VISIONI D'IMPRESA

31 dicembre 2011

ARTICITY, l’avamposto di dodici artisti-artigiani nel cuore di Perugia

di Claudio Sampaolo

Matteo lavora il cuoio, Michele rilega libri, Giuditta tesse a mano, Maddalena realizza vetrate artistiche, Stefano crea cornici, Luisa pupazzi di pannolenci, Sandro montature di occhiali, Maria Antonietta oggetti di ceramica, Anna F. gioielli, Anna B. ricami, Emiko tessuto, Leonardo pezzi d’arredamento. Sono i dodici artisti/artigiani che hanno dato vita ad ArtiCity (www.articity.it). L’ultimo avamposto di una Perugia che non c’è più, quella delle botteghe aperte da mattina a sera, degli umori, degli odori e dei rumori che segnavano tutte le giornate dell’acropoli. Un fil rouge, quello di ArtiCity, un binario che proverà a trasportare perugini, umbri, italiani e stranieri attraverso e dentro la città, dal Borgo Bello a via Cartolari, da Via dei Priori a via Deliziosa, da via Baldeschi all’Acquedotto. Un tour dentro un centro commerciale naturale, tra arte, cultura e artigianato locale al cento per cento che punta forte sulla tradizione. “La nostra associazione – spiega Maria Antonietta Taticchi, presidente di ArtiCity – si è costituita nel 2009 ed ora sta cercando visibilità grazie ad un portale internet ed a brochure che illustrano anzitutto i nostri lavori, tutti rigorosamente fatti a mano nelle nostre botteghe e contemporaneamente la nostra scelta di continuare a puntare forte su un contenitore come il Centro Storico di Perugia, sulle sue innumerevoli bellezze da preservare e da mettere sempre più in primo piano. Noi dodici saremo come dei piccoli punti di riferimento, delle “stazioni di sosta” tra un monumento, un museo ed uno scorcio panoramico, dove fermarsi a godere di un altro tipo di cultura. Quella artigianale”.

Avete avuto il supporto di Camera di Commercio, Cna, Confartigianato, Banca di Mantignana. Cosa altro vi aspettate dalle istituzioni?

 “Anzitutto c’è da dire che nulla nasce dal nulla, per cui questa sensibilità, questo desiderio di fare gruppo è emerso in seguito a corsi di formazione promossi dalle associazioni di categoria e dagli Enti locali, che hanno funzionato come stimolo importante in un momento così difficile. Ed è certo che ci farebbe molto piacere che questo nostro sforzo fosse supportato anche da Università, scuole professionali, dagli stessi Enti locali, perché possa diventare davvero parte integrante di azioni, progetti, che portino allo studio della nuova realtà artigianale artistica inserita nel contesto contemporaneo, alla formazione di nuove generazioni affinché possano avvicinarsi alle attività manuali ed alle conoscenze del saper fare, del saper progettare, saper ideare ed all’organizzazione di convegni, seminari, mostre, eventi per una migliore e corretta comunicazione riguardante questo settore così importante per la crescita della città”.

Che cosa è significato mettersi in rete?

 “Semplice: fare insieme più agevolmente quello che prima dovevamo fare in dodici, singolarmente. Dagli adempimenti burocratici al web, che ci sta aiutando a creare una immagine forte della associazione. È stata una vera conquista, per esempio, far acquistare un pc, con tanto di connessione internet, a tutti gli artigiani. Ora bisogna farlo girare al massimo e per questo sarebbe bello avere la collaborazione di giovani del settore, abili con la manualità tecnologica che a noi manca. Se vogliono venire, le nostre botteghe sono sempre aperte”.

Qual è il messaggio forte che lanciate?

 “Ci siamo, vogliamo lavorare qui, far avvicinare altri artigiani ad ArtiCity, aprire nuovi laboratori, far diventare questo gruppo parte trainante della rinascita del Centro Storico”. Andiamo ora a conoscere, uno per uno, i dodici artisti, cominciando proprio da Maria Antonietta Taticchi e dalle sue ceramiche.

Il pozzo delle ceramiche

“Tutto quello che c’è in questo laboratorio è un pezzo unico e l’ho creato io”, dice con orgoglio Maria Antonietta, che ha imparato a decorare la ceramica a 16 anni in una bottega artigiana di Deruta, si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Perugia e poi si è buttata da sola, scegliendo, assicura “di fare una produzione di qualità e non di quantità. Lavoro e organizzo le mie giornate pensando che qualcuno potrebbe un giorno proseguire l’attività, ma nel frattempo occorre mettere in campo tanta passione, tanta pazienza, ed essere disposti ad avere soddisfazioni che non siano solo economiche”. Il suo slogan è “ogni pezzo, un pezzo d’Umbria”… “Certamente. Ogni pezzo in terracotta è assolutamente unico, dipinto a mano come fosse un quadro, trattato con cura in ogni fase di lavorazione. Il decoro è eseguito a mano libera in punta di pennello sulla terracotta smaltata. Dall’osservazione della forma nasce l’ispirazione per la decorazione. Il paesaggio che mi circonda e che amo con i suoi borghi medioevali, le mura etrusche, l’acqua dei fiumi e dei laghi, gli olivi, i vigneti, i campi di grano e di girasole, invade la superficie bianca delle mie ceramiche. La cottura finale a 940° dell’oggetto smaltato e decorato trasforma la terracotta in maiolica e i colori acquistano la giusta tonalità diventando immutabili nel tempo. Più oggetti della stessa forma e con il medesimo tipo di decoro saranno simili fra loro, ma mai uguali”.

INFO L’Alveare di Maria Antonietta Taticchi – Il pozzo

delle ceramiche

Via dei Priori, 70. – Tel. 075 5730252

www.ilpozzodelleceramiche.it

info@ilpozzodelleceramiche.it

Il telaio …giapponese

Stoffe giapponesi lavorate a mano al centro di Perugia, un bello spot firmato da Emiko Miyazaki, che ha imparato a tessere nella nostra città dieci anni fa, dove ha deciso di vivere e dove, nel 2003, ha aperto una attività che prende forma dalla cultura e dalle tradizioni del suo Paese, come per esempio i filati che sono ispirati al variare delle quattro stagioni d’oriente. “Uso un telaio manuale a pedale che fa nascere capi originali come sciarpe, tovaglie, tappeti, borse e molti altri articoli, utilizzando solo stoffe giapponesi. Si tratta di creazioni uniche, di lino, cotone, seta, lana e cachemire realizzate anche in collaborazione coi miei clienti. Mi appassiona ogni momento della preparazione delle mie cre azioni: dall’ideazione alla lavorazione, alla finitura. Fino ad arrivare al rapporto con il pubblico che amo invitare nella mia bottega per mostrare loro come lavoro”. La soddisfazione più grande? “Sentir dire dai mie clienti che non hanno mai visto in giro prodotti come i miei. Non solo assistono alla lavorazione, ma a prodotto finito li guardano, li scrutano fin nei minimi particolari per vedere come sono curati”.

INFO Tessitura Creativa di Emiko Miyazaki

Via Cartolari 20/A – Tel. 333 747 8453

ozak69@hotmail.it

 

Una bottega dentro la storia

A Perugia quando dici Francesco Moretti e Ludovico Caselli non puoi non pensare a due artisti che hanno segnato la storia della città da metà del 1800, che hanno legato il loro nome alla creazione ed al restauro di vetrate artistiche, soprattutto per le chiese. Nel frattempo il testimone è passato a Maddalena Forenza, quinta generazione di mastri vetrai, che rivendica, orgogliosamente, le sue origini: “creo e restauro vetrate artistiche. Eseguo ed eventualmente elaboro richieste del cliente ma realizzo anche soggetti che nascono dalla mia fantasia, oppure utilizzo antichi disegni dei miei antenati. Produco oggetti ‘Tiffany’ (vetro, rame e stagno) e vetri sabbiati con vari tipi di decoro. Come hanno fatto nel tempo mia madre, le sue prozie, il suo bisnonno e lo zio del suo bisnonno…”. Interessante l’uso dei materiali che “abitano” la vecchia bottega di via Fatebenefratelli: “vetro, piombo, stagno, rame, colori per il vetro vengono lavorati secondo tecniche standard per chi crea vetrate artistiche, ma ho anche alcuni segreti ed alcune attrezzature che ci siamo trasmessi di generazione in generazione, come il forno a legna dove il vetro dipinto viene cotto, ideato dal mio bis bis bisnonno Francesco Moretti”. Maddalena lavora in un ambiente storico di per se, pur di rimpetto alla Rocca Paolina e spiega la meraviglia dei visitatori quando entrano “in un luogo dove ci sono opere eccezionali e ogni giorno c’è qualcosa da scoprire. Amo far conoscere al pubblico un Museo-Laboratorio che credo sia unico al mondo”.

INFO Studio Moretti-Caselli di Maddalena Forenza

Via Fatebenefratelli, 2 – Tel. 075 5720017

Fax: 075 9660807 – Cell. 340 7765594

www.studiomoretticaselli.it

info@studiomoretticaselli.it

Il paradiso dei bambini

Dice Luisa Secchi che se una cosa potete immaginarla lei è in grado di crearla. E basta entrare nel suo laboratorio per capire che la sua non è una battuta. Col panno lenci fa praticamente tutto: più di 50 burattini, teatrini, pupazzi, bambole, borse e zaini a forma di animali e fiori, pannelli di stoffa con mille tasche per arredare, spille, fermacapelli, bigiotterie, bomboniere per i momenti importanti “e naturalmente tutte le idee, anche le più pazze, che i clienti mi sottopongono”. In pratica un vero e proprio paradiso dei bambini. “Le mie creazioni sono pensate per piccoli dai due anni in su e si basano quasi esclusivamente su personaggi di panno lenci, un feltro di lana molto pregiato, in vari spessori, inventato nei primi del ‘900 per creare bambole artistiche. A Perugia esistevano moltissimi laboratori che, con questo materiale, realizzavano oggetti artistici per vari utilizzi (anche gadget per la Perugina), ma ora sono rimasta solo io. Per il resto utilizzo anche pelliccia sintetica o pile. Ma, soprattutto, punto sulla mia creatività perfezionata in 25 di lavoro, sul lavoro manuale ”. La soddisfazione più grande? “Sentirmi dire che gli oggetti realizzati su misura rispecchiano perfettamente la personalità di chi li ha commissionati”.

INFO Bottega artigiana dei Secchi

Via Cartolari 20/a – Tel./Fax: 075 5734163

www.bottegasecchi.com – info@bottegasecchi.com

Interiors by Mancini

Leonardo Mancini di Mancini Interiors è un altro degli artigiani senza tempo che popolano il centro di Perugia, uno che arriva da lontano, da una storia familiare antica, e punta, naturalmente, ad arrivare ancor più lontano. Qual è la sua specialità? “Progetto mobili, porte, corpi illuminanti in ferro come lampadari, applique, plafoniere, complementi d’arredo, decorazioni murarie. Pezzi lavorati, dipinti, dorati e invecchiati o lucidati con tecniche e materie diverse a seconda dell’effetto voluto. In più restauro e/o vendo opere d’arte antica: mobili, cornici, quadri. Una combinazione del mio ingegno, della mia cultura, della mia esperienza, del mio occhio e delle mie mani”. Una esperienza sviluppata nella bottega di famiglia, nata a Perugia nei primi anni del ‘900 quando il bisnonno Umberto arrivò da Todi e successivamente affinata lavorando con aziende importanti locali, imparando a trattare e trasformare materiali di legno e ferro, utilizzando finiture in gesso da doratori a fondo acrilico, colori a tempera acrilici, foglia in oro zecchino o falso, argento, pigmenti metallici e così via. “Il tutto – assicura - cercando di proporre modelli e oggetti che abbiano un forte legame con la nostra tradizione ma che siano in grado di evolvere per essere in sintonia con il modo di vivere contemporaneo”.

INFO Mancini Interiors s.a.s.

Via Baldeschi 2 – Tel./Fax: 075 5728931

www.mancinint.it – info@mancinint.it

L’arte di rilegare

Michele Biccini è nato in mezzo ai libri, la sua passione per il restauro e la rilegatura in generale provengono da una tradizione familiare… “Ho imparato da miei genitori, sin da piccolo, guardando ed esercitandomi in bottega, in principio con lavori di routine poi passando al restauro di libri antichi. In seguito ho fatto delle ricerche sulle diverse tecniche di legature antiche, approfondendo le tematiche riguardanti la decorazione delle legature coeve e moderne con oro in foglia. Ai miei clienti propongo perciò il restauro di libri e stampe antiche, rilegatura di libri in stile antico e moderno cuciti al telaio o a macchina, legatura di libri d’arte per case editrici con fregi in oro, rivestimenti in cuoio per tavoli e scrivanie con dorature o abbellimenti realizzati a caldo, creazione di album fotografici, libri per firme e menù personalizzati in pelle con fregi in oro in foglia o in rotolo”. Un lavoro impegnativo, quello portato avanti da Michele, curato nei minimi dettagli, “per dare una impronta personale al materiale, sia esso cartaceo,carta riso, cartone, cartoncino e pellame di varia natura al quale applichiamo tecniche di colorazione ed invecchiamento manuali”.

INFO Legatoria d’Arte Michele Biccini

Via Baldeschi 10/b – Tel./Fax: 075 5722716

www.legatoriabiccini.it – info@legatoriabiccini.it

Facebook: Legatoria d’Arte Biccini Michele

Quei telai della bisnonna

Dice Giuditta Brozzetti che “in ogni tessuto c’è la trama di una grande storia: quella di Perugia”, ed è il miglior viatico per legare ancor più il suo artigianato, fatto di damaschi e tessuti operati per l’arredamento della casa, realizzati con telai manuali originali settecenteschi e ottocenteschi, con quella della sua città. Una felice riscoperta della gloriosa tradizione tessile medioevale e rinascimentale umbra. Ma la signora Giuditta, che ha raccolto l’eredità della bisnonna e che per questo ha trasformato la sua bottega in un museo-laboratorio, non si ferma al passato. “Oggi – spiega – oltre ai pezzi tradizionali, ho creato una linea eclettica dove le contaminazioni stilistiche e gli abbinamenti cromatici inediti mi permettono di realizzare pezzi esclusivi e personalizzati. I nostri telai hanno tutti l’ordito di cotone (la base) sul quale intrecciamo lino, cotone, seta, cashmere, laminato oro ed argento. Le tecniche utilizzate sono varie e spesso diverse anche nello stesso pezzo”. Insomma produrre nel 2012 con le tecniche di mille anni fa oggetti estremamente attuali, ma intrisi di storia è la grande sfida che Giuditta Brozzetti. Oggetti che trasmettono sempre ai clienti grandi emozioni.

INFO Giuditta Brozzetti soc. coop.

Via T. Berardi 5/6 – Tel. 075 40236 – Cell. 348 5102919

www.brozzetti.com – email@brozzetti.com

La magia del vecchio legno

Stefano Ajello ha sempre le porte della bottega aperte, con i suoi oggetti, soprattutto vecchie persiane, cornici e scuri decorati, in bella vista lungo corso Cavour. Un biglietto da visita inequivocabile. “Utilizzo materiali di recupero in legno, che poi trasformo puntano sul mio spirito creativo e sul mio gusto personale, che mi hanno consentito di avviare questa attività 16 anni fa senza aver avuto una storia dietro le spalle. È stato un percorso lungo ma mi dà molta soddisfazione pensare che tutto quello che ho fatto, l’ho fatto da solo. E poi c’è Perugia, una città che ha sempre avuto una tradizione artigiana molto forte e io sono orgoglioso di onorarla e rispettarla, continuando a fare un mestiere così nobile e così umile. Infatti ci metto molto del mio estro ma le tecniche base che utilizzo si rifanno strettamente alle nostre tradizioni artigiane”. Ajello ha una clientela vasta e affezionata, che, spiega: “ rimane sempre colpita Da quanti oggetti si possono ricavare dal legno che non viene più utilizzato. E sono curiosi di sapere quali sono le tecniche artigianali tradizionali che ancora io uso. Ormai non siamo rimasti in tanti a fare questo mestiere”.

INFO Laboratorio di Corniceria di Stefano Ajello

Corso Cavour 119 – Tel. 075 5720821 – Cell. 328 8229143

La città ai nostri piedi

Matteo Pazzaglia non è solo un calzolaio, è molto di più: un artigiano degli oggetti in pelle, capace di creare qualsiasi cosa, dalle borse ai sandali, fino alle richieste precise dei clienti. “In effetti – dice – come calzolaio sono in grado di effettuare qualsiasi tipo di riparazione su calzature: rifare soprattacco e suola in gomma, risuolare in cuoio tutti i tipi di scarpe (Church, Allen-Edmonds e simili anche con cucitura Goodyear) cambiare tacchi, accorciare punte, allargare/restringere gambali di stivali, rivestire scarpe per cerimonie, allargare (con forme a caldo), smacchiare, pulire, tingere tutti i tipi di scarpe e anche riparare borse. In più creo ex novo borse, cinture, scarpe, sandali e altri oggetti in pelle proposti dal cliente. Realizzo anche scarpe d’epoca per rievocazioni di sfilate, cortei, feste, giochi in costume e propongo inoltre una vasta gamma di prodotti per la pulizia e la manutenzione della calzatura come lucidi, lacci, tendiscarpe, solette, spazzole e altro”. Un lavoro completamente manuale, che Matteo ha appreso nella bottega creata dal padre 30 anni fa e che ora porta avanti da quasi 11, “per poter dire con orgoglio che ormai siamo ai piedi di centinaia di perugini”.

INFO La Bottega del Cuoio di Matteo Pazzaglia

Via Appia, 5 – Tel./Fax: 075 5724646

Ricami & vecchi merletti

Il motto di Anna Barola è inequivocabile: “Qui nulla è fatto in serie perché tutto è rigorosamente fatto a mano”. Come non crederle dopo aver visto le meraviglie dislocate nel suo laboratorio? “Propongo un vasto assortimento di creazioni realizzate sperimentando le più diverse tecniche di ricamo e merletto provenienti dall’antica tradizione artistica artigianale umbra, come per esempio il ‘punto perugino’. Non solo tende, tovaglie o lenzuola ma anche oggetti di arredamento come scatole o lampade, di cui curo il delicato montaggio creando pezzi unici che emanano calore e preziosità. Del resto lavoro con materiali di altissima qualità e rigorosamente nazionali, dal lino che ricamo, alle basi in legno dei paralumi che decoro”. La sua passione per il ricamo parte addirittura da quando faceva la prima elementare ed imparò a lavorare all’uncinetto, una “sapienza” che ora trasmette organizzando corsi di ricamo e merletto nel suo laboratorio ed insegnando nelle scuole. Tecniche che producono oggetti senza tempo, “come può essere un bavaglino ricamato, anche se per anni dimenticato in fondo ad un cassetto, non verrà mai buttato e quando rivedrà la luce sarà più bello di prima, perché porterà con se tanti ricordi ed emozioni”.

INFO Arte e Artigianato di Anna Barola

Corso Cavour 167 – Cell. 348 8585347

www.arteartigianatopg.it – annabarola@libero

Gioielli d’innovazione

Oro, argento, rame, acciaio. Tutto si trasforma passando tra le mani di Anna Fornari, ormai da venti anni creatrice di gioielli di innovazione, che nascono da un forte impulso creativo che le consente di creare pezzi unici. “Sento la necessità di definire il gioiello in modo non tradizionale e farlo dialogare con le altre forme dell’arte visiva contemporanea. Le mie creazioni non riproducono, interpretano. Lavoro argento e oro, ma anche rame e acciaio, materiali deperibili come la carta, rendendola forte e resistente, pietre preziose e semipreziose, pietre dure, ceralacca, smalti, resine. Mi attrae riciclare i materiali più disparati, soprattutto quelli in disuso, per dar loro una nuova vita”. Un impegno continuo, giorno dopo giorno per lottare “contro l’omologazione e la massificazione, cercando di proporre progetti per valorizzare e diffondere prodotti ad alto contenuto artistico. Lavorando sulla loro autenticità, il loro valore simbolico e i loro riferimenti culturali e storici rispetto a Perugia. In questi anni ho proposto numerosi progetti a favore dell’artigianato artistico storico inserito in un contesto contemporaneo. E, in questo, avrei voluto sentire le istituzioni cittadini più vicine”.

INFO Laboratorio orafo di Anna Fornari

Via Deliziosa, 9 – Tel./Fax: 075 5721570

www.annafornari.com – annafornari@netemedia.net

Il sarto degli occhiali

Sandro Gonnella è, a scelta, un occhialaio, un designer di occhiali, un artigiano del futuro, più probabilmente il sarto degli occhiali. Perché lui li disegna, li costruisce e li vende. Tutto da solo, unico in Italia, con il marchio Ozona. “In effetti – racconta – realizzo montature di occhiali a mano, solo con l’ausilio di una macchina a controllo numerico. Se vogliamo tutte montature sartoriali, progettate per valorizzare il volto del cliente nei colori che preferisce e con le personalizzazioni che richiede. Come un abito realizzato dal sarto è unico perché disegnato sul corpo del cliente così le mie montature sono irripetibili perché progettate sul volto di chi le richiede. Il design di ogni singolo pezzo è esclusivo, ma anche il modo in cui viene scelto e trattato il materiale, il colore, le pietre che possono venire incastonate. Inoltre ogni richiesta del cliente viene seguita e valorizzata con la garanzia che non verrà utilizzata per nessun altro”. Uno degli ultimi prodotti usciti dalla fervida creatività di Sandro è stata una montatura in acetato, legno di quercia e argento, esposta in occasione dell’evento ‘Alta Roma’, a conferma di essere sempre “alla continua ricerca di materiali innovativi o inusuali nel mondo dell’occhialeria”. Perché farsi una montatura ad hoc? “Dico a tutti così: se vuoi distinguerti dalla massa non portare a spasso un logo, ma indossa i TUOI occhiali, entra da Ozona”.

INFO Ozona di Sandro Gonnella

Via del Morone (Trav. Via dei Priori), 18

Tel. 075 5732730 – Cell. 338 9676939

www.ozonaocchiali.com – info@ozonaocchiali

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