STUDI E RICERCHE

9 agosto 2017

La base imprenditoriale si consolida

In ripresa l'imprenditoria giovanile

di La Redazione

Presentati dalla Camera di commercio di Perugia i dati Movimprese per il II trimestre 2017. Leggero allargamento della base imprenditoriale della provincia di Perugia: + 0,33% lo stock di imprese registrato presso la Camera di Commercio di Perugia rispetto ai primi 3 mesi dell’anno.

Consolidamento delle posizioni, ma espansione rallentata. Così può essere definito lo stato del sistema imprenditoriale della provincia di Perugia, affacciato sulla seconda metà del 2017.

Il II  trimestre  2017 ha portato un  leggero allargamento della base imprenditoriale della provincia di Perugia: + 0,33% lo stock di imprese registrato presso la Camera di Commercio di Perugia rispetto ai primi 3 mesi dell’anno. 

72.904 le imprese al 30 giugno 2017,  243 in più del trimestre precedente.

I risultati dell’indagine Movimprese per il II trimestre 2017 e un focus sul momento dell’Imprenditoria Giovanile Under 35,  sono stati presentati dal Presidente della Camera di Commercio di Perugia Giorgio Mencaroni. “Registriamo un piccolo passo in avanti, non  certo impetuoso, che ci lascia al di sotto della soglia psicologica delle 73.000 imprese, sempre superata da cinque anni a questa parte. Tuttavia è pur sempre un avanzamento, che testimonia forza, dinamismo, determinazione di voler aprire una attività, di entrare nel mercato,  pur in un contesto ancora problematico. Nei primi 180 giorni del 2017, sono state create nella nostra provincia  2.285 nuove imprese, più di 12 imprese al giorno.  Il bilancio tra nuove imprese e imprese cessate a metà 2017 è in sostanziale equilibrio – 2.248 le imprese cessate e saldo positivo di 37 unità – grazie a un deciso recupero nei mesi da aprile a giugno, dovuto ad un forte arretramento delle cessazioni, in calo del 60% rispetto al trimestre precedente”.

L’andamento dei settori: Costruzioni, ancora in discesa, ma più contenuta rispetto al passato (-1,2%), contrazione delle Attività Manifatturiere (-1,5%), – 0,9% il Commercio,  sulla parità Hotel e Ristorazione (- 0,2%), in discesa del 3,1% le Attività Finanziare e Assicurative dopo una striscia positiva  di 4 anni.  In terreno positivo l’Agricoltura (+0,1%), i Servizi di Informazione e Comunicazione (+ 1,4%), Sanità e Assistenza sociale (+4,9%), l’Istruzione (+ 2,3%), le Attività artistiche, sportine e ricreative (+ 0,8%).

Resta ancora fortemente maggioritaria nel sistema imprenditoriale perugino la componente delle Imprese Individuali, oltre il 52%  del totale. A seguire due blocchi praticamente identici costituiti dalle Società di Capitali (22,7%) e delle Società di Persone (22,4%).

Lo stock di imprese, sceso nel 2017 sotto la soglia psicologica delle 73.000 unità, conosce variazioni limitate,  che indicano un consolidamento delle posizioni, ma anche una asfittica capacità di espansione.

“Il nostro è il paese dell’economia diffusa – ha affermato il Presidente Mencaroni – ma Fare Impresa in Italia, e anche in Umbria, è ancora oggi molto difficile. Dobbiamo creare migliori condizioni di contesto, un ambiente più predisposto ad appoggiare l’attività imprenditoriale. Così ancora non è, tra  una tassazione troppo alta, un eccesso di burocrazia e persistenti difficoltà di accesso al credito.  Una situazione certificata anche dall’indicatore “Fare Impresa” della Banca Mondiale, che colloca l’Italia  al 50esimo posto di 189 paesi per la facilità di intraprendere un’iniziativa imprenditoriale. Favorire la nascita di nuova imprenditorialità è l’unica strada per battere definitivamente la crisi e consolidare la ripresa”.

 

FOCUS - IMPRESE GIOVANILI

Nei primi sei mesi del 2017 si è fatto sentire l’apporto delle forze giovani dell’imprenditoria perugina.

Le imprese Under 35 (guidate da imprenditori con meno di 35 anni) nei primi sei mesi del 2017  hanno costituito in provincia di Perugia 651 nuove imprese, a fronte di 264 cessioni. Il saldo nate/cessate delle Under 35 è estremamente positivo, + 387. Come dire, che nel 2017 ogni impresa Under 35 uscita dal mercato ha visto nascerne 2 e mezzo nuove.

Un risultato che autorizza a immaginare una ripresa dell’imprenditoria giovanile, il cui stock provinciale è ancorato (al 30 giugno 2017) a quota 5.873, il 3.2% in meno rispetto a un anno fa.

 

Su base regionale Movimprese rileva che nel 2017 le imprese Under 35 hanno toccato l’8,3% del totale imprese (un punto in meno della media nazionale del 9,3%), e che oltre il 28% di tutte le nuove iscritte è Under 35.

Le Imprese Giovanili puntano, nell'ordine, su  Istruzione (+14,3%), Sanità e Assistenza sociale  (+ 12,5%),  Attività Artistiche, Sportive e di Intrattenimento (+9,3%), Agricoltura (+4,8% rispetto all’anno precedente) e Attività Manifatturiere (+0,8%).

Le Under 35 perdono presenza nelle Costruzioni (-12,8%), nel Commercio all'ingrosso e al dettaglio (- 4,1%), nel Trasporto e magazzinaggio (-2,5%),  Hotel e Ristorazione (-3,4%), nelle Attività Finanziarie e Assicurative (- 8,5%),  nelle Attività Immobiliari (-6%).