STUDI E RICERCHE

Excelsior 2015 - Le prospettive occupazionali per donne, giovani e immigrati

di Anna Cagnacci

Attraverso l’indagine del Sistema Informativo Excelsior si chiede alle imprese, per le singole figure ricercate, di indicare se ritengono più adatto personale maschile o femminile, oppure se la distinzione è ininfluente ai fini dello svolgimento dell’attività lavorativa. L’esito dell’indagine, pur non fornendo la percentuale esatta di uomini e donne che le imprese intendono assumere, permette una valutazione sul genere considerato più adatto per lo svolgimento delle professionalità ricercate.

La quota di assunzioni per cui gli imprenditori considerano uomini e donne ugualmente adatti alla professione rimane ancora più bassa della media nazionale (il 52,6% contro il 56,1% nazionale e il 58,5% del Centro): gli imprenditori perugini sarebbero quindi più propensi ad esprimere una preferenza di genere.

Considerando le assunzioni per le quali le imprese hanno dichiarato una preferenza esplicita per le donne, ad esse sarà riservato il 19% delle assunzioni programmate dalle imprese provinciali, in aumento rispetto al 16,2% del 2014.

Ripartendo, invece, le assunzioni, per le quali il genere è ritenuto indifferente, in proporzione a quanto espressamente dichiarato (preferenza verso figura femminile o maschile), nel 2015 le opportunità per le donne in provincia di Perugia si attesteranno al 40%, in aumento di un punto percentuale rispetto al 2014.

Assunzioni di dipendenti nella provincia di Perugia per genere (valori %)

Fonte: elaborazione Ufficio Studi CdC Perugia su dati Unioncamere-Ministero del Lavoro

 

A livello settoriale la presenza femminile appare alquanto differenziata. Le figure femminili sono ritenute più adatte soprattutto nei servizi, con il 21% delle preferenze espresse, in aumento rispetto allo scorso anno (17,6%). La quota più alta si registra negli studi professionali che ricercano quasi esclusivamente donne (98%), seguono i servizi operativi con il 39%.Nel commercio la percentuale delle donne si attesta al 28%, in ripresa rispetto al 20% del 2014. Nell’industria la preferenza va nettamente agli uomini: solo il 14% delle persone che dovrebbero essere assunte in tale settore sarà di genere femminile, comunque in aumento rispetto al 12,5% dello scorso anno. Le industrie della moda sono quelle che richiedono la quota più alta di donne, il 47%.

 

Assunzioni di dipendenti di genere femminile per settori (valori %)

Fonte: elaborazione Ufficio Studi CdC Perugia su dati Unioncamere-Ministero del Lavoro

 

Sono le imprese di piccole dimensioni (fino a 9 dipendenti) che, con riferimento alle assunzioni programmate, ritengono maggiormente adatto il personale di genere femminile. Nel 2015 in questo segmento di imprese si registra un aumento della quota di assunzioni di donne sul totale: si passa dal 20,1% del 2014 al 28,8% del 2015. Viceversa scende la quota di assunzioni femminili prevista in imprese con 10-49 dipendenti (dal 15,5% del 2014 si arriva al 14,1%) e in imprese con oltre 50 dipendenti (dal 13,1% del 2014 si arriva al 12,4%).

 

Assunzioni di dipendenti di genere femminile per dimensioni d’impresa (valori %)

Fonte: elaborazione Ufficio Studi CdC Perugia su dati Unioncamere-Ministero del Lavoro

 

Analizzando ora i dati in base all’età, le assunzioni per le quali le imprese hanno dichiarato una preferenza esplicita per i giovani saranno il 31,9% delle assunzioni programmate dalle imprese della provincia, l’anno precedente la percentuale si fermava al 25,9%, sei punti percentuali in meno. Il valore provinciale appare superiore sia rispetto al valore regionale (29%, in crescita rispetto al 24,1% del 2014) sia soprattutto rispetto al dato del Centro e dell’Italia (28%), che l’anno precedente erano, rispettivamente, pari al 29% e al 27,2%.

Ripartendo, invece, fra le due classi di età (con meno di 30 anni e con 30 o più anni) le  assunzioni per cui l'età non è un requisito importante, le opportunità per i giovani nel 2015 potranno raggiungere il 63% delle assunzioni previste nella provincia di Perugia, circa dieci punti percentuali in più rispetto allo scorso anno.

 

Assunzioni di dipendenti per età (valori %)

Fonte: elaborazione Ufficio Studi CdC Perugia su dati Unioncamere-Ministero del Lavoro

 

Assunzioni di dipendenti con meno di 30 anni per settori (valori %)

Fonte: elaborazione Ufficio Studi CdC Perugia su dati Unioncamere-Ministero del Lavoro

 

La maggiore propensione ad assumere personale al di sotto dei 30 anni viene manifestata dal settore dei servizi, con il 32,9% del totale, in crescita di quasi sette punti percentuali rispetto al 26% dell’anno precedente. Nel settore industriale, invece, la quota si ferma al 29,7%, in crescita di poco più di quattro punti rispetto al 25,5% del 2014. All’interno dell’industria la quota di giovani assume valori più elevati nelle industrie dei metalli, (43,8%); mentre la percentuale più alta nel settore dei servizi si registra per il commercio, con il 45,2% del totale delle assunzioni destinato a giovani fino a 29 anni.

Le previsioni relative al 2015 evidenziano la forte propensione delle microimprese ad assumere giovani di età inferiore ai 30 anni. Le persone fino a 29 anni, infatti, rappresentano il 42,1% delle assunzioni nelle piccole imprese, in forte aumento rispetto allo scorso anno, in cui erano il 23,7%. La quota di giovani assunti nelle imprese da 10 a 49 dipendenti, invece, si ferma al 26,4%, poco al di sopra del 25,5% del 2014. Di contro scende l’interesse per il segmento giovanile da parte delle imprese medio-grandi (oltre 50 dipendenti): nel 2015 si attesta al 25,2%, mentre nel 2014 era il 28,2%.

 

Assunzioni di dipendenti con meno di 30 anni per dimensioni d'impresa (valori %)

Fonte: elaborazione Ufficio Studi CdC Perugia su dati Unioncamere-Ministero del Lavoro

 

In provincia, le assunzioni di lavoratori immigrati previste nel 2015 si attestano al 13,4% del totale, un valore stabile rispetto all'anno precedente. A livello nazionale prosegue la tendenza negativa: nel 2013 gli immigrati erano il 14,7% degli assunti, nel 2014 si sono ridotti al 13,5% e nel 2015 la loro quota si attesterà al 12,3%. Dai confronti territoriali, emerge che la quota di assunzioni di personale immigrato prevista nella provincia di Perugia, è superiore sia al valore regionale (12,1%) che alla media nazionale (12,3%) mentre è in linea con il valore del Centro (13,3%).

 

Assunzioni di personale immigrato (valori %)

Fonte: elaborazione Ufficio Studi CdC Perugia su dati Unioncamere-Ministero del Lavoro

 

Assunzioni di personale immigrato per dimensione d'impresa (valori %)

Fonte: elaborazione Ufficio Studi CdC Perugia su dati Unioncamere-Ministero del Lavoro

 

Il personale immigrato è ricercato soprattutto dalle unità produttive con un numero di dipendenti da 10 a 49, nelle quali la percentuale prevista è pari al 15,3%, in diminuzione rispetto all’anno precedente (21,7%). All’opposto cresce nelle altre unità dimensionali; nelle imprese più piccole la quota di personale immigrato si attesta al 13,2%, quasi due punti percentuali in più rispetto all’anno precedente (11,5%), mentre nelle imprese con più di 50 dipendenti il valore si attesta al 12,5% rispetto all’8,5% del 2014.

Si conferma anche nel 2015 la forte richiesta di personale immigrato soprattutto nell’edilizia. Il settore delle costruzioni è quello che registra la maggior quota di assunzioni di personale immigrato, pari al 20,2%, in aumento rispetto all’anno precedente, con una crescita di 14 punti percentuali. In diminuzione la percentuale di assunzioni nell’industria: si scende all’11% rispetto al 15,5% del 2014.

La domanda di personale immigrato nel commercio torna invece a scendere ai livelli del 2013, attestandosi all’4,5% rispetto al 14,3% del 2014; mentre le assunzioni non stagionali di personale immigrato negli altri servizi copre una quota del 16,2%, dunque continua la crescita rispetto al 2014 (12,8%) e al 2013 (10,5%).

 

Assunzioni di personale immigrato per settore di attività (valori %)

Fonte: elaborazione Ufficio Studi CdC Perugia su dati Unioncamere-Ministero del Lavoro