STUDI E RICERCHE

3 dicembre 2014

Raddoppia la popolazione digitale negli anni della crisi

Ma l’Italia va ancora molto piano

di La Redazione

Quanto è grande il popolo di internet? Lo spiega uno  studio dell’International Telecommunications Union (ITU) diffuso il 25 novembre 2014: sono ormai 3 miliardi gli abitanti virtuali della Rete. L’uso di internet nel 2014 è aumentato in media del 6,6% rispetto all’anno precedente. Il picco di crescita nei paesi più ricchi del pianeta è stato dell’8,7%. Nei paesi in via di sviluppo la crescita si è fermata ad un modesto 3,3%. Ma la crescita di internet è ormai stabilizzata e costante: negli anni della grande crisi economica globale (2009-2014) la popolazione digitale è raddoppiata.

Numeri travolgenti. Anche se le persone nel mondo che non sono connesse ad internet rappresentano ancora la maggioranza degli abitanti del pianeta: più di 4,3 miliardi di individui, compresi nei 42 paesi meno connessi del globo terrestre, dove vivono oltre 2,5 miliardi di persone.

ITU ha sottolineato di prefiggersi l’obbiettivo di contribuire a collegare altre 1,5 miliardi di persone entro il 2020 come parte del suo programma “Connect 2020 Agenda for Global Telecommunication/ICT Development“.

Secondo l’indagine, entro la fine del 2014 ci saranno 7 miliardi di abbonamenti alla telefonia mobile: una cifra che corrisponde all’incirca all’intera popolazione mondiale. Questo dato non significa che l’intera popolazione mondiale sia connessa alla rete tramite uno smartphone o un tablet, in quanto ogni utente può disporre di più abbonamenti.

Sono infatti 450 milioni lei persone nel mondo che vivono in luoghi che sono ancora fuori dalla portata dei servizi mobile.

Il rapporto ha classificato i Paesi del mondo secondo il loro Indice di Sviluppo (IDI), una misura composita che classifica 166 paesi in base ad alcuni specifici parametri (infrastrutture, uso e competenze).

Tutti i Paesi europei, ad esclusione dell’Albania, superano il valore IDI medio mondiale di 4,77. La metà degli stati europei supera il valore IDI medio dei Paesi più sviluppati (7,20). La prima in classifica è la Danimarca. L’Italia (IDI 6,94) si posiziona, a livello europeo, appena dopo metà classifica (23 su 40), poco davanti a nazioni poco virtuose da un punto di vista tecnologico come  Croazia, Grecia, Lituania e Repubblica Ceca e tanti altri. L’uso di internet nelle famiglie è però cresciuto, passando dal 63% al 69%.

Numeri sconfortanti che dimostrano come l’Italia debba lavorare molto sul fronte digitale per colmare le sue evidenti lacune e poter competere alla pari nel settore dell’IT con le principali nazioni europee.

 

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