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31 marzo 2011

Un’istituzione al servizio della comunità

di Egidio Urbanella

È tra gli enti di più antica istituzione nell’ordinamento istituzionale regionale: la Camera di Commercio di Perugia si insediò a Foligno ad opera dello Stato della Chiesa il 12 giugno 1835. Sono trascorsi 175 e da allora la Camera di Commercio di Perugia è stata protagonista e testimone di molteplici cambiamenti politici, economici e sociali: in definitiva ha vissuto e partecipato alla storia della nostra terra, contribuendo al suo sviluppo, alla sua crescita, alle sue trasformazioni: dal governo dello Stato Pontificio, all’unità d’Italia, dal ventennio fascista all’Italia repubblicana. Con ruoli e funzioni che si sono anch’essi evoluti fino alle recenti riforme – quella del 1993 con la legge 580 e la più recente del 2010 – che ne hanno riconosciuto lo status di corpo intermedio della società e la sua “autonomia funzionale”. La celebrazione del 175° Anniversario hanno vissuto il loro momento centrale in un dibattito, coordinato dal giornalista Federico Fioravanti, che ha visto gli interventi del Presidente della Camera di Commercio di Perugia Giorgio Mencaroni, del Presidente Unioncamere Nazionale Ferruccio Dardanello, di Wladimiro Boccali, sindaco di Perugia, dell’Assessore regionale Franco Tomassoni, di Prof. Pieluigi Daddi, preside della Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Perugia e di Aviano Rossi, vicepresidente della Provincia di Perugia. Presenti Parlamentari umbri, rappresentanti degli enti locali, sindaci della provincia di Perugia, esponenti del sistema camerale locale e di altre regioni del Centro Italia, membri del Consiglio e della Giunta della Camera di Commercio di Perugia. Lo Stato della Chiesa istituisce la Camera di Commercio nel 1835 e sceglie per la sua sede Foligno, centro commerciale tra i più importanti dello Stato. Essenzialmente per due motivi, come ricorda il Prof. Roberto Segatori del Dipartimento Istituzioni e Società dell’Università degli Studi di Perugia “uno di tipo logistico, in quanto snodo viario con 3 incroci decisivi, Flaminia, Lauretana e Perugina, e dalla fine degli anni ’60 dell’800 anche centro ferroviario importante lungo la Roma – Ancona e testa della bretella Foligno – Terentola. E il secondo, per la sua fiorente economia”. La Camera di Commercio approda a Perugia nel 1926, nel Palazzo Gallenga, con Giovanni Buitoni, in qualità di commissario straordinario, che ne gestirà il passaggio a Consiglio provinciale dell’economia, nuova denominazione dell’ente. Quando nel 1927 nasce la provincia di Terni, l’ente si differenzia su base provinciale, una Camera di Commercio a Perugia e una a Terni. Il Presidente della Camera di Commercio Giorgio Mencaroni: “La moderna Camera di Commercio raccoglie una eredità importante e da questa trae forza e autorevolezza. Oggi ci siamo trovati ad operare nel pieno di una congiuntura economica fra le peggiori di sempre, che tuttavia non ha limitato ma al contrario ha reso ancora più incisiva e determinante la sua azione di sostegno e stimolo alla economia provinciale”. Ancora il Presidente Mencaroni: “La Camera di Perugia in questi anni ha interpretato a pieno il proprio ruolo istituzionale, proponendosi come interlocutore diretto del sistema delle imprese. Ci siamo impegnati a fondo sulla strada dell’innovazione e con l’avvio della Comunicazione Unica abbiamo compiuto un passo decisivo verso la semplificazione amministrativa, conquistando il traguardo dell’impresa in un solo giorno”. E poi l’impegno per l’internazionalizzazione e la promozione all’estero delle imprese, vissuto in prima fila dalla Camera di Perugia inserita in un sistema a rete “porta d’ingresso per quello che riguarda la promozione e l’internazionalizzazione all’estero”. “In questo abbiamo anticipato i tempi” ricorda con orgoglio Giorgio Mencaroni. “Nel 2009 appena insediato il nuovo Consiglio e la nuova Giunta Camerali, abbiamo iniziato a tessere rapporti con la Regione Umbria e con la Camera di Commercio di Terni per giungere alla stesura di 3 protocolli di intesa prima ancora che venisse emanata la legge”. E nel 2010 è nato il nuovo Centro Estero dell’Umbria con il quale le due Camere umbre e la Regione mettono a disposizione degli imprenditori una struttura nuova, in grado di accompagnarli sui mercati esteri con l’export e l’ internazionalizzazione. Il Presidente della Camera di Commercio di Perugia ha poi affrontato il tema delle Infrastrutture, ribadendo un ordine di importanza in cui spiccano ovviamente lo scalo aeroportuale di Sant’Egidio “l’Aeroporto dell’Umbria – ha detto Mencaroni – e non solo di Perugia”. Poi il Quadrilatero per il completamento degli assi stradali tra Umbria e Marche e per il quale la Camera di Commercio si è impegnata a corrispondere per 30 anni un finanziamento che supera i 30 milioni di euro. Il presidente Mencaroni ha anche annunciato nuove iniziative. “Stiamo lavorando su una ipotesi di implementazione dei servizi ferroviari per garantire alla provincia di Perugia un raccordo diretto alla rete di Alta Velocità. In accordo e collaborazione con la Camera di Commercio di Arezzo, è allo studio la possibilità di rendere operativo un collegamento che consenta di raggiungere Firenze, e quindi l’Alta Velocità, in un ora o poco utilizzando la linea Foligno – Perugia – Arezzo”. “E per l’Aeroporto di S.Egidio sono stati avviati contatti con gli altri aeroporti di analoghe dimensioni del Centro Italia, alfine di razionalizzare e ottimizzare i collegamenti, servizi e le strategie, ma anche per accrescere la forza contrattuale degli scali nei confronti di compagnie aere e operatori del settore” Il Presidente di Unioncamere nazionale Ferruccio Dardanello si è soffermato sul ruolo fondamentale svolto dal sistema camerale. “Nel tempo, il ruolo di istituzione-pioniera che le Camere hanno rivestito in passato non è cambiato” ha detto il Presidente Dardanello. “Pioniera ed affidabile, tanto da ereditare ruoli e funzioni precedentemente svolti da altre amministrazioni”. “E ciò per la nostra capacità di interpretare – con una continuità centenaria – un ruolo di battistrada dell’innovazione istituzionale. Il passaggio ad un unico registro delle imprese, ad esempio, fu possibile perché le Camere sono state le prime a muoversi nel campo dell’informatizzazione della pubblica amministrazione”. “Insomma, ha concluso Ferruccio Dardanello, la storia del sistema camerale è la storia di una istituzione nata per rispondere ad esigenze reali di una importante componente sociale, quale è quella del sistema economico, soggetta nel tempo a forti trasformazioni”. Il sindaco di Perugia Wladimiro Boccali ha ricordato la stretta e proficua collaborazione cui sono stati sempre improntati i rapporti tra Comune di Perugia e Camera di Commercio. “Siamo una generazione di amministratori – ha detto il sindaco Boccali – chiamata ad operare in condizioni di grandi difficoltà e ristrettezze. E proprio per questo ritengo che la ricerca della massima coesione tra enti e istituzioni rappresenti una strada obbligata che sarebbe colpevole non percorrere a tutti i livelli”. Interventi di saluto e apprezzamento per l’opera svolta dal sistema camerale sono venuti dall’Assessore regionale Franco Tomassoni e da Aviano Rossi, vicepresidente della Provincia di Perugia.