STUDI E RICERCHE

13 luglio 2016

Borsa Merci Perugia, quotazioni del primo semestre 2016

di Andrea Pasqualucci

Dall’analisi dei dati rilevati alla Borsa Merci di Perugia relativamente alle principali voci merceologiche locali - frumento tenero, frumento duro, orzo, mais, olio di oliva, vini, bovini, suini, paglia - si può notare come nell’arco temporale che va da gennaio 2016 fino a giugno 2016 le quotazioni dei vari prodotti hanno registrato un andamento non uniforme con tendenze al rialzo  ed al ribasso a seconda delle diverse tipologie di merci.

Queste le varietà  delle principali merceologie cerealicole locali: frumento tenero (fino p.s. 80 e oltre kg/hl; buono mercantile p.s.77/79 kg/hl), frumento duro (fino p.s. 80 e oltre kg/hl; buono mercantile p.s.77/79 kg/hl) orzo vestito nazionale (p.hl 64 oltre; p.hl. 60-63; p.hl. sotto 60).

Per quel che riguarda il frumento tenero si è registrato una diminuzione rilevandosi nell’arco del semestre un – 8,682 % per il frumento tenero fino (159,333 €/t. gennaio 2016, 145,500 €/t a maggio 2016), un - 7,617 % per il frumento tenero buono mercantile (178,333 €/t. a gennaio 2015, 164,750 €/t a maggio 2015) ed un - 8,808 % per il frumento tenero mercantile (155,167 €/t. a gennaio 2016, 141,500 €/t a maggio 2016). Si consideri in ogni caso che a gennaio si partiva già da prezzi estremamente bassi rispetto a quelli registrati negli anni passati.

Il frumento duro ha segnato una diminuzione, e in particolare: il prezzo del frumento duro fino è passato da 226,167 €/t di gennaio 2016 a 205,900 €/t di maggio 2016 con una diminuzione percentuale di - 8,961 %, quello del frumento duro buono mercantile ha registrato una diminuzione percentuale di - 9,143 %., passando da 221,667 €/t di gennaio 2016 a 201,400 €/t di maggio 2016 

Il mais, unica tra tutte le categorie merceologiche cerealicole, presenta invece un aumento discretamente rilevante in quanto nel I° semestre 2016 è passato da 160,000 €/t di gennaio 2016 a 187,750 €/t di giugno 2016 con un aumento percentuale di + 14,780%.

Anche l’orzo nel corso del I° semestre 2016 ha avuto una diminuzione di un certo rilievo, con le seguenti specifiche:

  • da 161,000 €/t di gennaio 2016 a 149,000 €/t di metà maggio 2016 con una diminuzione percentuale di - 7,453 % per l’orzo con p.hl. 64 oltre (qualità migliore);
  • da 157,000 €/t di gennaio 2016 a 145,000 €/t di  metà maggio 2016 con una diminuzione percentuale di - 7,643 % per l’orzo con p.hl. 60-63 (qualità intermedia);
  • da 152,000 €/t di gennaio 2016 a 140,000 €/t di  metà maggio 2016 con una diminuzione percentuale di - 7,895 % per l’orzo con p.hl. sotto 60 (qualità peggiore).

Si aggiunga che la quotazione del nuovo raccolto dell’orzo ha fatto registrare un’ulteriore diminuzione rispetto all’ultimo prezzo, già basso, del vecchio raccolto (l’orzo con p.hl.  64 oltre (qualità migliore), è passato da 149,000 €/t a 142,500 €/t , con una diminuzione percentuale fra vecchio e nuovo raccolto di - 4,698 %; l’orzo con p.hl. 60-63 (qualità intermedia), da 145,000 €/t a 137,500 €/t con una diminuzione percentuale di - 5,172 %; l’orzo con p.hl. sotto 60, da € 140,000 a € 132,500 con una diminuzione percentuale del 5,357 %).

Dall’analisi delle quotazioni  rilevate alla Borsa Merci di Perugia si evince quindi che il prezzo dei prodotti cerealicoli analizzati nel primo semestre del 2016 ha subito una diminuzione generalizzata, pur partendo da prezzi già estremamente bassi; fa eccezione il mais per il quale si è invece registrato un aumento del prezzo anche di un certo rilievo nel corso del periodo preso in considerazione.

Nel I° semestre 2016 il prezzo dell’olio extra vergine di oliva prodotto in provincia di Perugia è rimasto completamente invariato, mentre quello dell’olio extra-vergine di produzione nazionale ha subito diverse variazioni, nella gran parte dei casi di segno negativo: e infatti a giugno 2016 presentava una variazione percentuale del prezzo pari a -13,216 % rispetto a gennaio.

Costanti invece le quotazioni dei vini da tavola nel corso del I° semestre 2016: i prezzi di tutte le varietà dei vini quotate alla Borsa Merci di Perugia (vino da tavola bianco fino a 11°; vino da tavola bianco oltre 11°; vino da tavola rosso fino a 11°; vino da tavola rosso oltre a 11°) non hanno registrato infatti sostanzialli variazioni ad eccezione di una leggera diminuzione a febbraio.

Per quanto riguarda i bovini di allevamento la tendenza è ad un rialzo abbastanza significativo dei prezzi degli stessi per le pezzature minori ed alla stabilità per le pezzature più grandi con tuttavia un leggero aumento a febbraio, mentre per i bovini da macello si riscontra una generale stabilità dei prezzi.

il mercato dei suini da allevamento è caratterizzato da una generale tendenza al rialzo dei prezzi, di diversa rilevanza a seconda delle pezzature. Per quel che riguarda i suini da macello, nonostante alcune oscillazioni sia di segno positivo che negativo, se si confrontano i prezzi di gennaio 2016 con quelli di giugno della stesso anno si può notare come gli stessi rimangano sostanzialmente invariati.

Infine il prezzo del fieno, per quasi tutte le categorie, presenta un andamento costante e privo di variazione fino all’ultima settimana di aprile quando si ha l’interruzione della quotazione in attesa del nuovo raccolto. Fa eccezione il "Fieno di medica pressato rotoballa 2° taglio - 1° qualità" che è l’unica tipologia di fieno che rimane quotata per tutto il semestre preso in considerazione e che subisce una variazione di segno positivo seppure unica a gennaio.

  

 

 

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