RACCONTAMI L'UMBRIA

Montefalco, in bici fra i tesori del Sagrantino

Articolo partecipante per la sezione Turismo, Ambiente e Cultura - Raccontami l'Umbria 2016

di Michela Di Carlo

TESTATA: Repubblica Viaggi & Sapori RViaggi

DATA DI PUBBLICAZIONE: 16 Marzo 2016

 

Un Sali e scendi di emozioni per i gourmand in bicicletta. Pedalare lungo la Strada del Sagrantino di Montefalco (Perugia) è un po’ come insinuarsi nel “Cuore verde d’Italia”. Nel regno del Sagrantino c’è sempre un percorso nuovo da scoprire, un bosco da annusare, ma soprattutto un calice da alzare. Montefalco Doc, Sagrantino di Montefalco secco e Montefalco Sagrantino Passito, entrambi Docg, sono il vanto di questo territorio e tornano protagonisti, dal 26 al 28 marzo, al Chiostro di Sant’Agostino, nel cuore della città di Montefalco, nell’evento “Terre del Sagrantino”. E poi via, a pedalare lungo gli argini del fiume Maroggia e Teverone o nel bosco di San Fortunato, e poi ancora tra le stradine ciottolose di Montefalco. Diversi gli itinerari ciclabili che partono e terminano dalla cittadina medievale, appena fuori le mura: una pista facilmente percorribile è la Montefalco, Bruna, Campello sul Clitunno, Trevi, Montefalco (40 km circa), oppure, volendo cambiare, l’itinerario Torre del Colle – Strada dei Monti Martani – Bastardo – Montefalco – Torre del Colle (50 km). Quando stanchi, basterà selezionare uno degli alberghi del circuito “Umbria bike hotel”, pensato per creare una rete di strutture ricettive in grado di offrire un servizio specifico e di alta qualità al ciclista che visita la regione. Tra queste, Villa Zuccari a San Luca di Montefalco, una dimora di charme che dispone anche di ciclofficina, area lavaggio bici e custodia sicura, spogliatoio e possibilità di pernottamento anche per una sola notte.

 

Ma Montefalco, oltre al vino buono, è ricordata anche per gli affreschi conservati nelle sue chiese, che ne fanno un punto di riferimento per la conoscenza della pittura umbra. Ad esempio nel Convento di San Fortunato e nell’ex Chiesa di San Francesco si possono trovare dei pregevoli affreschi realizzati dal pittore fiorentino Benozzo Gozzoli. Anche l’artigianato locale riserva piacevoli sorprese, come i pregiati tessuti confezionati in fibre naturali dalla lavorazione tipica “Jacquard”. Da non perdere poi le degustazioni e i corsi di cucina della Cantina Antonelli o le visite enoturistiche organizzate dall’Azienda Vitivinicola Romanelli, un percorso guidato che permette di immergersi nella natura passeggiando tra ulivi, noci, vigne e sentieri osservando e curiosando tra le diverse specie animali che popolano il territorio di Montefalco. Ma un weekend non basta per conoscere le chicche del territorio. Meritano una visita, per esempio, il piccolo borgo medievale di Gualdo Cattaneo con la sua Rocca, la tenuta dei Lunelli a Bevagna per ammirare la cantina Carapace realizzata su progetto di Arnaldo Pomodoro. Da segnalare, infine, una curiosità: a Bovara, una frazione di Trevi, la città dell’olio, si trova il piantone di Sant’Emiliano, l’ulivo più antico dell’Umbria con i suoi 1700 anni.