RACCONTAMI L'UMBRIA

Un rinomato laboratorio di ceramiche dove gli artisti in visita possono mettersi a lavorare

Articolo partecipante a Raccontami l'Umbria 2015 - sezione Stampa Nazionale ed Internazionale

di Elaine Sciolino

TESTATA: New York Times

DATA DI PUBBLICAZIONE: 11 luglio 2014

Difficilmente troverete Umbertide (Italia) su una guida turistica. Questa città nell'Umbria nord-orientale non ha molto da offrire: non ci sono chiese dagli affreschi vivaci, non c'è un belvedere, nessun ristorante stellato Michelin, neppure una pizzeria di primo livello. Umbertide è così normale che nella "Companion Guide to Umbria", la classica lettura da divano sulla regione del 1969, spicca come l'unica città secondaria della regione che non merita neppure una breve visita.

Quello che Umbertide invece ha da offrire sono le Ceramiche Rometti, un laboratorio, esposizione, negozio e museo di ceramiche (è vero, si tratta di qualche decina di oggetti in mostra dietro a un vetro) ai margini della città. Dal 1927 Rometti produce eleganti ceramiche e sculture dipinte a mano ottenute da un'argilla prelevata da una cava locale risalente all'epoca romana. Tra i suoi attuali collaboratori vi sono Chantal Thomass, la regina parigina della lingerie, e Roche Bobois, l'esclusiva azienda di progettazione di interni e di arredamento francese. Attraverso quest'ultima, Rometti ha anche realizzato vasi con i disegni dell'artista scrittore del XX secolo Jean Cocteau, con l'autorizzazione di Pierre Bergé, storico partner personale e socio di Yves Saint Laurent.

I più noti design del laboratorio sono in bianco e nero: dalle sfere decorative alla rielaborazione della classica brocca dipinta a forma di gallo della città di Deruta. Il vaso bianco e nero Pergamena di Rometti è stato venduto da Barneys a New York. “Il bianco e nero è molto Rometti,” afferma Massimo Monini, proprietario dell'azienda e un componente della famiglia di produttori di olio Monini. “È la nostra firma.”

In questi giorni, molti piccoli produttori italiani, compresi quelli di porcellane e vasi, stanno lottando per rimanere sul mercato in un contesto di concorrenza globale. Per fare un esempio, gli italiani comprano circa il 60 per cento della propria stoviglie dalla Cina. Monini, originario dell'Umbria ed ex-antiquario, ha comprato e salvato l'azienda nel 2011, pagandone i debiti, assumendo nuovo personale e portando nuovi clienti. "In Umbria sono scomparsi così tanti artigiani", afferma. "Ho spalle molto forti. Non permetterei alla Rometti di fare la stessa fine".

 

Quello che rende eccezionale la Rometti è il fatto che è anche un laboratorio aperto che offre lezioni informali di ceramica e pittura e un luogo gratuito in cui un ridotto numero di artisti in visita può lavorare. L'ho scoperta quando questa estate ero ospite nella vicina Civitella Ranieri Foundation, una colonia di artisti, scrittori e musicisti a gestione americana con sede in un imponente castello del XV secolo. Come potevano i pittori e gli scultori non essere tentati dalla possibilità di lavorare in uno studio ceramico di caratura mondiale a due passi da casa? Avish Khebrehzadeh, un'artista di origine iraniana residente a Washington trovava che il suo luogo di lavoro a Civitella fosse troppo limitato per i progetti di larga scala e per questo ha portato qui la sua immaginazione. Ha iniziato a sperimentare con la ceramica, dipingendo ritratti minimalisti su piatti bianchi di grandi dimensioni. {0><}97{>Sudsiri Pui-Ock, un artista multimediale tailandese ha dato forma a bicchieri dalla forma di cuore umano e li ha pitturati di rosso, bianco e oro metallizzato. E Courtney Smith, uno scultore americano-brasiliano che abita a Brooklyn, ha progettato una serie di mattoncini che Rometti ha formato e cotto in un delicato color terracotta.

Rometti, che ha acquisito la sua gloria nei suoi primi anni di attività come progettista d'avanguardia per clienti facoltosi, ha un passato con luci e ombre. Nei giorni gloriosi del fascismo italiano, i suoi progetti futuristici gli hanno garantito un grande successo. Ma anche se il laboratorio ha sfornato busti di Mussolini e vasi che ritraevano la marcia su Roma del Duce, uno dei Rometti fu sindaco socialista di Umbertide, mentre un altro si è unito ai rifugiati italiani a Nizza. I primi lavori, tra i più complessi della collezione, sono oggetti da collezionista; una piccola selezione di lavori originali è esposta nelle vetrine del secondo piano, insieme ad alcuni dei cataloghi originali degli anni '30. Di recente Monini ha riproposto alcuni dei primi design, come un piatto allegorico con un uomo e un cavallo in movimento dagli spericolati colori arancione, giallo, nero e marrone.

Il laboratorio di Umbertide è anche il luogo in cui andare a comprare le "seconde scelte" leggermente (o molto) fallati alla metà del prezzo Rometti (che è molto più basso del prezzo al dettaglio). Da qui potrete portarvi a casa un'elegante fruttiera a meno di 100 dollari. "Abbiamo molti clienti che cercano oggetti imperfetti", dice Monini. “Perché no? Non c'è nulla di cui vergognarsi. La Rometti fa queste offerte sin dagli anni '30.” E questo tipo di affari, potrebbe rendere Umbertide una meta da non lasciarsi scappare.

 

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