IL PUNTO

18 marzo 2016

Perugia, capitale del cioccolato

Candidare Perugia a “capitale italiana del cioccolato”? Alla Camera di Commercio di Perugia ci stiamo pensando e lavorando da tempo! Seguendo un percorso fatto di scelte e realizzazioni concrete: i “Distretti del cioccolato italiano”, “Cioccolati d’Italia” e “La Via del Cioccolato/Chocolate Way”.

di La Redazione

 

Primo pilastro dell’idea-progetto in ordine cronologico è dell’ormai lontano anno 2010 con la partecipazione a “Cioccolati d’Italia” - il network promosso dalle Camere di Commercio per la valorizzazione dei distretti del cioccolato italiano - progetto che ha visto la partecipazione di piccole realtà e laboratori artigiani a eventi di richiamo nazionale quali Eurochocolate di  Perugia, Cioccola-tò di Torino, Cioccobarocco di  Modica, con la creazione di pacchetti turistici da sviluppare nei diversi territori del network.

Il cioccolato è un prodotto di qualità, capace di raccontare un territorio: per Perugia è una vera e propria eccellenza, un simbolo del nostro sistema produttivo, l’espressione di una grande tradizione, che si è perpetuata grazie al contributo di imprese, laboratori artigiani e aziende commerciali. Intorno al prodotto cioccolato, la Camera di Commercio di Perugia ha costruito un polo dolciario, il “Distretto del Cioccolato”, che ha favorito la creazione di un sistema a filiera, che porta benefici turistici ed economici a tutto il territorio.

Appena qualche anno dopo, era il 2012, la partnership con l’Associazione Fine Chocolate - promotrice del marchio “Cioccolati d’Italia” - ha fatto scaturire l’idea di dare vita a un “Itinerario culturale internazionale del cioccolato” che potesse raggiungere livelli di visibilità significativi e in grado di far conoscere ambiti locali meno noti e celebrati, facenti parte del “Sistema Itinerario”. Ne è venuta fuori la candidatura dell’Itinerario Europeo del Cioccolato al Consiglio d’Europa con l’obiettivo di rendere Perugia capitale dell’Itinerario culturale e la Camera di Commercio di Perugia capofila del network camerale italiano “Cioccolati d’Italia”.

Una ricerca storica dei cerimoniali aristocratici ed ecclesiastici caratterizzati dalla diffusione in Europa del cioccolato ha infatti portato all’individuazione di un itinerario che potesse unire Umbria, Sicilia e Piemonte ad altri distretti del cioccolato in Spagna, Francia, Belgio e Inghilterra. Qual è stata la criticità da superare? L’esperienza degli ultimi anni dell’Istituto Europeo degli Itinerari Culturali ha evidenziato come la maggior parte degli itinerari culturali abilitati, non avendo un’organizzazione capillare nei territori, ha perso una delle caratteristiche più importanti dell’itinerario: la sua sostenibilità economica. Ed ecco quindi l’intervento e il sostegno delle Camere di Commercio e di altri partner internazionali.

La Via del Cioccolato - Chocolate Way” supportata dal network camerale, può avere un contatto diretto con le imprese dei territori avendo quali destinatari tutte le imprese cioccolatiere, le aziende di ricezione turistica, le aziende alimentari e artigianali in genere che con il loro lavoro caratterizzano il proprio territorio. Il progetto ha avuto il patrocinio della Regione dell’Umbria, della Provincia di Perugia, del Comune di Perugia e dell’Università dei Sapori, interessata quest’ultima ad una collaborazione nella realizzazione di corsi formativi o altri generi di attività inerenti lo sviluppo del progetto. Anche il patron di Eurochocolate, Eugenio Guarducci, si è detto entusiasta dell’idea della candidatura dell’Itinerario Europeo del Cioccolato al Consiglio d’Europa. Partner del progetto sono oltre alla Camera di Commercio di Perugia, Unioncamere nazionale, le Camere di Commercio di Cuneo, Ragusa e Torino, il Consorzio di tutela del Cioccolato di Modica. Per i soci esteri: l’Asociación de Fabricantes de Turrón, la Route Belge du Chocolat, la Seventy % e la Route française du Chocolate. Presto la “Via” si aprirà anche al Messico, paese d'origine del cacao.

 

Il dossier di candidatura dell'”Itinerario Europeo del Cioccolato” al Consiglio d'Europa è in avanzato stato di trattazione e unirà le città a tradizione cioccolatiera di Perugia, Cuneo, Torino e Ragusa in Italia e altri centri di paesi europei Spagna, Francia, Belgio e Regno Unito. Gli “Itinerari Culturali Europei” sono percorsi riconosciuti dal Consiglio d’Europa come veicolo di comunicazione, di scambio culturale tra le nazioni e le culture e come strumento per consolidare l’identità europea: come tali sono considerati patrimonio europeo da salvaguardare. Da qui l’idea di un Itinerario Culturale che sarà al centro di percorsi turistici, iniziative culturali, laboratori e formazione, musei e strutture dedicate. Sono 23 gli itinerari culturali già riconosciuti da Strasburgo. 

Concordo pienamente con il Vice Presidente della Giunta Regionale, Fabio Paparelli, che ha ribadito l’auspicio di mantenere la produzione di “Rossana” e “Ore Liete” a Perugia, S.Sisto.  “I marchi “Rossana” e “Ore Liete” – ha detto - rappresentano un valore, non solo economico, ma anche evocativo di una storica attività imprenditoriale perugina, che andrebbe tutelato e mantenuto nella disponibilità della Perugina. Se venisse confermata la decisione di cedere i due marchi, ne uscirebbe danneggiata, almeno sul piano dell’immagine,  l’economia di Perugia e provincia”.  

Non credo sia un'impresa impossibile lasciare l’utilizzo dei due marchi ad aziende del territorio, poiché molte piccole e medie imprese locali hanno le conoscenze produttive e le capacità tecnologiche per prendere in carico la produzione di questi marchi. 

Infine auspico la promozione di accordi con bar e ristoranti del centro storico di Perugia  affinché il consumatore possa acquistare e degustare prodotti di aziende locali, quelle realtà che in breve tempo con impegno, competenza e passione, sono diventate eccellenze della produzione e della commercializzazione del “cibo degli dei”.