RACCONTAMI L'UMBRIA

Cantina Di Filippo: dove il vino nasce tra cavalli e oche

Articolo partecipante a Raccontami l'Umbria 2020 - sezione Umbria del Gusto

di Sara Stangoni

Hanno un bel caratterino Elliot e Eddy e come scalpitano mentre trainano la carrozza tra i vigneti della Cantina Di Filippo, a Cannara. I due cavalli neri Murgesi, accuditi dalle mani amorose di Consuelo, ci accompagnano in piena Terra del Sagrantino.

Il protagonista di questa azienda biodinamica è Roberto Di Filippo, conosciuto da tanti come “il vignaiolo che sussurra ai cavalli”. Porta avanti il suo progetto insieme alla sorella Emma, la moglie Elena, i figli e i collaboratori. Dal 1994 l’azienda lavora in regime biologico e nel 2009 nasce l’idea di inserire cavalli da lavoro nelle lavorazioni dei terreni.

Come Venus e Dalila, che abbiamo incrociato nel giro in carrozza. «L’idea mi è venuta mentre lavoravo nell’azienda in Romania – spiega Roberto - dove quasi tutte le lavorazioni sono fatte manualmente e i cavalli da tiro pesante rapido sono d’uso comune. Il nostro vigneto zero era di 4 ettari. Mi costruivo da solo gli attrezzi e lavoravo con una cavalla sola».

La Cantina Di Filippo è un’azienda multifunzionale, che ha saputo unire vino e prodotti agricoli al turismo. Attualmente hanno nove cavalli e sei carrozze, usate per il giro proposto ai visitatori. Rispetto per l’ambiente, amore per il lavoro e una produzione di qualità. Oggi alla Cantina Di Filippo, dei 35 ettari di proprietà, 20 sono lavorati con i cavalli. «La collaborazione tra uomo e animale ha effetti salubri per la natura in quanto, oltre a non compattare il suolo, consente di non inquinare l’ambiente evitando l’uso di combustibile fossile. Inoltre, come paragonare il piacere di lavorare nell’assoluto silenzio, ascoltando i sussurri della natura piuttosto che l’assordante rombo del trattore? Siamo inguaribili romantici!».

Non solo cavalli. Le operaie della pulizia del vigneto, sempre dal 2009, sono le oche. Scorrazzano libere e si alimentano dell’erba che cresce spontanea tra i filari. «Per un ettaro occorrono circa 100 animali. Per ora l’allevamento si tiene su 4 ettari con 400 oche». Questa sperimentazione fa parte del progetto “Pollo Rurale” in collaborazione con i Dipartimenti di Agraria e Veterinaria dell’Università di Perugia. A tutto ciò si aggiunge l’eccellente produzione di rossi, in particolare DOCG Montefalco Sagrantino e DOC Montefalco Rosso, e di bianchi come la DOC Grechetto dei Colli Martani e IGT che rispecchiano il territorio umbro. E poi la Vernaccia: la Cantina Di Filippo è l’ultima a produrre sul territorio questo vino, tradizionalmente bevuto la mattina di Pasqua.

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