STUDI E RICERCHE

24 giugno 2015

Commercio: andamento nel I Trimestre 2015

Anche nel primo trimestre del 2015 è proseguita la lunga fase regressiva delle attività distributive. Lo indicano chiaramente il calo (‐6,7%) delle vendite rispetto al trimestre precedente, che sconta inevitabilmente il confronto con il periodo tradizionalmente più dinamico dell’anno, e rispetto allo stesso periodo del 2014 (‐2,3%).

di Unioncamere Umbria

I risultati dell’indagine congiunturale realizzata su un campione di circa 170 imprese umbre operanti nel settore commerciale, mostrano come anche nel primo trimestre del 2015 sia proseguita la lunga fase regressiva delle attività distributive. Lo indicano chiaramente il calo (‐6,7%) delle vendite rispetto al trimestre precedente, che sconta inevitabilmente il confronto con il periodo tradizionalmente più dinamico dell’anno, e rispetto allo stesso periodo del 2014 (‐2,3%). Il rallentamento delle attività ha colpito tutti i vari settori in cui si articola il comparto commerciale compreso quello della grande distribuzione che fa registrare un calo del 6,7% nei confronti degli ultimi tre mesi del 2014 ed una più contenuta riduzione se il confronto viene fatto con il corrispondente periodo dell’anno precedente. Un andamento pressoché analogo si riscontra osservando i risultati delle aziende per classi dimensionali rispetto al 4° trimestre 2014 (la riduzione si colloca intorno al 6%), mentre se il raffronto viene fatto con il primo trimestre dell’anno scorso si registra una evidente differenziazione tra le unità commerciali più piccole (‐2,9%) e quelle di maggiori dimensioni (+1,3%).

 

Fig. 2.1. – UMBRIA: andamento delle vendite in totale ‐ I° trimestre 2015 (variazione % rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente)

Fonte: elaborazione Unioncamere Umbria su indagine Questlab

 

 

Vendite

Solo il 21% degli imprenditori intervistati segnalano un aumento delle vendite rispetto al trimestre precedente rispetto al 58% che invece indica una diminuzione. Una evoluzione pressoché analoga si registra se il raffronto viene fatto con lo stesso periodo del 2014 da cui si evince che ad un 28% delle segnalazioni di aumento corrisponde una quota del 50% di quelle che indicano una riduzione. 

 

Fig. 2 ‐ Umbria ‐ andamento delle vendite per settore di attività – I trimestre 2015 (variazione % rispetto al trimestre precedente e al I trimestre 2014).

 

Fonte: elaborazione Unioncamere Umbria su indagine Questlab

 

 

Fig. 3 ‐ Umbria ‐ Andamento delle vendite per classe dimensionale – I trimestre 2015 (variazione % rispetto al trimestre precedente e al I trimestre 2014).

 

Fonte: elaborazione Unioncamere Umbria su indagine Questlab

 

 

Prezzo delle vendite

Per il primo trimestre 2015 le imprese segnalano un aumento medio dei prezzi pari allo 0,1% che costituisce la media ponderata di valori diversificati tra i vari comparti della rete distributiva regionale. In particolare è il commercio al dettaglio dei prodotti alimentari che fa rilevare l’incremento maggiore (+1,1%) seguito da quello dei prodotti non alimentari mentre la grande distribuzione registra una riduzione dei prezzi pari al ‐ 0,6%. Le variazioni quantitative calcolate appaiono in linea con le segnalazioni qualitative che vedono prevalere quelle di aumento (22,8%) su quelle di diminuzione (12,6%).

 

Ordinativi ai fornitori

Le crescenti criticità del settore commerciale umbro trovano puntuale conferma osservando la contrazione del volume degli ordinativi ai fornitori sia rispetto al precedente trimestre (‐3%) sia rispetto allo stesso periodo del 2014 (‐1,6%). Per questo indicatore si osserva una generale tendenza regressiva a prescindere dalla tipologia delle attività commerciali e dalla classe dimensionale. 

 

Giacenze

Alla fine del primo trimestre 2015 ben il 23,1% delle imprese facenti parte del campione d’indagine giudica esuberanti le giacenze, un altro 65,6% le valuta adeguate, il 5,4% scarse ed il restante 5,9% segnala di non averle. Tra i settori il commercio al dettaglio di prodotti non alimentari appare quello maggiormente caratterizzato dalla sovrabbondanza delle giacenze.

 

Occupazione

Per quanto attiene l’andamento degli addetti occupati nel settore commerciale il primo trimestre 2015 ha visto una riduzione dell’1% rispetto al trimestre precedente che viene determinata dalle imprese della classe di maggiore dimensione, mentre è il segmento della fascia media (10‐49 addetti) a far registrare il risultato migliore con un incremento dello 0,5%. Ben più pesanti le perdite subite in termini occupazionali dal comparto commerciale se i risultati vengono messi a confronto con il primo trimestre 2014. Il calo complessivo calcolato è pari a ‐6,2%

 

Previsioni per il 2° trimestre 2015

Le aspettative degli imprenditori per il secondo trimestre 2015 non fanno intravvedere a breve significative modificazioni delle tendenze evolutive che attualmente caratterizzano il settore commerciale umbro. Per quanto riguarda il fatturato un quarto degli imprenditori prevedono di poterlo incrementare a fronte di una quota del 30% che al contrario pronostica una riduzione. Anche riguardo agli ordini ai fornitori e ai livelli occupazionali prevale la supposizione di un ulteriore calo.

 

Fig. 2.4. – UMBRIA: previsioni di fatturato, prezzi di vendita, ordinativi e occupazione (distribuzione % delle risposte delle imprese) ‐ I° trimestre 2015 per il trimestre successivo

Fonte: elaborazione Unioncamere Umbria su indagine Questlab

 

 

Fig. 2.5. – UMBRIA: previsione relative agli ordinativi rivolti ai fornitori (distribuzione % delle risposte delle imprese) ‐ I° trimestre 2015 per il trimestre successivo

 

Fonte: elaborazione Unioncamere Umbria su indagine Questlab