Impresa senza confini

A cura di La Redazione

Intervento di Giorgio Mencaroni

Presidente della Camera di Commercio di Perugia

Presidente Mencaroni, si ripeterà l'esperienza di "Improve your talent"?

Il progetto va affinato e migliorato ma di certo merita di andare avanti. Deve essere rafforzato soprattutto dalla presenza delle due università. E la porta è aperta anche per la Regione Umbria.

Possiamo lavorare insieme. Ma per chiarezza voglio dire che non credo che in Umbria possano coesistere tre progetti diversi che mandano giovani a fare esperienza all'estero. Dobbiamo unire gli sforzi in una unica direzione. La volontà dell'ente camerale è quella di lavorare su un progetto condiviso anche con le istituzioni regionali. Parliamo spesso di fare rete. Siamo tutti d'accordo. Allora, cominciamo a dare un segnale di concretezza. Con questo progetto noi abbiamo cercato di darlo a favore dei giovani “inoccupati”. Li chiamo così perché non sono disoccupati: non hanno mai avuto l’opportunità di lavorare.

Dobbiamo lavorare in sintonia con tutte le istituzioni regionali. Su questo e su altri fronti, per dare la stessa immagine della nostra terra.

A questo proposito, lasciatemi sfogare sull'immagine mediocre della città di Perugia che è stata data di recente da "Announo", la trasmissione televisiva de LA7. Dobbiamo dire chiaro e forte che in Umbria non siamo solo primi per droga o per delinquenza. Siamo primi anche per progetti di qualità a favore dei giovani, come "Improve your talent". Non possiamo più permetterci che su molti media nazionali si continui a parlare di Perugia in questo modo. Il danno ricade non solo su chi amministra la città ma su tutti coloro che la abitano e sul mondo delle imprese perché nessuno si avvicina a una città rappresentata in modo fuorviante. Non è la prima volta che accade. A questo proposito, inviterò a creare un tavolo di confronto che non sia solo aperto alle forze di sicurezza  e alle autorità politiche ma anche a tutte le imprese del territorio. E se poi dobbiamo estirpare dei tumori dal tessuto civile dell'Umbria, dobbiamo farlo realmente, tutti insieme. Tutti dobbiamo impegnarci per eliminare i problemi che la città vive per far emergere invece la qualità della vita del nostro territorio.

Nella trasmissione de LA7, Perugia è stata definita, addirittura, “città morta”. Io credo che i primi a cui ribolle il sangue di fronte a queste definizioni sommarie, siano proprio i giovani che abbiamo visto oggi: ragazzi credibili, che si impegnano nello studio e che stanno facendo esperienze importanti. Perché debbono essere accomunati ai soggetti che delinquono? Non è possibile. Abbiamo il dovere di  tutelare l’immagine della città e quella dei nostri figli.

Per quanto riguarda "Improve your talent", la Camera di Commercio di Perugia, svilupperà il progetto. Abbiamo lavorato alla formazione di questi giovani, fornendo loro un contatto con il mondo delle imprese e con il mondo camerale. Le esperienze fatte hanno arricchito il loro bagaglio culturale. La raccomandazione che facciamo al mondo dell'impresa è quella di non lasciare questi giovani da soli. Per questo faremo una riunione ad hoc con le associazioni di categoria, sperando che si sviluppino contatti concreti di lavoro. Torno a quello che diceva il rettore Moriconi: lo sforzo comune da compiere è quello di coniugare la teoria con la pratica. La formazione internazionale dei giovani umbri è un tema sul quale tutta la regione deve "fare rete".