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5 marzo 2015

Assisi celebra Giotto

di Chiara Ceccarelli

Assisi rilancia Giotto con una mostra che ha il sapore del grande evento. La mostra, ospitata nei locali ipogei sottostanti piazza San Francesco, non ha precedenti. E’ la prima riproduzione digitale, fedele dal vero, delle scene di vita di San Francesco, il ciclo di affreschi firmato da Giotto nella Basilica Superiore di Assisi. Esposizione realizzata grazie all’innovativa tecnica dell’affresco digitale a parete, messa a punto da Asterisco Pubblicità. Azienda, fondata nel 1992 da Cinzia Brozzi, Massimiliano Petrignani e Marcello Pirani, artigiani accomunati dalla passione per l’arte.

Obiettivo Impresa, rivista online della Camera di Commercio di Perugia, è in grado di mostrarvi, in esclusiva, le fasi di lavorazione delle 28 tavole replicate fedelmente grazie alla tecnica “Digital Fresco ®”, messa a punto da Asterisco Pubblicità nel centro stampa di Bastia Umbra, a pochi chilometri da Assisi. Il centro stampa, autorizzato Roland, multinazionale giapponese, conta macchine digitali all’avanguardia in grado di offrire prodotti con una definizione incredibilmente alta utilizzando inchiostri ecologici che garantiscono una resa cromatica perfetta.

La riproduzione inizia dallo studio dell’opera d’arte. Al centro c’è la ricerca sulle immagini, acquisite in digitale con macchinari professionali ad altissima risoluzione. L’immagine viene elaborata al computer e poi stampata su materiale transfer specifico mediante pigmenti resistenti all’acqua e ai raggi ultravioletti. La seconda fase consiste nel preparare il supporto con malte particolari e nella stesura della superficie di applicazione che andrà ad accogliere i pigmenti. Preparato il supporto, si passa al trasferimento dei pigmenti sulla superficie trattata. I pigmenti si fissano all’interno della malta appena stesa, proprio come accade nell’affresco classico. Dopo 24-48 ore il colore è completamente trasferito e penetrato nell’intonaco. E’ tempo di rimuovere il film protettivo e lavare la tavola. Si tratta di un’operazione delicata, che richiede molta attenzione per non danneggiare la superficie e il supporto sottostante dell’opera. Si procede eliminando le sgrossature per rendere l’effetto più fedele possibile all’impatto visivo dell’affresco restaurato con la tecnica dello stacco.

Una volta raggiunto il risultato voluto, si apre l’operazione di ritocco pittorico delle aree di colore perdute durante il processo di trasferimento del colore. L’ultima fase è quella della stesura di un prodotto protettivo specifico, che renderà cromie e particolari ancor più veritieri e naturali. Il Progetto chiamato “Francesco, 700 anni dopo Giotto” è nato circa cinque anni fa, con l’obiettivo di celebrare la magistrale interpretazione pittorica di Giotto. La mostra, interattiva e multimediale, è un viaggio affascinate tra il genio artistico e i linguaggi espressivi contemporanei. Viaggio che vi proponiamo in anteprima, in attesa dell’apertura della mostra. 

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