ARTE, MUSICA & CULTURA

12 gennaio 2015

Un anno di mostre per Dottori

di Andrea Baffoni

Anno intenso e proficuo il 2014 per Gerardo Dottori. Una sorta di tournée lo ha visto presente in prestigiose luoghi pubblici e privati, in Italia e all’estero. In gennaio  una piccola mostra presso lo stand della Galleria Russo ad ArteFiera di Bologna, anticipazione della più completa di febbraio nella sede di via Margutta a Roma. Da febbraio a settembre  è rimasta aperta Italian Futurism al Guggenheim di New York. Qui Dottori era presente con un’ambientazione del tutto originale, la singolarissima Sala da pranzo di casa Cimino , corredata dal Trittico della velocità, capolavoro esposto in permanenza al Museo civico di Palazzo della Penna. Nella suggestiva “cornice” spiraleggiante del Guggenheim, le opere del futurista umbro sono state particolarmente apprezzate dal pubblico e dalla critica.

In tutto ciò va sottolineto l’impegno dell’Archivio Dottori che per tutto l’anno ha operato per  garantire un’ottimale presenza in ogni occasione. In effetti così è stato anche per i successivi eventi, come la mostra che in maggio si è aperta presso il Museo della Porziuncola di Santa Maria degli Angeli:  Gerardo Dottori. Santo Francesco, rassegna interamente incentrata sul rapporto fra l’artista e la figura del santo di Assisi,  ventisette opere fra cui la serie dei “Fioretti” che hanno evidenziato il principio fondante della poetica dottoriana, nella relazione fra natura e identità mistica del proprio messaggio futurista.

Apice di questo anno espositivo, tuttavia, è stata l’antologica Gerardo Dottori. The Futurist View, tenutasi alla  Estorick Collection di Londra, la prima dell’artista nella capitale inglese. L’evento ha registrato un notevole successo di critica (ne ha parlato anche il “Financial Times”), occasione per mettere a confronto opere inedite ed approfondire ulteriormente la conoscenza del futurista, anche in relazione al dipinto Esplosione di rosso sul verde, presente nella collezione della Tate Modern.

Ultima tappa è stata Gerardo Dottori l’interpretazione futurista del paesaggio e della città, tenutasi in occasione della 41° edizione della Giostra dell’Arme. Un significativo ritorno visto che nel 1975 l’artista vi tenne  la sua ultima importante personale. Ogni evento espositivo ha prodotto un catalogo con aggiornamenti di ricerche e nuova documentazione che si sono rivelati utili ad  approfondire l’artista, il cui ruolo primario nel movimento marinettiano è ormai storicizzato.

A suggellarne il ruolo internazionale è giunta la richiesta di opere di Dottori per Art and Food che si terrà nel 2015 alla triennale di Milano per Expo 2015. 

Fotogallery