LO SCAFFALE

A cura di Antonio Carlo Ponti

8 gennaio 2015

La città delle acque. Quartieri, porte, vie e piazze di Nocera Umbra

Autore: Mario Centini
Prefazione di Angelo Menichelli
Foligno, Il Formichiere, 2014, pp. 170, ill. bn., euro 15.00

Nocera Umbra sta rinascendo. Il suo centro storico non è più un cumulo di macerie e di rovine. Questo fu per anni e anni. Il terremoto dell’autunno 1997 ne fece, con Sellano,  una delle città più colpite quasi a morte. Basti pensare a L’Aquila per sentire vicinanza con le popolazioni colpite e con la realtà urbanistico-architettonica divelta nelle radici spaziali e nella sua propria storia. Che risale, in questo caso,   alla romanità, alla Nuceria attraversata  dalla Via Flaminia costruita nel 223 a.C., città, come scrive Averardo Montesperelli nel suo Viaggio in Umbria, “paese delle sorgenti, e qui l’acqua celebra il trionfo della sua umiltà e purità: non con la sonante imponenza delle cascate  e coll’impeto delle baldanzose correnti, ma col sussurro discreto  di tanti rivoli trasparenti che se ne vanno quasi sfiorando il loro alveo”. Certo, questa era la Nocera di quaranta anni fa, quando  era famosa per l’acqua minerale imbottigliata, per le terme ai Bagni di Nocera, dove Luigi Pirandello era abbastanza affezionato, per Il Ferrochina di Felice Bisleri. Oggi la città è in ripresa, i palazzi riaprono i portoni, le strade sono lastricate, il Museo è riaperto, la vita ha ripreso il suo corso un po’ sonnacchioso e calmo, come accade ai paesi umbri. Alla sua patria l’autore dedica, dopo il periodico online “Alfatenia” che si scrive interamente da solo, sempre interessante e ricco di curiosità e di scoperte d’archivio; dedica ora questa guida veloce ma completa, impostata in ‘lemmi’ che descrivono per sommi capi vie, pazze, monumenti, lapidi, iscrizioni,  il tutto illustrato da foto d’epoca e corredato da precise note bibliografiche.

Scorrendo i dati e le date del libro, il Leitmotiv che ne percorre le pagine indica non soltanto la capacità del cronista e dello storiografo, ma soprattutto la passione che l’autore riesce a far partecipare a chi si accosta al volume molto elegante nella sua semplicità.