre imprese a rimanere sul mercato. Il tasso di sviluppo delle imprese, dato dalla differenza tra il tasso di natalità e quello di mortalità, che nel 2014 aveva assunto valore negativo, è aumentato entrando in campo positivo e attestandosi ad un valore pari a 0,3%,il valore più alto registrato negli ultimi quattro anni.

Confrontando il tasso di sviluppo provinciale con quelli delle altre ripartizioni territoriali emerge che il valore di Perugia nel periodo 2012-2014 oscilla intorno allo zero, salvo nell’ultimo anno in cui si attesta appunto a +0,3%, e si mantiene sempre al di sotto del valore dell’Italia e del Centro. Il dato nazionale mostra un’accelerazione nel 2014 e un ulteriore incremento nel 2015, anno in cui un +0,7% oltre il doppio del valore provinciale. Ancora migliori sono i risultati del Centro Italia, che nel periodo considerato registra un tasso di sviluppo sempre prossimo al punto percentuale, che raggiunge il suo massimo nel 2015 con +1,1%.

Tassi di natalità, mortalità e di sviluppo imprenditoriale nella provincia di Perugia

Tassi di sviluppo imprenditoriale

Sono due le tendenze di fondo che hanno caratterizzato le forme giuridiche nel 2015. Da un lato si conferma la tendenza di lungo periodo all’aumento, sia in valore assoluto che relativo, delle società di capitali, forme giuridiche più complesse e strutturate, il cui peso percentuale (21,6%) rimane, tuttavia, inferiore al valore nazionale (25,4%). Dall’altro lato, permane la riduzione dello stock di impreseindividuali, che a livello provinciale rappresentano il 52,8% del totale delle imprese, a fronte del 53,5% nazionale.

Nel 2015, il sistema produttivo della provincia ha una presenza di società di capitali pari a 15.739, il 21,6% del totale delle imprese registrate, in rapido aumento rispetto al passato (nel 2005 le società di capitali erano appena il 14,7% del totale e nel 2010 il 18%), ma ancora inferiore rispetto alla media nazionale (25,4%). 

Sia nell’ultimo anno che nel quinquennio, le imprese individuali hanno registrato, invece, una contrazione del numero di registrate. Le imprese individuali sono la forma societaria maggioritaria nella provincia di Perugia (il 52,8% del totale), anche se in costante calo nell’ultimo decennio (nel 2005 erano il 58,2%). Il peso delle imprese individuali nel tessuto produttivo perugino è maggiore di quello delle regioni del Centro (48,4%), ma simile a quello osservato a livello nazionale (53,5%).

Il numero delle imprese “attive” è arrivato a poco più di 62.000, il valore più basso dal 2008.Il  calo nel 2015 è stato dello 0,5%, in lieve miglioramento rispetto al -0,7% precedente. A livello nazionale le imprese attive sono rimaste quasi stabili (-0,1%)

Analizzando i settori economici emerge che le imprese della provincia di Perugia nel 2015 sono concentrate soprattutto nel Commercio (24,5%), in Agricoltura (19,1%), nelle Costruzioni (14,7%), nei Servizi alle imprese (11,8%) e nel Manifatturiero (11,5%).

Nella provincia di Perugia, il Commercio (24,5%) pesa relativamente meno di quanto avviene nel Centro Italia e nell’intero Paese (in cui si osserva un valore superiore al 27%); anche i Servizi alle imprese (11,8%) hanno una diffusione minore (15,8% al Centro e 14,1% a livello nazionale. Al contrario, è molto più elevata la presenza delle imprese in Agricoltura (oltre il 19%, rispetto a meno dell’11% nel Centro e al 13,4% in Italia). Infine nel Manifatturiero la differenza è meno sensibile (11,5%, rispetto a circa l’11% nel Centro e in Italia) così come per le Costruzioni (14,7% a fronte del 15,3% del Centro e al 15% nazionale).

Imprese attive in provincia di Perugia

Il tasso di sopravvivenza delle imprese perugine è piuttosto basso, meno di due terzi di quelle iscritte nel 2012 è risultata ancora attiva nel 2015; tra le iscritte nel 2015, il 72,2% era ancora attivo dopo due anni. A fine 2015 sono ancora attive meno del 80% delle imprese iscritte l’anno prima. La “mortalità infantile” è maggiore tra le imprese individuali: in questo insieme, solo il 65% circa delle imprese iscritte nel 2012 è risultato ancora attivo nel 2015.

ISCRIZIONI E CESSAZIONI

Tra gennaio e dicembre hanno preso avvio 3.756 iniziative imprenditoriali, a fronte delle 4.057 del 2014, il valore più basso tra quelli registrati dall’inizio della crisi. In termini relativi, dopo l’incoraggiante incremento tendenziale registrato nel 2014, pari a +5,5%, quest’anno le iscrizioni flettono, con un tasso pari a -7,4%, segno che gli imprenditori ancora non credono alla ripresa.

Iscrizioni in provincia di Perugia

A livello nazionale gli andamenti sono stati più incoraggianti. Le iscrizioni hanno registrato una variazioni positiva anche se contenuta: sono cresciute dello 0,2%, a fronte del -7,4% provinciale.

Sono tutte le forme giuridiche a registrare un calo, ad eccezione della società di capitali: le iscrizioni delle ditte individuali, la forma più diffusa, scendono del 9,7% rispetto allo scorso anno, la variazione peggiore dal 2008, mentre a livello nazionale si registra un calo più contenuto -1,5%. Le società di persone sono calate del 11,2%, in attenuazione dopo flessioni consistenti registrate nel triennio 2012-2014. In Italia, il ridimensionamento del calo nelle iscrizioni delle società di persone è meno accentuato, registrando un -9,5% tendenziale a fronte del precedente -9,9%. A livello provinciale le società di capitale sono le uniche a registrare il segno positivo, +1,8% rispetto all’anno 2014, ma in forte frenata rispetto alla variazione tendenziale precedente (+26,6%); e al di sotto della media nazionale che mostra una crescita dell’8,9% delle società di capitali.

Le cessazioni complessive nel 2015 sono state 3.760, di queste 257 sono state eseguite d’ufficio e hanno riguardato imprese che, pur ancora annotate nel Registro Imprese della Camera, da molto tempo non svolgevano più attività produttive. Le cessazioni non d’ufficio, quelle legate quindi all’andamento del mercato, sono state 3.503, il valore più basso registrato nell’ultimo quinquennio. La variazione tendenziale, calcolata rispetto all’anno precedente è pari a -14,9%, in forte frenata rispetto al +7,7% precedente. 

Cessazioni in provincia di Perugia

Le cessazioni non d’ufficio delle ditte individuali, cioè su istanza, nel corso del 2015 sono state 2.577 a fronte delle 3.035 dell’anno precedente, con una flessione del 15,1%, in controtendenza rispetto al precedente +5,6%. In Italia le ditte individuali sono diminuite di meno registrando una flessione del -4,6%. Anche le cessazioni delle società di capitali nel corso del 2015 in provincia sono diminuite da 408 dell’anno precedente a 371, con una variazione percentuale del -9% su base annua, la più consistente dell’ultimo triennio, in controtendenza rispetto alla forte crescita dello scorso anno (+12,4%). Molto più contenuta la flessione nazionale che si è fermata a -0,5%.

Le chiusure delle società di persone sono passate da 615 del 2014 a 503 nel 2015, la variazione tendenziale è pari a -18,2%, il valore più altro registrato dalla forme giuridiche nel corso del 2015. Il valore torna a ridursi dopo il forte incremento registrato l’anno precedente (+21,3%). A livello nazionale, le cessazioni delle società di persone si sono ridotte del 4,3%. Le altre forme giuridiche della provincia di Perugia, che complessivamente hanno registrato 52 cessazioni, -13,3% rispetto al 2014.

In conclusione, il confronto con i dati nazionali evidenzia in provincia un peggioramento delle iscrizioni, che sono diminuite del 7,4%, contrariamente al dato nazionale, che fa registrare un +0,2%. La considerevole contrazione delle iscrizioni è però bilanciata dal buon risultato delle cessazioni, ridotte del 14,9% rispetto allo scorso anno, valore nettamente superiore rispetto all’andamento nazionale, che ha registrato una diminuzione più lieve, pari a -4%. In sostanza, l’insediamento di nuove imprese risulta più favorevole nel contesto nazionale piuttosto che in quello locale; al contrario, se consideriamo le imprese già esistenti, a livello provinciale si evidenzia una migliore tenuta rispetto alla media nazionale. 

Nel 2015, dunque, frenano bruscamente le iscrizioni delle imprese e si riducono ancora di più  le cessazioni. Il risultato è un saldo positivo per 253 imprese, in netta controtendenza rispetto il dato dello scorso anno (-61). Il saldo è determinato essenzialmente dalle società di capitale che tra iscrizioni e cessazioni segnano un saldo positivo per 662 imprese, migliore di quello dello scorso anno (+607). Contribuiscono in misura minore anche le altre forme con un +20. Saldo negativo, invece, si registra per le società di persone (-161), ma in miglioramento rispetto a quello dello scorso anno (-230); anche per le ditte individuali il saldo negativo del 2015 pari a -268, migliora il risultato dello scorso anno (-478).

Saldo delle iscrizioni e cessazioni non d’ufficio

Saldo delle iscrizioni e cessazioni non d’ufficio per forma giuridica